L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 24 febbraio 2012

IL BALZELLO RAI MONTI NON SE L'E' RIMANGIATO!

Abbiamo il timore che la RAI abbia fatto finta di rimangiarsi l’assurda pretesa del pagamento del canone speciale Rai perché nel frattempo continua ad inviare minacciose ingiunzioni ai cittadini, e che le voci di giubilo lanciate dopo il comunicato di Viale Mazzini siano fuori luogo. Anche dopo il confronto con il ministro Passera. Cosa dice la RAI: "La Rai non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer - fanno sapere da Viale Mazzini - La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce al canone speciale dovuto nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori, fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiano già pagato il canone ordinario per il possesso di tv". Prosegue la puntualizzazione: "Ciò quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (Bbc) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone. Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore". La pretesa avanzata  non è assolutamente limitata alle sole aziende, ma riguarda anche le famiglie. Non hai il televisore, hai il computer? Quindi devi pagare. Anche se possiedi il tablet o lo smart phone. Fino a qualche tempo fa la televisione di Stato sosteneva che bastava essere in possesso di un sistema di ricezione, ora invece si pretendono soldi solo se è stato effettivamente adattato. I terminali ovviamente sono tutti adattati. Tutto è cambiato per un errore commesso dall’attuale governo, che ha inserito, spinto dalla lobby Rai, l’articolo 17 nel decreto “Salva Italia”. L’interrogazione parlamentare del senatore Gian Carlo Sangalli al ministro Passera vuole sottolineare che occorre che sia il governo (non la RAI) a pronunciarsi in merito alla legittimità o meno della richiesta della corresponsione dell’abbonamento speciale Rai in relazione al possesso di strumenti di lavoro che l’evoluzione tecnologica ha reso atti o adattabili alla trasmissione di programmi televisivi. E occorre altresì che sia il governo (non la RAI) a fare chiarezza circa l’opportunità del pagamento qualora tali strumenti non fossero utilizzati a scopo di intrattenimento ma siano soltanto funzionali all’attività di impresa. E il governo Monti, dopo due giorni, ha fatto solo spallucce: la tireranno alla lunga pensando di prendere i soldi dalle tasche degli italiani per stanchezza?
 

1 commento:

  1. Come già detto, la RAI vuole far pagare canone extra perché ora i montepremi dei giochi e dei quiz sono più alti, e i concorrenti vincono molto più facilmente! Altrimenti, come li trovano i soldi per pagare i fortunati (o i bravi) vincitori?

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