L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 30 dicembre 2011

NON SAPEVO CHE L'ERA UN TERUN!

COME SI FA AD AVER FIDUCIA IN UN CRETINO CHE DOPO VENTI ANNI DI PARLAMENTO E LA NOMEA DI FINISSIMO ANIMALE POLITICO AMMETTE DI NON SAPERE CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E' NATO A NAPOLI?

LA DOMANDA SPONTANEA E': MA IL CERVELLO E' ATTACCATO ALLA SPINA QUANDO USA LA LINGUA?

venerdì 16 dicembre 2011

ANNULLATO IL BEAUTY CONTEST. QUEI PARRUCCONI DELLA LEGA...

FINO A UN MESE FA LECCAVANO IL CULO DEL BERLUSKAZZ PER ELEMOSINARE UN FUTURO IMPROBABILE PER LA COSIDDETTA PADANIA, LA TERRA CHE NON ESISTE.



ADESSO GIRAVOLTA A 180 GRADI, SENZA VERGOGNA E SENZA RITEGNO, SPOSANO LE TESI DI LEXDC. BELLA MANICA DI VOLTAGABBANA ESOSI E IGNORANTI




DA LETTERA 43:


L'assegnazione gratuita delle frequenze tivù è stata annullata. Venerdì 16 dicembre, nel giorno della fiducia alla manovra, il governo ha accolto nell'aula della Camera due ordini del giorno analoghi, di Idv e Lega, attraverso i quali è stato deciso di indire un'asta «a titolo oneroso». Il documento, essendo stato accolto, non è stato posto ai voti.

IL CARROCCIO PUNTA SULLA BANDA LARGA. L'odg della Lega, di cui il primo firmatario è Roberto Maroni, ricorda il cosiddetto «beauty contest», cioè il bando di gara per l'assegnazione gratuito delle frequenze in digitale terrestre. Al contrario «la recente gara 4G per il mercato delle tlc ha generato un incasso superiore alle più rosee aspettative, garantendo un'entrata di circa 4 miliardi».

Il Carroccio ha sottolineato «l'imprescindibile necessità» di puntare sulla banda larga, per la quale una gara potrebbe «generare nuovo gettito».



lETTE  lETTERA 43          




 

SCAJOLA RINVIATO A GIUDIZIO, MA SE NON HA GIUDIZIO...

La Procura di Roma, venerdì 16 dicembre, ha citato a giudizio l'ex ministro Claudio Scajola in relazione alla vicenda della casa di via del Fagutale, a pochi metri dal Colosseo. Il procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna e i pm Roberto Felici e Ilaria Calò hanno chiesto il processo che «si celebrerà davanti al tribunale monocratico».

Con Scajola è stato citato a giudizio l'imprenditore Diego Anemone. Si attende la fissazione della data del dibattimento che potrebbe partire in primavera. I due sono accusati di finanziamento illecito. Secondo l'accusa l'imprenditore avrebbe pagato, tramite l'architetto Angelo Zampolini, parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni di euro) della somma versata nel luglio del 2004 dall'ex ministro per acquistare l'immobile e avrebbe poi eseguito lavori di ristrutturazione per 100 mila euro . Lettera 43



che altro c'e' da aggiungere?

venerdì 9 dicembre 2011

GHEDINI NEGLI USA SAREBBE GIA' IN GALERA

I miei lettori su questo blog, anche lui in procinto di trasferimento, sicuramente non passano le serate a vedere film polizieschi americani tipo CSI. Peccato perchè qualcosa di istruttivo si può imparare anche da loro. Quando la trama si fa serrata, il presunto colpevole viene interrogato dalla polizia e, pur assistito da un avvocato, finisce con l'ammettere il reato commesso, che nel caso è sempre un omicidio (sennò che giallo è?).



L'avvocato consiglia SEMPRE il suo cliente a dire la VERITA' O A TACERE.



Perchè negli USA si è condannati a forti pene se si mente allo Stato, che sia nelle vesti di un poliziotto o che sia un giudice. Una roba che Michele Misseri, avendo trattato e ritrattato più volte la morte della nipote ad Avetrana - non fate finta di acdere dalle nuvole, ci hanno fatto due p...e così che la storia la conoscono tutti - in America avrebbe già collezionato una valanga di anni di carcere che dell'omicidio non ci sarebbe più bisogno di occuparsene, tanto morirebbe in galera.





E all'avvocato, se il giudice scopre che abbia invitato il proprio cliente a mentire alla corte, toccherebbe la stessa condanna!



