L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 21 gennaio 2011

LA LEGA PROTEGGE GLI ADULTERATORI ALIMENTARI. GRAZIE CALDEROLI


RIPORTIAMO INTEGRALMENTE L'ARTICOLO DELLA STAMPA, PERCHE' NEMMENO A LEXDC SONO RIMASTE TANTE PAROLE PER COMMENTARE UN SIMILE INGANNO. COME FACCIAMO A LASCIARE L'AMMINISTRAZIONE DELLA COSA PUBBLICA A UN INCAPACE PALESE COME ROBERTO CALDEROLI? E' UNA PERSONA VERGOGNOSA ANCHE PER LA LEGA, O ALMENO PER QUELLI CHE GUARDANO CON I PROPRI OCCHI E RAGIONANO CON LA PROPRIA TESTA.



14.01
.2011-Il provvedimento “taglia-leggi” del Ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, ha cancellato la legge del 1962 che puniva le adulterazioni alimentari e, per questo motivo, il pm Raffaele Guariniello, a Torino, ha bloccato le sue inchieste su fenomeni come, per esempio, le «mozzarelle blu».



Il magistrato ha preso contatto con il Ministro della salute, Ferruccio Fazio, per chiedere se è possibile prendere dei provvedimenti che salvino le indagini. Proprio questa mattina, Guariniello ha sospeso la procedura verso il rinvio a giudizio per due casi, scoperti a Torino, di messa in commercio di pesce adulterato. L’iter che ha portato all’abrogazione della legge 263 del 1962 («Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari») si innesta sul provvedimento di Calderoli che ha cancellato le norme risalenti a prima del 1970.



Per evitare che finissero al macero delle leggi di cui si riteneva «indispensabile la permanenza in vigore», il decreto 179 del 2009 aveva previsto che entro un anno venissero corretti «eventuali errori e omissioni», stilando un apposito elenco di provvedimenti da salvare: la 263/62, non vi compare e, quindi, deve essere considerata abrogata a partire dall’11 dicembre. Finora il pm Guariniello aveva continuato a indagare su “mozzarelle blu” e altri fenomeni analoghi grazie a una sentenza della Cassazione, depositata il 31 marzo 2010, che analizzando l’intreccio delle norme stabiliva che la 263/62 restava in vigore fino a dicembre. Il termine, però, ormai è scaduto e adesso, anche se la legge venisse riesumata, i processi si concluderanno con delle assoluzioni in base al principio che devono essere applicate le norme più favorevoli agli imputati.



Secondo quanto ha potuto accertare l’agenzia Ansa, il primo caso di assoluzione si è verificato lo scorso 21 dicembre in un tribunale dell’Italia del Sud. L’interessato era il gestore di un esercizio commerciale: il suo avvocato ha sollevato la questione e il giudice lo ha assolto «perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato».



 La Stampa


1 commento:

  1. sono pericolosi, oltre che .... (spazio a piacere da riempire con epiteti ed ingiurie)

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