L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 30 settembre 2011

DALL'AIEA A SALUGGIA COME E' PICCOLO E PERICOLOSO IL MONDO DEL NUCLEARE

L’Aiea (Agenzia Internazionale Energia Nucleare) si è riunita a Vienna, prendendo importanti decisioni. Ha disposto la creazione di un team d’azione per sorvegliare l’attuazione tempestiva del piano di sicurezza nucleare e il coordinamento adeguato tra tutte le parti interessate e lo sviluppo di una nuova metodologia per gli stress test delle centrali atomiche. Ha anche verificato che il nucleare, come fonte di produzione di energia elettrica, sarà  sulla via del tramonto entro metà secolo. La quota di mercato dell'energia atomica prodotta a livello mondiale potrebbe infatti ridursi più della metà entro il 2050 (poco più del 6% entro la metà del secolo, nonostante l'aumento dei reattori in uso, vedi Russia e Iran e le ambizioni nucleari dell’Egitto).



Le nuove stime sono state fatte dopo l'incidente di Fukushima che ha provocato un ripensamento generale su questa fonte di energia a livello globale. Pensiamo solo che due potenze industriali di primissimo livello come Giappone e Germania hanno definitivamente deliberato l’uscita dal nucleare con l’invecchiarsi delle centrali esistenti, che saranno sostituite da un mix intelligente di rinnovabili, sempre più efficienti grazie ai finanziamenti pubblici che daranno un forte impulso alla ricerca scientifica. L’Aiea parteciperà in Giappone a  “una missione il cui mandato prevede l'assistenza con i piani per la bonifica di vaste aree contaminate a seguito dell'incidente Fukushima Daiichi".   Questo con le parole del suo direttore generale, il giapponese Yukiya Amano. Giusto una piccola ammissione dei megadisastri combinati nell’area nord orientale dell’isola di Honsu dalla distruzione della centrale nucleare, in cui per molto tempo le autorità hanno negato la verità completa sull’accaduto.



Ma nonostante il referendum, dobbiamo renderci conto che l’emergenza nucleare in Italia non è ancora terminata. Infatti a Saluggia (Vercelli) sono ripresi i lavori di costruzione del deposito temporaneo di scorie chiamato D2, bloccato dal comune piemontese che non vedeva chiaro nei programmi di ampliamento del sito. Stiamo parlando delle operazioni di decommissioning (pulizia della radioattività prodotta nella prima era nucleare italiana chiusa con il disastro di Chernobyl). Questo deposito, avversato dalla popolazione locale, “TEMPORANEO” sarà poi sostituito da un deposito nazionale che non esiste e che non si sa se e quando verrà realizzato: secondo gli usi della politica nazionale, questo deposito temporaneo rischia di diventare definitivo. Bisogna ricordare che in Francia ci sono treni di materiale radioattivo italiano che stanno per essere riprocessati e, fra qualche anno, torneranno indietro per lo stoccaggio. Saluggia è progettato per una “vita operativa” di 50 anni. Ma le leggi d’emergenza avranno il potere di cambiare tutto, appena sarà morta una generazione di cittadini e i giovani non avranno nemmeno idea degli avvenimenti pregressi. Per questo la vigilanza bisogna farla oggi e subito: il tempo fa dimenticare certi pericoli, ed è proprio la medicina che in cui sperano i nuclearisti per ritornare a fare affari sulla pelle della gente. 



LEXDC scrive su www.ilcittadinoonline.it di Siena


lunedì 26 settembre 2011

DELL' ESTATHE'

LA pubblicità dell'estathè con l'idiota che si siede a tavola al ristorante e chiede di mangiare sano: insalata con le zucchine dell'orto mi raccomando, poi la domanda ancora più idiota "E da bere?" panico.



LA biondina acqua e sapone (specialità ferrero) naturalmente consiglia: "Estathè!"



Ma dai! Se non sapessi quanti milioni di gonzi esistono nella sola Italia direi che alla ferrero sono pazzi...



Acqua e zucchero (col destrosio, che ha meno potere dolcificante sennò sarebbe imbevibile da quanto zucchero semolato ci mettono) ma che è naturale? dietetico? leggero? Estathè perno di una dieta mediterranea equilibrata? 



