L' INTERVISTA ODIERNA A MARINA BERLUSCONI SUL CORRIERE DELLA SERA E' LA DIMOSTRAZIONE LAMPANTE DI COME LA LIBERTA' DI STAMPA SIA VERAMENTE IN PERICOLO IN ITALIA E LO SIA DIVERSAMENTE DA COME CI SI PUO' IMMAGINARE RAGIONANDO IN TERMINI CLASSICI.
COME TI IMMAGINI LA MINACCIA CONTRO LA LIBERTA' DI STAMPA?
"IL FATTO QUOTIDIANO" DEL 10 OTTOBRE 2009 SE LA IMMAGINA CON LE PAROLE DI MUSSOLINI DEL 10 OTTOBRE 1928 CON CUI INTIMAVA AI DIRETTORI DEI GIORNALI DI NON SCRIVERE CONTRO IL GOVERNO PENA LE CONSEGUENZE DI LEGGE.
ECCO IL MODO CLASSICO DI CONCEPIRE L' ATTACCO ALLA LIBERTA' DI STAMPA.
IL REGIME PUBBLICITARIO SOVVERTE LA CLASSICITA'. EGLI HA BISOGNO DI UNA VOCE CONTRO PERCHE' GLI FA DA ALIBI MENTRE IL CONTROLLO DELLA GRANCASSA MEDIATICA CONDIZIONA IL POPOLINO.
E MARINA NON SFUGGE ALLE REGOLE DEL SUO PAPI. PRECISA E IMPRECISA A COMANDO.
" MIO PADRE TRA PROCESSI E INDAGINI E' STATO CHIAMATO IN CAUSA 26 VOLTE. E A SUO CARICO NON C'E' UNA SOLA CONDANNA. 26 ACCUSE CADUTE NEL NULLA". FORTE IMMAGINE. IL GIORNALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA, MEMORE CHE IL SUO DIRETTORE E' STATO CAMBIATO DA POCHI MESI PER LA PRESSIONE DEL BERLUSKAZZ ESPRESSA PUBBLICAMENTE SENZA MEZZI TERMINI, BEN SI VEDE DA REPLICARE RICORDANDOLE LEGGI AD PERSONAM, PRESCRIZIONI VARIE, LODO ALFANO. MA NO ...
LA PRESCRIZIONE DIVENTA ASSOLUZIONE, E NON C'E' VESPA CHE REPLICHI "PRESIDENTE, NON DICA COSI'"! PROVI A RACCONTARLO PUBBLICAMENTE IN CONTRADDITTORIO CON TRAVAGLIO O CON ME, IL CARO PRESIDENTE DEL CONIGLIO ( APPUNTO PERCHE' SCAPPA DA TUTTI, ALLA FACCIA DEI PROCLAMI).
NON HA IL CORAGGIO DI INSULTARE UNA DONNA PRESENTANDOSI NELLO STUDIO TELEVISIVO, LO DEVE FARE PARLANDO AL TELEFONO. UN UOMO SENZA VOLTO, IL CERONE CHE VA A SPASSO IN TV.
IL DIVERSAMENTE CORRUTTORE, SE MAI SI PRESENTASSE A UN PUBBLICO CONTRADDITTORIO, FAREBBE LA FINE DEL GENERALE INTERPRETATO DA JACK NICHOLSON IN "IL CODICE ROSSO". E I SUOI ESPERTI DI MARKETING BEN LO SANNO, E LO LASCIANO PARLARE SOLO A STUDIO COMPIACENTE.
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