L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 22 febbraio 2013

IL PD SENESE NEI GUAI FINO AL COLLO: INDAGATO CECCUZZI

LA FRETTA DI FARE LE PRIMARIE SEMBRA CHE NON ABBIA PORTATO FORTUNA AL PD SENESE: IL CANDIDATO VINCITORE DELLA KERMESSE-FARSA DI GENNAIO E' STATO RAGGIUNTO DA UN AVVISO DI GARANZIA PER UNA STORIACCIA ACCADUTA A SALERNO.
Sembra che sia arrivato a toccare il livello politico più alto lo scandalo del pastificio Amato che da mesi occupa le prime pagine locali di Salerno e impegna la procura campana fino a Siena. Per Giuseppe Mussari si tratterà solo di una grana in più l’avviso di garanzia che, secondo Il Mattino di Napoli, gli è stato recapitato, come per  Marco Morelli, numero uno di Merrill Lynch ed ex vicedirettore generale e Cfo di Mps . La novità sarebbe nell’iscrizione nel registro degli indagati dell'ex-sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. Nel luglio dello scorso anno vi avevamo dato conto di una cena d’affari a Sorrento a cui avrebbero partecipato (e la notizia non è mai stata smentita) Mussari e Ceccuzzi insieme al titolare del pastificio salernitano Giuseppe Amato, noto per aver sponsorizzato anche la Nazionale di calcio, e all’ex deputato del Pd Paolo Del Mese, che a quel tempo presiedeva la sesta Commissione Finanze della Camera dei Deputati di cui faceva parte lo stesso Ceccuzzi in cui si sarebbero gettate le basi per un finanziamento speculativo:  http://www.ilcittadinoonline.it/news/151217/Crac_Amato__galeotta_la_cena_con_Mussari_e_Ceccuzzi_.html 
Della cena sarebbe stato partecipe anche il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, esponente del Pd, che avrebbe dovuto rilasciare le concessioni edilizie per realizzare la trasformazione dell’ex pastificio della famiglia Amato in un complesso residenziale. Tuttavia l’azienda campana era a un passo dal fallimento e le sue richieste di finanziamento erano già state bocciate da altri istituti bancari, che le avevano giudicate eccessivamente rischiose; in più la società creata per l’operazione vedeva coinvolti gli Amato con una finanziaria off shore con sede a Malta. E sarebbero proprio le indebite pressioni esercitate dall'allora deputato Ceccuzzi sui vertici di MPS per la concessione di un finanziamento da circa 20 milioni, tra l’altro, ad aver creato lo stralcio di indagine senese per una inchiesta-madre sul crac da 100 milioni ha già portato a ventotto rinvii a giudizio e quattro patteggiamenti. Decisiva sarebbe risultata la cena di presentazione nella penisola sorrentina, che avrebbe fruttato poi a Del Mese e a Simone Labonia, ex esponente Udeur, un incasso dalla società decotta di centinaia di migliaia di euro, senza prestazioni professionali. L’accusa formalizzata con gli avvisi di garanzia, quattro perché uno sarebbe stato recapitato anche a Del Mese, è molto grave sotto il profilo dell’immagine: concorso in bancarotta per dissipazione. I quattro sotto inchiesta sono stati invitati a comparire la prossima settimana per gli interrogatori con il Pm salernitano Vincenzo Senatore.

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