O pubblicità demenziale? Si accreditano di virtù altrui che non hanno, gli zuccheri "con esaltatore di sapidità acido ascorbico?"?

mercoledì 21 settembre 2011

ORE 15 SACCONI DI MERDA PUZZANO, I POVERI RINGRAZIANO

QUESTION TIME IN PARLAMENTO SUL TEMA DELLA POVERTA', A DOMANDA IL GOVERNO RISPONDE.



IL FAMOSO SACCONI DI MERDA DICE CANDIDAMENTE CHE IL GOVERNO DEL PRESIDENTE DEL CONIGLIO PUNTA A CHE ASSOCIAZIONI CARITATEVOLI E PRIVATI BENEFATTORI SI OCCUPINO DEI POVERI CHE LORO NON NE HANNO ALCUNA VOGLIA.



SENTITO CON LE MIE ORECCHIE.

DIMISSIONI DEL BERLUSKAZZ? POSSIBILI!

SERGIO ROMANO DALLE COLONNE DEL CORSERA AUSPICA LA FINE DEL GOVERNO BERLUSKAZZ PER LA PROSSIMA PRIMAVERA, CON UN DIVERSO CANDIDATO PREMIER PER IL CENTRODESTRA E, SE POSSIBILE, CON UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE!



LA MARCEGAGLIA SPOPOLA CON LA SUA RICHIESTA DI DIMISSIONI!



WOW! MA QUANTO SIAMO DOVUTI CADERE IN BASSO PERCHE' APRISSERO GLI OCCHI?



QUANTO SONO DOVUTI ANADRE SOTTO ALLA LORO CONVENIENZA PER ESPORSI COSI' CONTRO IL LEADER DEL REGIME PUBBLICITARIO?



MENTRE LE SUE TELEVISIONI CONTINUANO A DRENARE I SOLDI DEL MERCATO PUBBLICITARIO DROGATO DALLA LEGGE GASPARRI E USANDO GLI UTILI PER SOSTENERE FINANZIARIAMENTE IL LIDER MINIMO ANCHE IN QUESTO MOMENTO DI DISPERAZIONE...



NON DIMENTICATE L'ELENCO DEI SERVI DEL PADRONE CHE, ABIURANDO ALLA DEMOCRAZIA, HANNO RESO POSSIBILE LA REALIZZAZIONE DI QUESTO REGIME!

SI SALVI CHI PUO'. LA PADANIA PUO'?

NEL TITOLO DI PRIMA PAGINA DE LA PADANIA DI MERCOLEDI' 21 SETTEMBRE MANCA IL PUNTO INTERROGATIVO. LA SOLITA INSIPIENZA DELLA LEGA NORD CIARLA DI COSE CHE NON CONOSCE, NON CAPISCE, NON E' IN GRADO DI DISCUTERE.



IL FALLIMENTO DELLA GRECIA, METTIAMO PER IPOTESI, PROVOCA IL FALLIMENTO DELL'ITALIA. COME SI MANIFESTA IL FALLIMENTO ECONOMICO, IN PRIMIS? FALLISCONO LE BANCHE E VENGONO NAZIONALIZZATE. UNICREDIT E INTESA S. PAOLO, IL CUORE ECONOMICO DEL NORD FALLISCE... AL NORD! AL SUD NON PROVOCA CHE POCHI DANNI DI RIMBALZO.



LA LEGA RIESCE, SEMPRE PER IPOTESI DI CONSEGUENZA, A SEPARARE IL NORD ITALIA DAL RESTO DEL PAESE. CHIARAMENTE PORTANDOSI DIETRO LA GRAN PARTE DEI DEBITI, CHE PENSANO DI ESSERE PIU' FURBI E LASCIARE I GUAI A CHI VIVE SOTTO L'APPENNINO TOSCOEMILIANO?



SI SALVI CHI PUO'.



LA PADANIA NON PUO', NON ESISTE NEMMENO COME ESPRESSIONE GEOGRAFICA, COME AVREBBE DETTO METTERNICH.

IL NORD ITALIA NEMMENO, PERCHE' IL GRAN PESO DEL DEBITO RIMARREBBE COMUNQUE SULLE SUE SPALLE.



