L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

domenica 2 dicembre 2012

LA MIRABOLANTE SANITA' TOSCANA - ALTRO CHE FIORE ALL'OCCHIELLO!

I cittadini si sono accorti che dall’inizio di settembre la  Regione Toscana applica un contributo fisso di 10 euro per la digitalizzazione delle procedure diagnostiche per immagini (Rm, Tc, scintigrafie, radiografie, ecografie), praticamente a tutti i pazienti che ne hanno necessità, a prescindere o quasi perfino dalla condizione economica. Se la digitalizzazione doveva essere un passo sulla strada della qualità del servizio ma anche potesse avere una valenza di risparmio economico per l’Ente sanitario, l’insuccesso è clamoroso. Da una parte una lastra lo è per sempre, e a distanza di anni è ancora paragonabile e sovrapponibile a una lastra più recente. Provate invece con un dischetto e sperate che nel frattempo la tecnologia non cambi e il vostro cd diventi obsoleto e illeggibile per computer appena più recenti. Sul ticket si sono abbattuti gli strali delle Associazioni come Cittadinanzattiva: “Il contributo di 10 euro per il ritiro del referto di esami con immagini è particolarmente iniquo – ha detto al Corriere della Sera Domenico Gioffrè responsabile di Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato della regione Toscana -. Colpisce tutti qualunque sia il reddito, salvo alcune categorie protette. Non si può chiedere persino questo, non trattandosi nemmeno di prestazione sanitaria vera e propria, tanto che il suo inserimento nella delibera n. 753 del 10 agosto 2012 risulta incoerente con lo stesso provvedimento che rimodula i livelli di compartecipazione ai costi delle prestazioni sanitarie. Pagare la digitalizzazione degli esami con immagini equivale a portare il gesso a scuola, altrimenti non si può far lezione. Siamo davvero arrivati a questo punto?» Il consiglio regionale nel mese di ottobre all’unanimità aveva  votato una mozione perché si togliesse il balzello almeno per i malati oncologici, ma è rimasto lettera morta. Non è un momento facile per la Sanità regionale e per il presidente Rossi (che prima di diventare presidente era stato, appunto, assessore alla Sanità), alle prese con la contestazione sull’Ospedale dell’Isola d’Elba (e le ventilate dimissioni del sindaco di Portoferraio), la richiesta di Sel di intervenire sugli sprechi milionari nella gestione dello smaltimento dei rifiuti sanitari, lo spreco legale delle Società della Salute. E un balzello sulle radiografie: come bearsi dell’innovazione con i soldi dei cittadini, tassando i malati. Una diminuzione prevista di 500 milioni di risorse per il settore nei prossimi tre anni dovrebbe colpire gli emolumenti dei poltronisti e non i diritti di chi soffre. Tra Asl, Società della Salute, aziende ospedaliere, Estav, soggetti di cura e ricerca non ci sono abbastanza sprechi da poter contenere?

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