L'ineffabile Ghedini, al processo contro il berluskazz che ebbe in mano una intercettazione (Consorte, Unipol, Fassino ricordate?) ancora vincolata al segreto istruttorio e perciò non pubblicabile come invece fecero il giorno dopo su Il Giornale, negli USA sarebbe già in galera.



Il fertile avvocato che voleva in prigione, come onorevole proponente legge al Parlamento, i giornalisti che pubblicano intercettazioni non più vincolate al segreto istruttorio, ha invocato la libertà di stampa per salvare la ghirba del suo padrone, l'uomo che gli paga il salario. Solo che la sua era ancora vincolata, ma ha nascosto la verità ai giudici.



In America di un tipo con questi attributi non saprebbero che farsene, oltre a metterlo in galera e buttare la chiave nell'Hudson (sempre che gli tocchi il carcere di New York!).



Manco sto a linkarvi il video di Travaglio a Servizio Pubblico sull'argomento, tanto lo trovate facilmente...


 

LIBERALIZZAZIONI, SIGH!

LEXDC COMMENTA UN ARTICOLO DI SILVIO BOCCALATTE SU CHICAGO BLOG



http://www.chicago-blog.it/2011/12/07/manovra-monti-professioni-intellettuali-c%e2%80%99e-bisogno-di-liberta-non-di-caos-di-silvio-boccalatte/comment-page-1/#comment-25624 



un invito a riflettere sulle liberalizzazioni e le leggi che le "regolano", come dice l'articolo, in maniera disarmonica. il settore dei pubblici esercizi (bar) non ha avuto alcun beneficio dalla liberalizzazione: i prezzi non sono diminuiti, la qualità non è aumentata, l'improvvisazione regna sovrana peggi di prima, gli strumenti di lavoro sono smpre più precari perchè precaria è la vita delle aziende del settore. Un settore che prima produceva ricchezza per i suoi occupati  e per il suo indotto e adesso è solo una corsa a spendere meno: per gli arredi, per la sicurezza, per la qualità mentre il consumatore non ha ottenuto niente, anzi si va verso la massificazione delle proposte industriali che limiterà le scelte dei consumatori come succede nelle catene di supermercati di proprietà francese dove la baguette scongelata ha preso il posto del pane nazionale. Audiovisivi: con al liberalizzazione abbiamo Coop, Autogrill e centri commerciali che vendono solo dischi di compilation o artisti che passano attraverso la catena pubblicitaria, e sono spariti i negozi di dischi, che facevano cultura, tendenza in cui artisti fuori dal circuito commerciale (Sanremo, case discografiche majors, clan tipo Cecchetto) potevano crearsi un pubblico. Distrutta la qualità per creare una oligarchia del mercato musicale che impone i suoi modelli consumistici: la tv fa Amici, il vincitore fa il disco, il giornale scandalistico fa lo scoop; così si è condizionata in peggio la vita delle persone. Editoria: Coop, Autogrill e grande distribuzione (compreso Mondadori e Feltrinelli) hanno ucciso le librerie, punto di incontro dove il libraio era fonte di sapere e creava un pubblico di lettori. Non c'è scelta se non fra i titoli pubblicizzati dai canali interessati! Ora Giannino stesso, se scrive un libro, è condannato a cercare il successo commerciale dell'opera attraverso la pubblicità del circuito commerciale, come Stella. Si omologano i gusti, si massificano le tendenze esattamente il contrario di quello che dovrebbe creare il dibattito letterario. E infatti l'unico mezzo di libera espressione che è rimasto è questo cavolo di internet: mi state leggendo! 

venerdì 2 dicembre 2011

DON VERZE' SI SENTE COME GESU' CRISTO?

Lettera aperta del fondatore de San Raffaele che scrive: "Mi assumo tutte le responsabilità. Ora so come si sentiva Gesù insultato da tutti (sulla Croce)".



PECCATO CHE GESU' NON AVESSE PECCATO...

sabato 26 novembre 2011

FUKUSHIMA. NON AVEVAMO TORTO AD ESSERE ALLARMATI

In queste ore sta facendo il giro del mondo una notizia terrificante. Uno dei presentatori più noti di Fuji Tv, Otsuka Norikazu, si è ammalato di leucemia linfocitica acuta, suscitando grande impressione nel paese del sol levante. Un pò perché Otsuka è una star del piccolo schermo adorata dal pubblico, ma molto perché nella trasmissione che conduce  da 17 anni, Mezamashi (svegliarsi in giapponese), aveva mangiato in diretta alcuni piatti di verdure contaminate provenienti dalla zona di Fukushima, con l’intento di sdrammatizzare la situazione e per rasserenare gli animi. Una plateale campagna filogovernativa, di cui conosciamo la quantità di bugie raccontate in funzione antipanico. Ma lo show ha avuto un esito drammatico: il sei novembre è arrivata la rivelazione shock sulla leucemia contratta.