COMODO PRENDERSI GLI ONORI QUANDO ANDAVA TUTTO BENE, E SPERARE DI LASCIARE AGLI ALTRI GLI ONERI, QUANDO VA TUTTO MALE...

sabato 17 settembre 2011

FACCIAMO IL PARAGONE

GINGIN PARAGONE, IL NOIOSISSIMO INTERTAINER DELLA LEGA NORD, PROMOSSO SENZA MERITO - COME SEMPRE NEL CASO DEL CENTRODESTRA - DALLA NOTTE DEL VENERDI' AL PRIME TIME ESORDISCE CON UNO SHARE DEL 6,98% CHE E' UTILISSIMO PER LA VITTORIA AUDITEL DEL GIORNO DI MEDIASET.



IL BERLUSKAZZ PRENDE DUE PICCIONI CON UNA FAVA: FA FELICI GLI SCIOCCHI LEGHISTI E SI PRENDE LA VITTORIA PUBBLICITARIA METENDOGLI CONTRO COLORADO 14,07% DI SHARE E QUARTO GRADO DI SOTTILE CON 11,76% CHE RETEQUATTRO NON AVEVA COLLEZIONATO DA MOLTI ANNI!



OLTRETUTTO DPO AVER CACCIATO DAL VIDEO CHIUNQUE NON E' FEDELE ALLA LINEA, COME SUCCEDE IN TUTTI I REGIMI, E IL REGIME PUBBLICITARIO CERTAMENTE NON FA ECCEZIONE ALLA REGOLA.

AUDIENCE TELEVISIVA del giovedi' 15 settembre

GIOVEDI' SENZA SANTORO, MA CON L'EX FORMIGLI SU LA7.



RAI UNO 23,36%

RAI DUE   7,90%

RAI TRE    5,07%   36,03%



CANALE 5  20,37%

ITALIA 1        9,32%

RETE 4          3,21%  32,90%



LA 7               7,48%



L'ASSENZA DI SANTORO (CHE AVREBBE FATTO OLTRE IL 20% SU RAI 2) SALVA LA AUDIENCE DEL GRUPPO MEDIASET. PROVA PROVATA CHE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI LAVORA PER IL NEMICO TELEVISIVO.



AZIONI DEL REGIME PUBBLICITARIO. NIENTE C'ENTRANO LE OPINIONI POLITICHE DI SANTORO O DEI SUOI OSPITI, E' SOLO UN PROBLEMA DI SALVAGUARDIA DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA CHE E' LA LINFA VITALE DEL POTERE DEL BERLUSKAZZ.

venerdì 16 settembre 2011

LA LIBIA E IL REGIME PUBBLICITARIO

GIA', DISTURBARE IL MANOVRATORE RACCONTANDO I SUOI FALLIMENTI POLITICI UNO DOPO L'ALTRO? MEGLIO CONCENTRARSI SU PAPPONI E PUTTANELLE, SU BISOGNOSI CHE NON TIRANO AVANTI CON 500.000,00 EURO L'ANNO, SU OTTANTENNI SERVI GIORNALISTI CHE SCROCCANO PERCENTUALI SU TUTTO E SU TUTTI.



L'INGRESSO NELLA LIBIA POST-GHEDDAFI DI CAMERON E DEL CONTROVERSO SARKOZY, ACCOLTI TRIONFALMENTE DAL NUOVO GOVERNO E' LA SCONFITTA DELLA POLITICA ESTERA (SE MAI NE HA AVUTA UNA) DEL GOVERNO BERLUSKAZZ.



IL PRESIDENTE DEL CONIGLIO, L'UOMO CHE FUGGE DA TUTTI, DALLA MOGLIE, DAI QUESTION TIME IN PARLAMENTO E ORA PERFINO DA UN INTERROGATORIO DI MAGISTRATI CHE LO RITENGONO PARTE LESA



FUGE ANCHE DALLLE RESPONSABILITA' DI AVER SOTTRATTO AL NOSTRO PAESE UNA QUALSIASI FORMA DI COLLABORAZIONE E CONTROLLO DEL NOSTRO DIRIMPETTAIO MEDITERRANEO, A CUI DOBBIAMO GRAN PARTE DEL NOSTRO FABBISOGNO ENERGETICO.



