L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

giovedì 28 febbraio 2013

IL BALLETTO DEI MONTI BOND. PICCINERIE POLITICHE?

NEW YORK. Ieri, intorno all'ora di pranzo, Bloomberg News aveva diffuso una corrispondenza dall'Italia in cui i suoi inviati Elisa Martinuzzi e Sonia Sirletti riferivano la possibilità che il governo Monti stesse pensando di rinviare il piano di salvataggio per banca Monte dei Paschi di Siena costituito dall'emissione di nuovi strumenti finanziari denominati Monti bond per 3,9 miliardi di euro, obbligazioni al 9% di interessi che possono salire al 15%. Secondo le fonti governative riportate per lasciar gestire la scelta al prossimo governo, anche se il decreto legge promulgato a suo tempo imponga come data limite per la concessione degli aiuti il 1 marzo 2013. Bloomberg News aveva contattato sia il governo italiano che la banca senese, non ricevendo né conferme né smentite alla notizia.
Nella presa di posizione del governo Monti potrebbe aver pesato la presentazione di ricorso fatta dal Codacond al Consiglio di Stato avverso la decisione sfavorevole pronunciata dal Tar, cui aveva chiesto di fermare la concessione del prestito a Rocca Salimbeni. Sulla vicenda dei Monti-bond la parola passerà al Consiglio di Stato, che si pronuncerà il prossimo 22 marzo in merito all'appello presentato dal Codacons contro la sentenza del Tar Lazio che, non vedendo un danno grave e irreparabile, aveva respinto il ricorso dell'associazione. Possibile che anche la sconfitta elettorale del movimento centrista che fa capo al presidente del consiglio uscente, senza la contestuale vittoria del Partito Democratico, abbia favorito il ripensamento. La concessione dei nuovi strumenti finanziari "ad bancam" travalica ogni regola democratica in Italia e in Europa, tanto da aver avuto necessità di gestazione lunga e complessa sotto l'aspetto giuridico e finanziario. Mario Monti e Vittorio Grilli potrebbero così lavarsene le mani lasciando eventuali azioni legali future a carico di chi vorrà prendere una decisione positiva in proposito: non vale più la pena di salvare la banca del "partito"?
Affanno per tutto il pomeriggio e la serata, nella frenetica rincorsa a chiudere una vertenza sbucata dal nulla che tanti danni poteva produrre, e non solo per le risultanze giornaliere della Borsa, in cui il titolo MPS ha perso il 2,11%. Ufficiosamente le indiscrezioni di Boloomberg News sono state respinte in seguito “da fonti vicine al dossier, che hanno negato alcun problema politico”. Tanto che “Tutto procede secondo i piani", si fa sapere da Palazzo Chigi, lasciando dunque intendere che non vi dovrebbe essere alcun rinvio. L’emissione da parte di MPS e la sottoscrizione da parte dello Stato Italiano dei Monti bond sono il passaggio obbligato affinché la banca raggiunga le soglie patrimoniali fissate dall'Eba ed evitare quindi pericolosi attacchi speculativi. Comunque il termine per la sottoscrizione è quello di venerdì 1 marzo, per cui in giornata si attende che Rocca Salimbeni proceda all’emissione degli strumenti finanziari occorrenti.

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