L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

martedì 26 febbraio 2013

ESITI ELETTORALI DA BRUXELLES A SIENA

Come prevedibile, l'esito delle elezioni politiche italiane ha affossato piazza Affari. Le contrattazioni si sono chiuse con il Ftse Mib che ha perso il 4,89% a 1552 punti. L'ipotesi che i mercati paventavano, come gli esponenti politici europei che osservavano l’evoluzione dei dati di voto italiani, cioè la possibile situazione di  ingovernabilità è divenuta reale. L’ultimo anno di legislatura sotto guida tecnica di Monti era scivolato senza riuscire a fare la riforma elettorale; il Partito democratico per diversi mesi ha pensato che sarebbe stato ininfluente, visto il vantaggio che gli veniva accreditato. Invece è andata così con un Senato senza maggioranza e quasi senza prospettiva, dal momento che il Movimento 5 Stelle può attendere sotto le Forche Caudine chiunque avvii colloqui per la formazione di un governo, che deve passare attraverso l’approvazione di Grillo & C. A meno che dopo tutti gli stracci che sono volati in questi 45 giorni non si ritorni a un secondo governo tecnico, con quale premier tecnico non si sa, in attesa di votare il ministro Paola Severino (l’avvocato di Prodi, Acampora, Geronzi, Caltagirone, Gifuni, Enel, Telecom tra i tanti clienti dello studio) nuovo Presidente della Repubblica e andare a elezioni autunnali sperando di aver logorato i grillini.
Ne consegue che tutti i titoli bancari hanno avuto difficoltà ad aprire, e quando ci sono riusciti è stato rosso fuoco. Poi è arrivata l’asta dei Bot: il Tesoro ha collocato 8,75 mld euro di Bot a 6 mesi con un rendimento sui massimi da fine ottobre all'1,237%, contro lo 0,731% precedente e un bid-to-cover in calo a 1,44. Avranno le loro buone ragioni Berlusconi per un verso e Grillo per un altro a dire che lo spread non conta o che non si mangia. Fatto sta che gli interessi passivi per l’Italia sono quasi raddoppiati nello spazio di un giorno, e finché il debito pubblico italiano rimarrà sui livelli a cui i due ultimi governi l’hanno portato sarà bene che la politica ne tenga conto. MPS non ha fatto eccezione al trend negativo con -5,84% a euro 0,2129. Lo spread sul decennale Btp/Bund è salito a 354 punti base, seminando incertezza a mani basse. In particolare colpisce, però, la performance di banca Carige che ha ceduto il 7,8% a 0,65 euro, in linea sì con i cali del settore, ma che la banca ha approvato le linee guida di un adeguamento della struttura patrimoniale del gruppo, che prevede interventi sul patrimonio, sulla struttura dei costi e sulla rete distributiva.
Si preannuncia un periodo deprimente per i titoli bancari, al punto che la Fondazione MPS non potrà alienare altre azioni di Rocca Salimbeni come più volte preannunciato. Mercoledì 27 febbraio la Deputazione Generale discuterà nel segreto delle stanze la bozza di nuovo statuto studiata dall'avvocato Angelo Benessia, legale storico dell'ente. L’uscita di scena del candidato sindaco del Pd Ceccuzzi rischia però di sparigliare ulteriormente le carte, aumentando la fronda interna: potrebbero arrivare perfino dimissioni a catena, anche se il presidente Gabriello Mancini, secondo indiscrezioni raccolte da Milano Finanza, sembrerebbe intenzionato a mantenere l'incarico fino alla scadenza naturale, prevista per il prossimo mese di luglio. Le grandi manovre anticipate, vedono già in corsa per la poltrona che fu di Mussari fino al 2006, alcuni nomi conosciuti in città ma forse sono voci solo per bruciare candidature. L’esito delle prossime amministrative di maggio è abbastanza incerto per formulare previsioni attendibili, e il commissario Lauadanna in comune si sta distinguendo per un’azione prudente quasi priva di iniziativa. Tuttavia “il consenso delle principali correnti politiche starebbe a poco a poco confluendo su due candidati per la successione a Mancini” scrive MF. Che spiega: “il primo sarebbe Alessandro Piazzi, attuale ad della multiutility Estra Energia, nonché consigliere della Fondazione Mps. L'altro nome che i ben informati danno in pole position per il dopo Mancini sarebbe quello di Pier Luigi Fabrizi, storico presidente del Monte dei Paschi dal 1998 fino al 2006 e vicino all'ex primo cittadino di Siena, Maurizio Cenni”.

Nessun commento:

Posta un commento