CON LA'PPROSSIMARSI DELL'INVERNO CI STA ANCHE GETTANDO NELLE MANI DEL SUO SOCIO D'AFFARI PUTIN. DITTATOTI E COMUNISTI: BELLE ALLEANZE PER IL REGIME PUBBLICITARIO! CON LA CREMA DEL GIORNALISMO ITALICO CHE FA A GARA A GIRARE LO SGUARDO ALTROVE...



E IL SUO AMICO GHEDDAFI CHE CI MANDAVA IMMIGRATI CLANDESTINI PER DARE CLAMORE ALLE CAZZATE DELLA LEGA, UNA BELLA BANDA NON C'E' CHE DIRE!

domenica 11 settembre 2011

UMBERTO VERONESI, OVVERO LA CADUTA DI UN DIO MINORE








































E alla fine, il grande oncologo ha gettato la spugna. L’arzillo pluriottantenne che si era fatto irretire dalle sirene berlusconiane passando armi e bagagli dal centrosinistra alla poltrona di presidente dell’Agenzia nucleare italiana per realizzare la seconda era in Italia di centrali elettriche alimentate con l’uranio molla la presa. Si è dimesso curiosamente, ancor prima di aver ricevuto il decreto di investitura formale! Una breve lettera al governo: "Mi sono dimesso da qualche cosa che era nato asfittico e non ha mai preso forma" tanto che nel frattempo si era dimesso dal Parlamento e si era addirittura offerto di ospitare temporaneamente la sede dell’agenzia a casa sua. Nel frattempo pubblicità a gogò per raccogliere fondi per la sua istituzione nella ricerca, attenzioni e favori dall’establishment nazionale. Certo l’esito del referendum, ora per tutti scontato ma solo qualche mese fa in forse per le scelte “balneari” del governo, devono aver pesato molto sulla sofferta decisione di Veronesi. Di conseguenza l’ente non è mai decollato e addirittura è stato proposto la sua cancellazione da un emendamento in discussione al Parlamento, nella manovra economica in approvazione in questi giorni. Agenzia usa e getta. Analizza il professore al Sole 24 Ore: “Avevo accettato solo perche confidavo in un progetto italiano di grande respiro per lo sviluppo della fisica nucleare e delle sue applicazione nell’energia, ma non solo. Cosi? non me la sento. Non voglio certo occuparmi, nella

migliore delle ipotesi, solo di scorie”. Certo è che, dal 2009, quando Berlusconi in pompa magna decretò che grazie agli accordi presi con Sarkozy l’Italia avrebbe vissuto una seconda era nucleare grazie ai reattori di Areva e alla joint venture Enel-Edf, le nostre istituzioni non si sono date molto da fare per far decollare il progetto. Una prova muscolare di propaganda che ha provocato una reazione popolare furibonda, che ha cancellato la nuova e inutile speculazione nel campo energetico. Ci ha creduto alla fine solo Umberto Veronesi. Che chiude così mestamente una grande carriera di oncologo. E’ possibile che a ottantasei anni(è nato il 28 novembre 1925 a Milano) si possa perdere colpi e prendere abbagli. Ma che l’Italia non è un paese per giovani lo si sapeva da un pezzo.




 

 













 

 






 

SE 15.000 TRILIONI DI BEQUEREL VI SEMBRAN POCHI...

Bugie, supponenza, ansia di far dimenticare alla gente gli avvenimenti successi. Tutto questo dietro una agenzia Ansa che alza di nuovo il lenzuolo sporco sul disastro di Fukushima. Infatti si legge che “il materiale radioattivo finito in mare dopo l'incidente sarebbe tre volte superiore alle stime della Tepco (la società sull’orlo del fallimento che gestisce l'impianto .- ndr), secondo quanto indicato da ricercatori giapponesi”. La società elettrica giapponese, in questo caso braccio armato della disinformazione governativa che tante proteste ha generato nella popolazione nipponica (compresa la caduta di un premier), aveva stimato che fra il 21 marzo e il 30 aprile scorsi sarebbero finiti nell'Oceano Pacifico la bellezza di 4.720 trilioni di becquerel di cesium-137 e di iodio-131. I ricercatori dell'Agenzia giapponese per l'energia atomica (Jaea) hanno corretto enormemente il tiro: si parla di 15.000 trilioni di becquerel che vagano per il mare. Per inciso, in quell’Oceano Pacifico che tra Giappone e USA è diventato la più grande discarica al mondo di plastica, grande come la Francia.I danni procurati dal disastro nucleare dei quattro reattori della prefettura di Miyagi sono ancora tutti da calcolare. Sempre sperando che, girovagando per il mare, questa massa radioattiva non arrivi sulle coste di qualche paese, addirittura che entri nel Mediterraneo. Assurdo? Dall’undici marzo 2011 è stata una continua corsa al massacro questo incedere di notizie sempre più disastrose, che non vogliamo mettere nulla nel campo delle assurdità. Assurdo è stato l’atteggiamento di chi voleva creare la seconda era nucleare italiana: a spese di milioni di persone, abbandonate, malate, senza tetto, stiamo facendo la verifica di quello che i reattori di terza generazione avrebbero potuto distruggere anche in Italia. Il nucleare è incontrollabile.



