NELL'ARTICOLO DI IERI BONANNI SEGRETARIO CISL LAMENTA LA DISINFORMAZIONE DEL REGIME PUBBLICITARIO SULLA SPINOSA QUESTIONE DELLA SENTENZA SULL'ETA' PENSIONABILE DELLE DONNE ITALIANE CHE LAVORANO PER LO STATO.
INFATTI LAMENTA LA MANCATA CONOSCENZA PUBBLICA DEL DISPOSITIVO DELLA SENTENZA STESSA, DECISA DALLA CORTE DI STRASBURGO A META' NOVEMBRE 2008, DI CUI IL SOTTOSEGRETARIO SACCONI DICHIARAVA ALLA STAMPA NAZIONALE
Il governo "sta studiando il dispositivo della sentenza per rispondere alla Corte europea ma la sentenza non ci impegna nel settore privato dove peraltro l'uscita dal lavoro delle donne è sostanzialmente equiparata a quella degli uomini. Un allargamento di questo principio nel settore privato sarebbe quindi ingiusto e paradossale perché alzare alle donne l'età pensionabile di vecchiaia finirebbe per farle andare in pensione più tardi rispetto agli uomini", ha detto il ministro.
ERA IL 9 DICEMBRE 2008. E IL 9 MARZO 2009 BONANNI LAMENTA DI ESSERE ALL'OSCURO.
EVIDENTEMENTE IL GOVERNO, COME GIA' FATTO IN ALTRE CLAMOROSE OPERAZIONI, DALLA CONTRORIFORMA DELLA SCUOLA ALLA SPOLIAZIONE DELL'ALITALIA, SI TIENE TUTTO PER SE' FINO ALL'ULTIMO GIORNO UTILE PER POI FARE SUBIRE LA PROPRIA DECISIONE AL PARLAMENTO, ALLE FORZE SOCIALI E AL PAESE INTERO CON LA SCUSA CHE "NON C'E' PIU' TEMPO PER LE CHIACCHERE".
PRASSI ANTIDEMOCRATICA CHE IL VOSTRO SCRITTORE DI BELLE PAROLE HA GIA' RIPETUTAMENTE STIGMATIZZATO SU QUESTO BLOG, E CHE E' LA FORZA PARAMILITARE DELLA PRESA GOVERNATIVA SULLE ISTITUZIONI - VEDRETE FINIRA' CON UN BEL VOTO DI FIDUCIA -.
AHIME', ANCHE OGGI IL REGIME PUBBLICITARIO AVANZA. PECCATO CHE BONANNI NON SE NE SIA ACCORTO PRIMA. NEL FRATTEMPO LUI ED EPIFANI HANNO SLEGATO L'UNITA' SINDACALE. E IL VUOTO E' STATO SUBITO COLMATO DAL PREMIER, COME AL SOLITO.
SPERIAMO CHE DALLA BRUTTA AVVENTURA DI VELTRONI APPRENDANO QUALCOSA ...
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