Otsuka ha dichiarato sul sito di Fuji TV, il network che ospita il suo programma: “Voglio fare una pausa a causa di una malattia improvvisa e inaspettata, e prometto però di resistere con tutte le mie forze e tornare, in pochi mesi, sano e sorridente come al solito”. Il presentatore, ricoverato in ospedale, ha già cominciato la chemioterapia e l’utilizzo di farmaci anticancro. La possibilità che se la cavi, in realtà, secondo i medici, è del 30% e il periodo di trattamento curativo potrebbe durare oltre cinque anni. Quella di Otsuka è una delle tante iniziative disinformative tentate... (segue)

http://www.ilcittadinoonline.it/news/143879/Fukushima__Otsuka_Norikazu_non_può_più_sdrammatizzare.html 

 

mercoledì 23 novembre 2011

OSPITIAMO UN INTERVENTO DEL NOSTRO AMICO RED DI OGGI SCRITTO SUL QUOTIDIANO



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Come i più attenti analisti avevano già previsto nei mesi scorsi, la crisi sta arrivando piano piano alle fondamenta che l’hanno provocata, investendo anche i paesi che fino ad oggi apparivano virtuosi. La notizia che ha sconvolto il sistema bancario ieri riguarda la flessione del titolo Commerzbank in calo in una sola seduta del 15% piombando ai minimi storici al Dax 30. Le voci più accreditate parlano di una necessità di ricapitalizzazione pesante, oltre 5 miliardi di euro almeno, seguendo un trend inaugurato da Unicredit. Per noi è solo la punta del nuovo iceberg finanziario che si è staccato dalla banchisa dei mercati. Se ci aggiungiamo l’imminente intervento dello stato francese in aiuto delle banche transalpine che si manifesterà nei prossimi giorni, e i timori che colpiscono gli istituti di credito inglesi e americani, il cerchio si chiude. Infatti gli investitori asiatici, per primi quelli giapponesi, stanno rivedendo le loro posizioni in Europa e stanno analizzando con preoccupazione la guerra intestina della politica USA nella gestione del loro deficit di bilancio: la realtà di una destra statunitense decisa a far subire alla nazione qualsiasi conseguenza negativa pur di recuperare con ogni mezzo la guida del paese con le elezioni del prossimo anno mette pressione sugli investimenti stranieri e qualcuno deciderà di smobilizzare asset. Questa realtà delle cose ci lascia capire cosa sia successo alle riunioni dell’Eurogruppo che hanno visto l’Italia irrisa e soccombente. Si è trattato di un enorme tavolo da poker dove Merkel e Sarkozy hanno bleffato senza avere punti importanti nelle loro mani e in cui un distratto Berlusconi ha passato la mano, mentre aveva il punto per giocare e addirittura rilanciare. Il presidente del consiglio italiano è apparso quasi uno “sprovveduto passato lì per caso”, senza alcuna nozione di economia politica e senza un Ministro dell’Economia a dargli suggerimenti, pressato da sodali e alleati preoccupati solo del loro piccolo potere elettorale. Le conseguenze si sono viste tutte. Tuttavia, ora, già la richiesta di patrimonializzazione fatta dall’Eba, nefasta per le banche italiane, si ritorce ora contro la Commerzbank: dagli iniziali 2,5 miliardi siamo già passati a 5 nello spazio di pochi giorni. Domanda: in base a quali criteri contabili era stata confezionata la richiesta di ricapitalizzazione? E’ vero che le banche hanno il potere di scrivere nei loro bilanci quello che vogliono? Non è possibile fare un errore di tale grandezza (il doppio) da parte di un ente di controllo. Dopo la scoperta che gli stress test estivi erano inefficaci se non proprio taroccati per diffondere false notizie rassicuranti ai mercati, e che gli andamenti delle borse hanno punito in questi mesi, un nuovo passo falso degli organi di controllo non è tollerabile: se ne rendono conto i politici europei? 

domenica 20 novembre 2011

MONTI ULTIMO AVVISO NON TOCCARE MEDIASET

Liberalismo, libero mercato, meritocrazia, interesse nazionale,

libera concorrenza, pluralismo, libertà, regalie di stato



tutto questo in Italia non esiste



il messaggio è chiaro



tra le righe di una intervista di stampo simil-camorristico



caro Monti noi appoggiamo tutto quello che vorrai fare dell'Italia



anche buttarla nel cesso ma



NESSUNO TOCCHI MEDIASET



(tantomeno se fosse la cosa più giusta del mondo)

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. QUALE?