www.ilcittadinoonline.it

giovedì 8 settembre 2011

CONTRAPPASSO PUBBLICTARIO IL CASO LACOSTE-BREIVIK

LACOSTE VITTIMA DELLA PUBBLICITA'! CHIEDE"CON DISCREZIONE" ALLA POLIZIA NORVEGESE DI COSTRINGERE L'ASSASSINO DI OSLO, ANDERS BREIVIK, DI NON COMPARIRE MAI PIU' IN PUBBLICO E IN TELEVISIONE NE' DI FARSI FOTOGRAFARE SFOGGIANDO LE MAGLIETTE CON IL LOGO DEL COCCODRILLO.



FASHION VICTIM?



LACRIME DI COCCODRILLO DI LACOSTE!

lunedì 5 settembre 2011

FINANZIAMENTO DEL REGIME PUBBLICITARIO

ERA DIVERSO TEMPO CHE NON GUARDAVO IL RULLO MATTUTINO DEL TG5 PRIMA DELLE OTTO. HO FATTO CASO CHE NEL GIRO DI 3 MINUTI SONO COMPARSE LE PUBBLICITA' DI TRE ENTI FIERA CHE ILLUSTRAVANO LE MANIFESTAZIONI IN ARRIVO: PARMA, BOLOGNA, MILANO.



ORA LE 3 FIERE SUDDETTE NON FANNO PUBBLICITA' NELLE ALTRE ORE DEL GIORNO, NE' SU ALTRI CANALI TELEVISIVI; DI SOLITO LA FANNO ESCLUSIVAMENTE SULLE RIVISTE SPECIALIZZATE DEI VARI SETTORI MERCEOLOGICI.



OGNI FIERA "PAGA" IN NATURA PUBBLICITARIA IL SUO OBOLO AL REGIME PUBBLICITARIO DEL BERLUSKAZZ E LO ALIMENTA. SI CONSERVANO COSI' I POSTI DI COMANDO NELLE SINGOLE AZIENDE FIERISTICHE E SI DA LINFA VITALE ALLA TELEVISIONE DEL PREMIER.



UN MODO PIU' ELEGANTE E INDESCRIVIBILE PER CHIAMARE LA TANGENTE.



PARMA COL SALONE DEL CAMPER



BOLOGNA COL SALONE DELLE LAMIERE



MILANO CON IL MACEF. 

domenica 4 settembre 2011

DOPO I SACCONI... PROFUMO... DI MERDA. CHE ABBIA RAGIONE IL BERLUSKAZZ?

QUESTO POST NON SI PUO' PUBBLICARE SU UN GIORNALE ONLINE... OGGETTO DI QUERELA FACILE FACILE! DOPO I SACCONI DI MERDA ORMAI BEN CONOSCIUTI, STA PER ARRIVARE IL PROFUMO... DI MERDA. FARSI SALVARE DA UN BANCHIERE: CHE SPERANZA PUO' AVERE IL POPOLO?



IL CIRCUITO POLITICO-BANCARIO-SINDACALE HA PORTATO L'ITALIA A MORDERSI LA CODA: NE CONSEGUE CHE LE BANCHE NAZIONALI SONO A RISCHIO FALLIMENTO PER AVERE TROPPI TITOLI DI STATO NEL LORO PORTAFOGLI, QUEL DEBITO SOVRANO PER IL QUALE NON ESISTE CRESCITA ECONOMICA CHE POSSA FAR PROGRAMMARE A UN GOVERNO SERIO UNA RESTITUZIONE DEL DEBITO.





