L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

domenica 14 agosto 2011

IL PRESIDENTE DEL CONIGLIO COME FONZIE, E FA PURE LA MANOVRA!

Consiglio dei Ministri per rispondere alla crisi dei mercati finanziari. Un effetto diretto della manovra economica ci riguarda strettamente da vicino; le province sotto i 300.000 abitanti saranno accorpate, quindi anche Siena capoluogo di provincia, con buona pace del presidente Bezzini, sparirà. All’inizio di luglio l’astensione del PD alla Camera aveva negato la vittoria alla proposta di legge dell’IDV in votazione, nel giro di un mese la speculazione di borsa è riuscita ad ottenere un risultato clamoroso. Senza danni per la cittadinanza: qualcuno è mai andato in Provincia per qualche pratica? Il futuro, ormai segnato, è negli Ato, la nuova parola magica che definisce un territorio su cui sono organizzati servizi pubblici integrati. La Toscana è già divisa territorialmente in Ato, e Siena, insieme alle province di Arezzo e Grosseto, siamo inseriti nell’Area vasta Toscana Sud che ha avuto il battesimo lo scorso 19 aprile in quel di Petriolo. Quasi un peccato che due dei tre protagonisti di allora, i presidenti Bezzini (Siena), Vasai (Arezzo) e Marras (Grosseto), rimarranno senza poltrona. Torniamo a Roma.  La conferenza stampa del governo, dopo il Consiglio delle ore 19, assomiglia, se ci passate il paragone, a una puntata della sit-com “Sos Tata” con la Bce a fare la parte della tata che impone nuove regole giuste, ma severe mal accettate, Berlusconi a fare il genitore che, negando ogni responsabilità e gridando al fato avverso, deve cambiare atteggiamento col figlio discolo, impersonato da SUPERCIUK Giulio Tremonti. Che si trova, a sua volta, a dover raccontarci cosa la Tata gli ha ordinato di fare. In ogni caso, dovremo aspettare domani i dettagli della manovra economica da 20+25,5 miliardi di euro in due anni per poter sapere esattamente come colpiranno ogni singolo cittadino su assegni familiari, diritto all’asilo, tasse. Poi lunedì sarà la volta dei mercati finanziari rispondere sul campo, valutato l’impatto totale della manovra che dovrà riportare il pareggio di bilancio nel 2013, migliorando o meno l’affidabilità dell’Italia.In giornata Banca d’Italia ci aveva puntualmente informato che il debito pubblico aveva sfondato il muro dei 1.900 miliardi di euro, Draghi sta per partire alla Bce e non si lascia nulla al caso. La performance del Presidente del Coniglio è stata abbastanza sottotono, senza quei lampi di spirito per cui è stato famoso, e ha ammesso che “le imposizioni metteranno le mani nelle tasche degli italiani”, senza pronunciare la fatidica parola TASSE come un qualsiasi Fonzie che non riusciva a dire ”ho sbagliato” in nessuna puntata di Happy Days. In cantiere ci sono tagli alle amministrazioni locali per cui sapremo nei prossimi giorni quante altre linee di bus ci verranno tagliate più di quanto fatto finora.



IL REGIME PUBBLICITARIO SEMBRA AVERE I GIORNI CONTATI. 


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