L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 1 maggio 2013

ANCORA DISASTRI AMBIENTALI A FUKUSHIMA

Un giornalista americano ha scritto che nemmeno se il presidente della Tepco fosse stato lo sfortunatissimo Wile E. Coyote le cose sarebbero andate peggio a Fukushima. Dopo che la società elettrica nipponica aveva giurato che tutto fosse sotto controllo, una violenta infiltrazione d’acqua (da 280 a 350 litri al minuto) continua a penetrare nei reattori da una falda sotterranea e diventa fortemente radioattiva; nei piazzali della centrale sono saturati gli spazi per ospitare cisterne di raccolta di questa acque inquinate e presto si dovrà decidere di far scorrere l’acqua nell’oceano, con i risultati che tutti si possono immaginare da soli. L’acqua flitra dalle montagne circostanti, e per risparmiare la Tepco non ha costruito un muro di contenimento che vada abbastanza in profondità per impedire le infiltrazioni. Questione di risparmio economico, avallata dal governo giapponese che ora si ritrova in mano una patata bollente quanto micidiale. La popolazione mondiale, perché le acque marine interessate sono quelle dell’oceano Pacifico da cui, come si è visto con i relitti dello tsunami, si possono disperdere in tutto il mondo, viene tenuta all’oscuro di ciò che accade a Fukushima negli ultimi giorni.
Appena una settimana fa il ministro giapponese dell’industria, Toshimitsu Motegi, aveva previsto il riavvio dal prossimo autunno di una parte dei reattori nucleari presenti sull’arcipelago, contro la volontà dei cittadini nipponici. In questo momento, per la verifica delle norme di sicurezza, 48 dei 50 siti sono fermi, ma il ministro, in linea con la svolta politica del governo Abe, ha dichiarato: “Le nuove norme stabilite dall’Autorità di controllo nucleare saranno varate il 18 luglio. Se la sicurezza dei reattori sarà confermata, verranno riavviati”. Intanto fonti locali (l'informazione sui fatti attuali è quasi tutta in lingua giapponese) hanno confermato che la prefettura di Fukushima ha mandato un gruppo di esperti a fare un sopralluogo nella centrale nucleare. Essi sono stati spaventati da ciò che hanno visto e sostengono che, comportandosi in modo meno dilettantesco, sarebbe stato possibile evitare le perdite di acqua radioattiva. Disastro ambientale ancora più grave quello che attende il giappone, mentre rimangono inimmaginabili le conseguenze di un nuovo terremoto nell’area, non necessariamente della stessa intensità di quello del marzo 2011. Ma Shinzo Abe pensa solo ai guadagni per le industrie e a risolvere nel modo più veloce e semplicistico la fame di energia del paese, senza rendersi conto che presto potrebbe non rimanergliene uno da governare.

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