IL PAGAMENTO DELLA PATRIMONIALE DA 400 MILIARDI PERMETTEREBBE ALLE BANCHE DI FARE ANCORA GROSSI UTILI DI CUI I POLITICI, GOVERNANDONE LE FONDAZIONI, SI POTREBBERO GIOAVRE PER CONTINUARE CON LE EROGAZIONI AD AUTOALIMENTARE IL LORO POTERE SUI CITTADINI, NEL BIPARTISANO SFRUTTAMENTO DELLE AREE GEOGRAFICHE





PER CUI LA SINISTRA CREDETEMI NON E' DIVERSA DALLA DESTRA.





L'IALIA UN PAESE DI MERDA? CHE ABBIA RAGIONE UNA TANTUM IL BERLUSKAZZ? 

sabato 3 settembre 2011

IL NUCLEARE CHE DISTRUGGE LA CIVILTA'

Fukushima è la dimostrazione del fallimento totale del nucleare come elemento di sviluppo energetico e industriale. La Tepco, proprietaria dell’impianto, è un cadavere tecnicamente fallito che sta in piedi solo per fare il cane da guardia del governo nipponico alla struttura fatiscente e radioattiva dei reattori nucleari disastrati dal combinato terremoto/tsunami. Che soddisfazione ci sarà ad aver creato e ingrandito una simile compagnia? Che soddisfazione ci sarà nell’aver inseguito il dio denaro a tutti i costi, quando azionisti e dirigenza Tepco hanno ottenuto solo un pugno di mosche? Quale compiacimento nell’aver ucciso troppe persone e aver distrutto per moltissimi anni una parte importante del Giappone e averla desertificata? Non arriveranno nemmeno a potersi permettere i risarcimenti minimi necessari alle vittime per sopravvivere alla tragedia, e parlavano di sviluppo e benessere. In Italia, per convincere i cittadini ad appoggiare la seconda era nucleare nazionale, era stato usato l’argomento pregnante delle necessità energetiche del paese. A sentire i soloni del governo e i loro esperti  era stato stimato che nel 2030 avremmo avuto tanta necessità di energia elettrica che solo con la costruzione di 4 centrali nucleari avremmo potuto affrontare il problema. Niente è valso, all’epoca, far notare che i consumi elettrici erano in diminuzione in Italia già dal 2008 (basta leggere i dati di mercato offerti da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale), e quindi considerare che le stime erano piuttosto campate per aria. Ebbene la necessità del Giappone di far fronte allo stop di sicurezza ordinato per verificare la sicurezza di 54 centrali nucleari diminuendo i consumi elettrici di un paese consumista per antonomasia hanno dimostrato il contrario. Tokyo aveva lanciato una campagna per ridurre i consumi del 15% entro il mese di settembre, per evitare il blackout elettrico al paese. Oggi il governo annuncia che l’obiettivo è stato raggiunto con oltre un mese di anticipo sulla tabella. Segno che risparmiare si può, anzi che si possono evitare gli sprechi, che le cifre raccontate erano fasulle, correttamente orientate a sostenere una tesi non vera.

Terna aveva stimato, nel settembre 2005, che l’Italia avrebbe avuto un fabbisogno di energia elettrica nel 2010 di 378,2 TWh. Il consuntivo pubblicato nel 2010 dice che i consumi effettivi sono stati pari a 309,9 TWh. Più del 20% in meno. Nello stesso anno nel nostro paese è stata prodotta elettricità pari a 302,7 TWh. In riferimento alla capacità produttiva, l’Italia, sempre nel 2010, ha avuto mediamente un consumo netto istantaneo di 39,5 GW, con un picco di 56,4 GW. Di contro abbiamo una capacità di potenza istantanea di 106 GW, quindi siamo abbondantemente autosufficienti, considerato che il 14% dei consumi proviene da energia elettrica importata perché acquistata a un prezzo modico dai francesi, che altrimenti dovrebbero “buttare via”, visto che gli impianti nucleari NON si possono spegnere durante al notte e continuano a produrre energia elettrica. Referendum o no, le balle nucleari si sono sprecate a tutta forza per sostenere il confronto mediatico di chi voleva il nucleare contro i milioni di cittadini che lo hanno rifiutato. Tornando ai disastri nucleari, confermiamo che Ispra, l’agenzia governativa di controllo per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, non pubblica più da due mesi alcun rapporto sulla situazione della radioattività nel nostro paese. Ciò dovrebbe significare che l’emergenza che era in atto dall’ 11 marzo scorso non sono più necessari, visto anche che i valori espressi nel periodo erano assolutamente insignificanti e nella norma. LEXDC su www.ilcittadinoonline.it