Se è possibile fare a Milano,

dopo soli 16 mesi dal blitz delle forze dell'ordine che ha arrestato una cupola mafiosa intera,

e arrivare a sentenza di primo grado

un processo con 119 imputati e 110 condannati per associazione mafiosa

forse vuol dire che

il sistema della giustizia può funzionare.



Bisogna riformare la giustizia



o eliminare i lacci e lacciuoli che imputati eccellenti riescono a mettere tra le ruote della macchina processuale?

sabato 19 novembre 2011

FUGA DI RADIOATTIVITA' IN UNGHERIA

 L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite (IAEA) di Vienna ha ricevuto comunicazione dall’Autorità di sicurezza nucleare della Repubblica Ceca del rilevamento di una presenza in aria di livelli molto bassi di Iodio 131 e che rilevamenti di analoga natura sono stati confermati anche da altri paesi europei. Nel comunicato la IAEA precisa che i valori misurati sono comunque talmente bassi da non rappresentare alcun rischio per la salute della popolazione. L’Istituto francese per la radioprotezione e la sicurezza nucleare, IRSN, in un comunicato stampa emesso il 16 novembre, conferma che anche in Francia sono state misurate tracce di Iodio 131 in atmosfera. ISPRA ha immediatamente informato i laboratori delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente che partecipano alla Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale, RESORAD, richiedendo ..........



http://www.ilcittadinoonline.it/news/143636/Iodio_____nei_cieli_di_mezza_Europa_arriva_anche_in_Italia.html 

 

7- THE GAME IS OVER - L'INGENUO PIERSILVIO

Intervista di PierSilvio Berlusconi al Corriere della Sera. L'ingenua creatura conferma indirettamente di essere stato insieme alla sorella Marina il killer che ha costretto il Berluskazz alle dimissioni sabato scorso, sennò chissà quanto tempo ancora ce lo tenevamo sul groppone.



La caduta negli inferi del titolo Mediaset era arrivata a livelli insopportabili, quasi rendendola scalabile (la famiglia possiede il 40% del capitale e non la maggioranza assoluta).



il pupo scopre anche l'altra faccia del conflitto di interessi - e gli va bene che siamo in Italia, per i figli di Gheddafi il risvolto è stato molto più efferato.



Ora piange perchè il regalo delle frequenze televisive del beaty contest - Monti gliele darà, pacta servanda sunt, non pensate che il berluskazz sia a ndato via a mani vuote, questa panzana fatela raccontare agli scagnozzi della disinformazione pubblicitaria - lo costringerà a fare investimenti onerosi per riempire il tubo catodico di contenuti.

Rinunci, se è vero quel che dice e se ha le palle per farlo!

venerdì 18 novembre 2011

6 - THE GAME IS OVER DIMISSIONI

NON VI FATE FREGARE DALLE DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO, DI INTENTI, DI PASSO INDIETRO PER IL BENE DELLA NAZIONE.



SI E' RIUNITO CON I DUE FIGLI DI PRIMO LETTO, CONFALONIERI E GHEDINI DECIDENDO DI DIMETTERSI SOLO PER SALVAGUARDARE LA SUA AZIENDA MEDIASET. ALTRIMENTI STAVA ANCORA LI' A FARSI SCUDO DEGLI ITALIANI PER DIFENDERSI DAI PROCESSI E DALLA GALERA.



IL TITOLO MEDIASET CHE IL 9 FEBBRAIO 2011 VALEVA 4, 99 EURO PER AZIONE ALLA CHIUSURA DELLE CONTRATTAZIONI ODIERNE VALE 2,072 EURO, DOPO ESSERE ARRIVATO ANCHE A 2,018. UNA PERDITA IN MENO DI UN ANNO DI OLTRE IL 55% DI VALORE.



SE RIMANEVA ANCORA UN PO' A PALAZZO CHIGI, CON UNA AZIONE MEDIASET SI ARRIVAVA A COMPRARE APPENA UNA COPIA DE IL GIORNALE O DEL CORRIERE DELLA SERA.



TUTTO IL RESTO DEI DISCORSI E' SOLO DISINFORMAZIONE DI MASSA, E' DIMOSTRAZIONE MUSCOLARE DEGLI ULTIMI FUOCHI DEL REGIME PUBBLICITARIO.

