Profumo e Viola si sarebbero rifiutati di commentare l’articolo. "Il nuovo management” ha dichiarato Antonio Guglielmi, analista di Mediobanca Spa a Londra, “ha contribuito a portare più fiducia nel stock di capping, il lato negativo delle perdite collegate ai derivati”. Tuttavia "il futuro della banca rimane più nelle mani di fattori esterni che nelle mani della nuova gestione." Mentre secondo Azzurra Guelfi, analista bancario a Londra di Citigroup Inc. in un rapporto dello scorso 8 marzo ha scritto che: "Il gruppo deve ora concentrarsi sul miglioramento della quantità e qualità del suo capitale. Monte Paschi ha un elevato stock di crediti in sofferenza, e siamo preoccupati per le condizioni della qualità degli asset in Italia." In effetti il livello delle sofferenze di MPS è eccessivo: secondo i dati forniti da Rocca Salimbeni è stato del 12 per cento nel mese di settembre. Quando quello di Unicredit è stato dell’ 8,3 per cento e del 7,3 per cento quello di Intesa Sanpaolo SpA in base alle loro dichiarazioni del terzo trimestre.
Anche Bloomberg ricorda delle inchieste in corso sulle malversazioni che avrebbero compiuto dirigenti della banca senese. A questo proposito si deve segnalare che i pm si preparano ad uscire dai confini nazionali. “Prima tappa la Svizzera - piu' precisamente il Canton Ticino - dove per gli inquirenti locali sarebbe stato commesso il reato di riciclaggio da parte di qualche manager di Mps, in particolare dall'ex responsabile dell'area Finanza Gian Luca Baldassarri, in questo momento in custodia cautelare in carcere a Sollicciano (Firenze)” come ricorda MF. La rogatoria internazionale riguarderebbe anche altri paesi: altre accuse di riciclaggio contro Baldassarri verrebbero infatti dal principato di Monaco e dal Liechtenstein. Verifiche che saranno fatte dai pm in un secondo momento: “per ora la priorità è la Svizzera, dove probabilmente sono stati commessi i reati più gravi, peraltro in più cantoni”. E sembra che le autorità elvetiche abbiano già sequestrato ingenti somme, di cui i procuratori Natalini e Grosso vogliono accertare la consistenza. Somme da riportare a Siena nella disponibilità della banca, a cui sono state sottratte con le spericolate operazioni gravate anche delle commissioni della “banda del 5%”, come è stata soprannominata dalla stampa italiana.
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