LA MOTOGP SCOPRE LA RADIOATTIVITA DI FUKUSHIMA

Spesso la verità si manifesta in piccole cose e spiega chiaramente le grandi situazioni. Motegi, Giappone: i piloti di MotoGP non vogliono andare lì a correre il gran premio di motociclismo che si dovrebbe disputare alla fine di settembre. Perché? E’ semplice: chi vorrebbe andare a 130 km dalla centrale nucleare di Fukushima, sapendo che la Tepco e il governo giapponese non hanno sottocontrollo la dispersione di radioattività nell’aria e nei cibi? Che non sono riusciti, a distanza di sei mesi dal disastro combinato terremoto/tsunami, a mettere in sicurezza l’impianto? Valentino Rossi capeggia il partito di quelli che vorrebbero la cancellazione del GP, ritenendo gratuitamente pericolosa l’esposizione di piloti e squadre alla radioattività. Che a dispetto delle fonti ufficiali è un pericolo concreto quanto invisibile. Già, pare assurdo che gente che sa bene di rischiare la vita ogni qualvolta si siede sui bolidi della MotoGP (e il 99,9% di noi su quelle moto non ci salirebbe mai per agonismo) trovi inaccettabile andare a Motegi e ritrovarsi esposta al rischio radiazioni. A quello dei terremoti, quasi non ci fanno più caso: in Giappone le scosse telluriche sono all’ordine del giorno. La Dorna, società organizzatrice del Circus motoristico, vorrebbe salvaguardare i contratti commerciali. La Honda, marca giapponese che con il pilota Casey Stoner ha il comando nella competizione, sta facendo pressioni sui propri piloti, ma la paura è enorme, e ciò spiega anche le preoccupazioni dei residenti dell’area di Fukushima Daichi e delle prefetture confinanti sulla salute dei cittadini e sul futuro incerto che li aspetta. Il gran premio si doveva svolgere nel mese di marzo, subito a ridosso della tragedia nucleare. Rinviato, non è stata studiata a sufficienza la possibilità di spostare l’evento nella pista di Suzuka, forse sperando che la situazione fosse sotto controllo come allora dichiaravano Tepco e Governo. Invece…  Il terremoto di marzo ha provocato danni importanti anche a Naka, 100 km a nordest di Tokyo. Lì si stava sviluppando un programma nucleare energetico dal nome Iter,che punta a fare della fusione termonucleare una fonte energetica illimitata, senza produzione di scorie. I danni sono stati talmente grandi che il programma ha subito un rinvio che, vista la caduta del premier giapponese proprio sullo sviluppo dell’alternativa rinnovabile e lo stop delle 54 centrali esistenti, potrebbe rivelarsi mortale, considerati gli alti costi del progetto e le nuove difficoltà di finanziamento. Cattive notizie per i nostri nuclearisti vengono anche dalla Francia. Una impressionante catena di incidenti sta sconvolgendo la costruzione della centrale nucleare di Flamanville, quella con la tecnologia Epr che il governo Berlusconi indicava come “la più sicura del mondo”. L’autorità della sicurezza nucleare francese (Asn) ha aperto una serie di contestazioni al costruttore Edf sulla qualità del progetto, della tecnologia, perfino sui materiali usati, con buchi e fessure sul contenitore e sulla cupola dei reattori, ad esempio. E’ stata già messa in dubbio la capacità strutturale di sopportare un terremoto o un attentato terroristico come quello delle Torri Gemelle. Ciò sta comportando un aumento esponenziale delle spese di costruzione, che stanno lievitando senza fine, si parla già di lievitazione costi tripla rispetto al budget iniziale. Il referendum italiano sembra che sia, alla fine, una delle poche buone notizie dell’anno per il nostro Paese. 

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