L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 23 novembre 2011

OSPITIAMO UN INTERVENTO DEL NOSTRO AMICO RED DI OGGI SCRITTO SUL QUOTIDIANO



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Come i più attenti analisti avevano già previsto nei mesi scorsi, la crisi sta arrivando piano piano alle fondamenta che l’hanno provocata, investendo anche i paesi che fino ad oggi apparivano virtuosi. La notizia che ha sconvolto il sistema bancario ieri riguarda la flessione del titolo Commerzbank in calo in una sola seduta del 15% piombando ai minimi storici al Dax 30. Le voci più accreditate parlano di una necessità di ricapitalizzazione pesante, oltre 5 miliardi di euro almeno, seguendo un trend inaugurato da Unicredit. Per noi è solo la punta del nuovo iceberg finanziario che si è staccato dalla banchisa dei mercati. Se ci aggiungiamo l’imminente intervento dello stato francese in aiuto delle banche transalpine che si manifesterà nei prossimi giorni, e i timori che colpiscono gli istituti di credito inglesi e americani, il cerchio si chiude. Infatti gli investitori asiatici, per primi quelli giapponesi, stanno rivedendo le loro posizioni in Europa e stanno analizzando con preoccupazione la guerra intestina della politica USA nella gestione del loro deficit di bilancio: la realtà di una destra statunitense decisa a far subire alla nazione qualsiasi conseguenza negativa pur di recuperare con ogni mezzo la guida del paese con le elezioni del prossimo anno mette pressione sugli investimenti stranieri e qualcuno deciderà di smobilizzare asset. Questa realtà delle cose ci lascia capire cosa sia successo alle riunioni dell’Eurogruppo che hanno visto l’Italia irrisa e soccombente. Si è trattato di un enorme tavolo da poker dove Merkel e Sarkozy hanno bleffato senza avere punti importanti nelle loro mani e in cui un distratto Berlusconi ha passato la mano, mentre aveva il punto per giocare e addirittura rilanciare. Il presidente del consiglio italiano è apparso quasi uno “sprovveduto passato lì per caso”, senza alcuna nozione di economia politica e senza un Ministro dell’Economia a dargli suggerimenti, pressato da sodali e alleati preoccupati solo del loro piccolo potere elettorale. Le conseguenze si sono viste tutte. Tuttavia, ora, già la richiesta di patrimonializzazione fatta dall’Eba, nefasta per le banche italiane, si ritorce ora contro la Commerzbank: dagli iniziali 2,5 miliardi siamo già passati a 5 nello spazio di pochi giorni. Domanda: in base a quali criteri contabili era stata confezionata la richiesta di ricapitalizzazione? E’ vero che le banche hanno il potere di scrivere nei loro bilanci quello che vogliono? Non è possibile fare un errore di tale grandezza (il doppio) da parte di un ente di controllo. Dopo la scoperta che gli stress test estivi erano inefficaci se non proprio taroccati per diffondere false notizie rassicuranti ai mercati, e che gli andamenti delle borse hanno punito in questi mesi, un nuovo passo falso degli organi di controllo non è tollerabile: se ne rendono conto i politici europei? 

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