LA MIA ICI NON E' QUELLA DI MONTI!

I MIEI SIMPATICI TRE LETTORI RICORDANO BENE COME LEXDC SIA SEMPRE STATO FAVOREVOLE ALLA TASSA CHIAMATA ICI CHE IL BERLUSKAZZ LEVO' A FUROR DI POPOLO (CIECO) RIAPRENDO UNA STAGIONE DI GODIMENTO PER GLI EVASORI FISCALI E IL POPOLO BUE, MA RIAPRENDO ANCHE UNA VORAGINE NEI CONTI DELLO STATO E DISTRUGGENDO LA'UTONOMIA ECONOMICA DEI COMUNI.



PERO' RISULTO' MOLTO SIMPATICO AL POPOLINO CHE NON VEDE OLTRE LE PROPRIE SOPRACCIGLIA!



ORA MONTI E LA COMUNITA' ITALIANA DEVONO PRENDERE ATTO CHE ERAVAMO NEL GIUSTO. L'ICI E' L'UNICA IMPOSTA VERAMENTE DEMOCRATICA, PERCHE' LA DEVONO PAGARE PERFINO GLI EVASORI FISCALI, VISTO CHE COLPISCE I LORO PRESTANOME E LE CASE NON SI POSSONO PORTARE ALMENO FISICAMENTE IN SVIZZERA. INVITA I COMUNI A AGGIORNARE I CATASTI PER SCOPRIRE LE CASE ABUSIVE. DA' LORO UNA SOMMA REALE RISPETTO ALLA GRANDEZZA DEL PROPRIO TERRITORIO PER POTERLO AMMINISTRARE AL MEGLIO, E NON LI FA DIPENDERE DAI DIKTAT DELLA POLITICA ROMANA, E' UN VERO ESEMPIO DI FEDERALISMO ED E' PER QUESTO CHE LA LEGA NON L'HA VOLUTA.



ORA MONTI REINTRODURRA' L'IMPOSTA. CI PERMETTIAMO DI OPINARE CHE NON E' SUFFICIENTE. SE L'INCASSO SE LO TIENE ROMA, RISIAMO PUNTO E A CAPO. I COMUNI SONO SEMPRE POVERI E I CITTADINI SONO ANCOR PIU' TASSATI.



SI DOVRA' REINTRODURRE IL MECCANISMO DI RISCOSSIONE DIRETTA DEI COMUNI PER QUESTA IMPOSTA. SI DOVRA' PERMETTERE A CHI PAGA L'ICI SULLA PRIMA CASA DI POTERLA DETRARRE DALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ANNUALE, E DI DETRARNE DUE NEL CASO DI CONIUGI: INUTILE CONTINUARE A SPINGERE LE FAMIGLIE A SEPARAZIONI POSTICCE PERCHE' DA SOLI SI PAGANO MENO TASSE. MA QUEI BISCHERI CHE METTONO NEI LORO PROGRAMMI LA DIFESA DELLA FAMIGLIA NON SE NE SONO MAI ACCORTI. 



COSI' ANCHE PER GLI EVASORI TOTALI SARA' FINITA LA PACCHIA BERLUSKONIANA!




