L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 27 marzo 2013

MPS, TEMPO DI BILANCI

Fine marzo, aria di bilanci anche in casa Monte dei Paschi. Bilanci che si annunciano ancora una volta tristi e a cui, forse liberi dalle contestazioni del Codacons sulla legittimità dei nuovi strumenti finanziari, come sono stati definiti i Monti bond, che all’atto pratico sono comunque aiuti di Stato mascherati per evitare la nazionalizzazione. Perché la nazionalizzazione toglierebbe dalle mani dei suoi attuali proprietari la disponibilità della gestione di Rocca Salimbeni. E non si sa chi siano i proprietari, visto che il Tandem risponde solo a se stesso, l’azionista di maggioranza ha declinato al suo ruolo ormai da troppi anni e, senza figure nuove dotate di ragione, polso e iniziativa, non ha alcuna credibilità nemmeno per suggerire un qualcosa. Bloomberg News ha interpellato 10 analisti finanziari che hanno stimato negativamente al performance di Monte dei Paschi di Siena nel 2012. Per prima cosa essi avrebbero calcolato che il quarto trimestre dello scorso anno si chiuderà con una perdita di 761 milioni di euro, di cui 730 connessi alle perdite accertate dal Tandem sui derivati. Di conseguenza il bilancio, dopo i 4,690 miliardi di rosso del 2011, vedrà un 2012 con altri 2,33 miliardi in negativo e si annuncia un 2013, sempre secondo Bloomberg News, in territorio ancora negativo complice le “inconcludenti elezioni italiane” che incidono passivamente sui 22 miliardi di titoli di Stato che ancora si conservano nel portafoglio di Rocca Salimbeni. La quantità di titoli di Stato, ricorda il sito finanziario americano, è la maggiore detenuta da una banca italiana in relazione al suo patrimonio netto tangibile. I ricavi del quarto trimestre sono stimati in calo del 3% a euro 1,21 miliardi come in calo il margine di interesse del 22% a 710 milioni di euro.
Profumo e Viola si sarebbero rifiutati di commentare l’articolo. "Il nuovo management” ha dichiarato Antonio Guglielmi, analista di Mediobanca Spa a Londra, “ha contribuito a portare più fiducia nel stock di capping, il lato negativo delle ​​perdite collegate ai derivati”. Tuttavia "il futuro della banca rimane più nelle mani di fattori esterni che nelle mani della nuova gestione." Mentre secondo Azzurra Guelfi, analista bancario a Londra di Citigroup Inc. in un rapporto dello scorso 8 marzo ha scritto che: "Il gruppo deve ora concentrarsi sul miglioramento della quantità e qualità del suo capitale. Monte Paschi ha un elevato stock di crediti in sofferenza, e siamo preoccupati per le condizioni della qualità degli asset in Italia." In effetti il livello delle sofferenze di MPS è eccessivo: secondo i dati forniti da Rocca Salimbeni è stato del 12 per cento nel mese di settembre. Quando quello di Unicredit è stato dell’ 8,3 per cento e del 7,3 per cento quello di Intesa Sanpaolo SpA in base alle loro dichiarazioni del terzo trimestre.


Anche Bloomberg ricorda delle inchieste in corso sulle malversazioni che avrebbero compiuto dirigenti della banca senese. A questo proposito si deve segnalare che i pm si preparano ad uscire dai confini nazionali. “Prima tappa la Svizzera - piu' precisamente il Canton Ticino - dove per gli inquirenti locali sarebbe stato commesso il reato di riciclaggio da parte di qualche manager di Mps, in particolare dall'ex responsabile dell'area Finanza Gian Luca Baldassarri, in questo momento in custodia cautelare in carcere a Sollicciano (Firenze)” come ricorda MF. La rogatoria internazionale riguarderebbe anche altri paesi: altre accuse di riciclaggio contro Baldassarri verrebbero infatti dal principato di Monaco e dal Liechtenstein. Verifiche che saranno fatte dai pm in un secondo momento: “per ora la priorità è la Svizzera, dove probabilmente sono stati commessi i reati più gravi, peraltro in più cantoni”. E sembra che le autorità elvetiche abbiano già sequestrato ingenti somme, di cui i procuratori Natalini e Grosso vogliono accertare la consistenza. Somme da riportare a Siena nella disponibilità della banca, a cui sono state sottratte con le spericolate operazioni gravate anche delle commissioni della “banda del 5%”, come è stata soprannominata dalla stampa italiana.


Nessun commento:

Posta un commento