L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

sabato 4 febbraio 2012

COME LEGALIZZARE L'INQUINAMENTO IN TOSCANA

Con la scusa di recepire le direttive comunitarie, la regione Toscana ha fatto una legge che regolamenta le centraline di rilevamento della qualità che nasconde la verità e i problemi ai cittadini e alla loro salute, senza un perché logico: vivere in un ambiente inquinato non piace a nessuno, specie se per legge dalla sera alla mattina non lo è più, ma i PM 10 continuano a farla da padroni. Dal 10 febbraio 2011 una legge regionale costringeva il comune di Firenze a limitare la circolazione dei mezzi all’interno della zona a traffico limitato e a moderare l’uso del riscaldamento, vista la continua esposizione alle polveri sottili cui era soggetta la popolazione. Però la stessa legge prescrive che al 31 dicembre di ogni anno si riazzera tutto, e le limitazioni scompaiono. Non come i PM 10. Il comune di Firenze ha abrogato la legge, e ora bisogna aspettare 15 sforamenti (unica concessione fatta dalla regione per proteggere in qualche modo i cittadini), ed è cosa da poche settimane, perché si ritorni in difetto e si ri-promulghi le limitazioni dell’anno precedente. Il tutto quando, per logica, il traffico nell’area fiorentina dovrebbe essere completamente bloccato. Similmente a Siena: la stazione locale dei Due Ponti nel corso del 2011 ha collezionato 34 superamenti. Con 35 si deve bloccare il traffico. Ma dal primo gennaio si ricomincia da zero, ma l’inquinamento questo non lo sa, e nemmeno chi passa dal Ruffolo in Viale Toselli! Pensiamo a Santa Croce sull’Arno, che nei primi tre giorni dell’anno ha collezionato ben due sforamenti. Il 31 dicembre 2011 il valore dei PM10 era 53, fuori da ogni limite di legge, e così era stato per 47 volte nell’anno.  Come per tutta l’area fiorentina, la Lucchesia e il Pisano. Ma non abbiate paura, l’assessorato regionale all’Ambiente è sempre più poverello e non ci sono i fondi per poter sostenere la gestione e la manutenzione che comportano le tante centraline di rilevamento dati che occorrerebbero. Ma è assurdo pensare che Siena insista in una “area zona omogenea” che parte da Pomarance e arriva a Chitignano nel Casentino! Come se i vapori dell’acido solfidrico, presenti in gran quantità nell’aria della Val di Cecina, viaggino col vento alla volta di Siena e poi della Chiana, risalendo poi fino a Subbiano e Rassina per costituire la zona omogenea “per legge”…  come piace alla regione Toscana.

1 commento:

  1. non so se queste amministrazioni (la tua come la mia e le altre) aspettano di vedere i propri cittadini come dead men walking per muoversi davvero..
    perché se li vedessero forse qualcosa di più e di meglio farebbero ..
    e invece i decessi avvengono silenziosamente, uno qua, uno là, uno oggi, due domani e si può giocare con le limitazioni

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