mercoledì 16 novembre 2011

CLIMI, UN NUCLEARISTA ALL'AMBIENTE! NON ABBASSARE LA GUARDIA

Veniamo da tre anni di Ministero dell’Ambiente privo di ministro competente e di una qualsiasi autorità e competenza in  materia. La signora Prestigiacomo si è rivelata inutile, senza alcun potere e puntualmente depauperata dei fondi per il dicastero fino alla bocciatura del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti per cui sono stati sperperati fior di milioni pagati dalle aziende e dai contribuenti. E ora, se possibile, temiamo che il senatore a vita Mario Monti abbia fatto una pessima scelta. Alla carica è stato scelto un superburocrate del settore, Corrado Clini, che essendo direttore generale del medesimo ministero non farà altro che cambiare poltrona. Di pro c’è la sicura conoscenza e competenza nell’argomento, dotato di un profilo internazionale che permetterà all’Italia di mantenere i suoi impegni e le Convenzioni su ambiente, arre protette, biodiversità, energia troppo spesso disattese dal governo di centrodestra uscente. Tuttavia il direttore generale “per lo sviluppo sostenibile, l’energia, il clima” rimane un  sincero sostenitore del nucleare come autore di una relazione dal titolo “Verso la strategia nucleare dell’Italia” che nel 2010, prima del referendum, è stata un punto di riferimento basilare della seconda era nucleare italiana, poi svanita miseramente nello spreco di denaro e nel decommissioning dal futuro incerto delle scorie radioattive della prima era nucleare conclusa nel 1987. Piuttosto sibilline per noi profani del politichese le prime parole del nostro. "Sono un servitore dello Stato che aspetta ordini. Mi preparo a un impegno che onorerò nel modo migliore", dice Clini nella prima dichiarazione rilasciata dopo la nomina: "I primi passi saranno gli ultimi del governo che c'è stato lasciato. C'è un calendario di impegni, obblighi derivanti da direttive europee su cui lavorare. Non vedo segni di discontinuità, ma dobbiamo lavorare molto di più. L'impegno del governo Monti è elevato". Il curriculum vitae ne fa sicuramente uno dei massimi esperti nazionali di politica dell’ambiente, da 25 anni al Ministero e rappresentante tecnico dell’Italia nei consessi internazionali. Il saluto di Greenpeace, Legambiente e WWF Italia è il seguente: ''Al dottor Clini vanno le nostre congratulazioni per il prestigioso incarico che gli è stato conferito. Ci aspettiamo che il suo impegno nel gabinetto Monti possa segnare una svolta positiva e un cambio di direzione nelle politiche italiane sull'ambiente a partire da quelle sui cambiamenti climatici che, fino ad oggi, sono state portate avanti secondo una linea di sostanziale freno rispetto agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza". Non crediamo che la situazione in cui versa il paese consenta al nucleare un colpo di reni per rialzare la testa, ma è meglio rimanere con la guardia alta. Gli interessi economici che la costruzione di centrali nucleari riservano al guadagno di pochi ricchi investitori, pagati dalla collettività e dalle bollette obbligate dei cittadini, riporterà continuamente l’argomento alla ribalta con nuove fantasiose emergenze energetiche per il paese. 



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martedì 15 novembre 2011

IL LUNEDI' DEL BERLUSKAZZ

La Borsa lunedì non ha premiato le scelte dell’Italia. Copione già scritto, erano chiari alcuni motivi. La crisi dei mercati non si ferma a Roma, ma prosegue e l’obiettivo si è spostato sulla Francia, che cammina verso la nazionalizzazione di qualche istituto di credito. Inoltre è venuto a mancare il velo che proteggeva la Spagna e l’indice Ibex ha avuto un ribasso del -2,15%. Come avevamo detto domenica, stanno venendo a galla i problemi delle banche tedesche e britanniche, che contabilizzano come attivi centinaia di miliardi di titoli tossici del 2008, perché - diversamente dagli istituti di credito americani - non sono riuscite a toglierseli di dosso in questi tre anni di finanza allegra.Il videomessaggio domenicale dell'ex-premier, senza tanti giri di parole, dice che “abbiamo i voti, a Monti stacchiamo la spina quando vogliamo”, la peggior affermazione gattopardesca che si poteva trovare per annullare tutti i benefici della svolta, che allo stato attuale risulta solo annunciata. Il discorso è stato chiaramente percepito come delegittimazione preventiva dell’economista...





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http://www.ilcittadinoonline.it/news/143479/Lunedì_in_controtendenza_per_MPS_in_borsa.html 

 


lunedì 14 novembre 2011

THE GAME IS OVER - ADESSO CACCIA AI CAPITALI ILLEGALI!

MR. MONTI, CON UN SEMPLICE COPIA-INCOLLA NON POTREBBE FARE LO STESSO? TEMPO 10 GIORNI E I CAPITALI ITALIANI ILLEGALI DEPOSITATI IN SVIZZERA SAREBBERO BASTONATI BENE BENE!



(da
www.borsaitaliana.it ) Lo scorso 21 settembre i ministri delle finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble, e della Svizzera, Eveline Widmer-Schlumpf, hanno siglato un accordo bilaterale per la risoluzione della vertenza ultradecennale relativa alla tassazione dei redditi da capitale appartenenti a investitori tedeschi depositati su conti di banche elvetiche e sfuggiti al prelievo fiscale di Berlino. 

L'accordo prevede che le banche svizzere a partire dal 2013 si facciano carico di applicare un'aliquota fiscale del 26,375% (in linea con quella applicata in Germania) sui capital gain realizzati dai correntisti teutonici, per poi girare i proventi in tal modo raccolti al fisco tedesco. Per tenere conto del pregresso, i correntisti dovranno pagare anche una tassa retroattiva sui fondi detenuti in Svizzera con un'aliquota compresa tra il 19 e il 34 per cento: l'aliquota verrà determinata caso per caso in base al tempo di permanenza all'estero dei fondi stessi e al rendimento ottenuto.

Si stima che nei conti delle banche elvetiche giacciano tra i 130 e i 180 miliardi di euro appartenenti a soggetti tedeschi.
 

domenica 13 novembre 2011

4- THE GAME IS OVER 12 NOVEMBRE 21:42

Il governo Berlusconi è caduto, non vittima di tranelli parlamentari, non abbandonato da un alleato di governo, ma dalla sua incapacità di decidere una linea politica ed economica. Le scene di giubilo che si sono viste in televisione, sono un segnale forte: per calamitare la benevolenza di tutti, forse comprandola volta volta con l’immagine, la raccomandazione, la dazione e perfino con l’invidia verso un uomo che a tratti sembrava potere tutto e il contrario di tutto, una sorta di regime fondata sul consenso televisivo e sulla capacità di controllo del territorio di troppi professionisti della politica mischiato all’anelito separatista della Lega Nord si è incartata sui suoi stessi veti contrapposti e sugli appetiti di molti opportunisti della poltrona, finendo come un’auto senza benzina sul lato destro di una statale affollata e frettolosa. Come previsto, il Presidente della Repubblica Napolitano ha dato l’incarico a Mario Monti, proteggendolo da subito con l’immunità garantita dalla nomina a senatore a vita: una polizza necessaria in questa Italia in difficoltà. Un volto nuovo, per l’agone politico romano, e altamente credibile sui mercati internazionali: proprio la cura dell’immagine tanto cara all’ex premier è il trampolino di lancio del governo che si andrà a fare. E alla fine, nell’ultimo colloquio che Berlusconi ha avuto con Monti, non ci sono state novità. Avendo sempre e solo pensato ai fatti suoi personali (leggi conflitto di interessi) il mancato statista di Arcore ha chiesto esclusivamente garanzie personali in tema di giustizia e televisione. I suoi fedelissimi: abbandonati al loro destino, tanto che La Russa sembra già rimpiangere Fini. Ma dai primi nomi che vengono proposti si capisce che ancora una volta una generazione che è ormai vecchia e superata vuole rimanere in sella. Al ministero della Sanità si spende il nome di Umberto Veronesi: abbiamo proprio bisogno di un ultraottantenne bollito e in conflitto di interessi con le sue diverse attività, che ha fatto il doppio salto della quaglia in appena un anno (nucleare)? Giuliano Amato, agli Esteri o all’Economia, settantatreenne pensionato da oltre 30.000,00 euro mensili, non è meglio che continui a guardare i nipotini sulla battigia di Ansedonia? Per ironia della sorte, l’unico partito che si è già messo all’opposizione è la Lega. Eppure la pattuglia milanese che si annuncia al governo è quanto mai nutrita e formata da illustri professori provenienti da Cattolica e Bocconi!  Dopo Papandreu se ne è andato anche Berlusconi. Ma i pericoli per la stabilità italiana, economico-finanziaria oltre che politica, non finiscono domani con il nuovo governo e la politica feroce di austerità che colpirà tutti e non solo alcune categorie. La discesa dello spread sarà un segnale beneaugurante, saranno il taglio delle spese e il finanziamento dello sviluppo i motori nazionali della ripresa. Così i mercati si incaricheranno di spostare il focus su altre crisi, finora appena annunciate, in primis la Francia e, a ruota la Germania. A quel punto nemmeno la Gran Bretagna si salverà dal dover affrontare la crisi, anche se non fa parte della zona-euro, sarà possibile rinegoziare i diktat dell’Eba penalizzanti per le banche italiane, e la resurrezione europea farà da traino alla ripresa americana. 

STORIE DI ALLUVIONI E RADIOATTIVITA'

NONOSTANTE IL REFERENDUM, LA FINE DELLA SECONDA ERA NUCLEARE ITALIANA E LA SICUREZZA DALLA RADIOATTIVITA' NEL NOSTRO PAESE E' BEN LONTANA DA ARRIVARE.



Saluggia e Trino Vercellese hanno vissuto, in questi giorni di inondazioni e smottamenti, con le loro paure ai massimi livelli. I depositi esistenti di materiale radioattivo, residuo non ancora eliminato e, ahimè, quasi ineliminabile della prima era nucleare italiana (la seconda, ricordiamo, è stata una bufala costata ai contribuenti oltre un miliardo di euro di cui non ringrazieremo mai abbastanza il discusso presidente del consiglio) hanno superato giornate da incubo...



Più tranquilla la situazione al Cisam (Centro Applicazioni Militari Energia Nucleare) di Pisa che si trova a S. Piero in Grado. Un report dell’Enea dello scorso ottobre ricorda che nel sito si trova  un reattore nucleare RTS-1 in decommissioning...



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http://www.ilcittadinoonline.it/news/143242/Depositi_nucleari_a_rischio_col_maltempo__Ma_nessun_allarmismo.html 

PISA: FUORIESCE DIOSSINA DALL'INCENERITORE!

Precipita la situazione a Ospedaletto dove sono stati riscontrati valori di emissioni di diossina fuori norma per la linea 1, dopo la chiusura lo scorso mercoledì della Linea 2 di cui avevamo già scritto. Il gestore Geofor comunica che l'impianto resterà fermo almeno un mese per i necessari lavori di manutenzione straordinaria e verifica di tutti i processi di combustione. In questo periodo i rifiuti verranno conferiti alla discarica di Legoli, che dovrà assorbire oltre 5.000 tonnellate di RSU. Tutto ciò contribuisce ad alimentare le polemiche e il dibattito: come l’associazione NonbruciamociPisa denuncia già da molto tempo, i lavori di manutenzione straordinaria all'interno dell'impianto per provare a risolvere il problema diossina sono provocati dall’obsolescenza dell’impianto.L’inceneritore di Ospedaletto ha circa 20 anni di vita, e negli ultimi tempi è stato sottoposto ad ammodernamento per realizzare la produzione di energia elettrica ricavata dalla combustione di rifiuti solidi urbani e speciali. La dichiarazione del gestore Geofor: "La verifica interna dei dati relativi alle emissioni dell'impianto di termovalorizzazione di Ospedaletto - si legge in una nota - hanno segnalato un disallineamento parziale, seppur limitato, rispetto alla norma. Per senso di responsabilità e seguendo come sempre il criterio del massimo scrupolo nel rispetto della salute dell'ambiente, dei cittadini e dei lavoratori impiegati, d'accordo con le competenti autorità, abbiamo deciso di chiudere anche la linea uno dell'impianto. Avevamo già chiuso in questi giorni la linea due per gli stessi motivi". Si prosegue affermando che "I tecnici sono al lavoro per capire le ragioni di questa discontinuità dei dati anche rispetto all'andamento storico del termovalorizzazione entro i limiti della norme di legge. Si sta ponendo attenzione anche alla mutata composizione del rifiuto in arrivo in seguito all'aumento consistente della raccolta differenziata. Arrivano infatti ad Ospedaletto – conclude il presidente della società Marconcini - rifiuti sempre meno umidi e più "secchi" con diversa capacità comburente. Tale fenomeno si sta registrando in  diversi altri impianti del Paese e presuppongono probabilmente la modifica dei criteri di gestione. L'impianto riaprirà una volta effettuate tutte le verifiche e svolti i necessari controlli da parte delle autorità e sarà seguito da un piano di monitoraggio condiviso con gli enti stessi". Evidentemente delle due una: non sanno cosa bruciano, o lo sanno benissimo. 

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3- THE GAME IS OVER 21:42 12 NOVEMBRE 2011

IL GIOCO DELLA MAFIA - MISSIONE 9 - THE GAME IS OVER, BERLUSKAZZ!





THE GAME IS OVER 21:42 12 NOVEMBRE


E' USCITO DA UNA PORTICINA SUL RETRO, SENZA ELICOTTERI E SENZA TELEVISIONI.



A RICORDARE IL SUO INGRESSO AL QUIRINALE CI PENSIAMO DA SOLI...




 


BUT THE GAME IS OVER 12 novembre 21:42

   Eccomi di nuovo qui nel giardino dei cuori infranti

Una nuova esperienza, qualcosa di nuovo da scrivere

in un diario tutto mio

L'ennesimo suicidio emotivo

Con un'overdose di sentimentalismo ed orgoglio

E' troppo tardi per dirti che ti amo

Troppo tardi per inscenare una nuova commedia

Lasciandoti dietro tutti i ricordi del mio giardino di una volta



Sto perdendo sulle altalene, sto perdendo sulle giostre

Sto perdendo sulle altalene, sto perdendo sulle giostre

Troppo, troppo presto, troppo lontano per andarci,

troppo tardi per giocarci,

Il gioco è finito, il gioco è finito.     

                                                     

COPIONE PER LE LACRIME DI UN BUFFONE                        
            

 

                                                          

domenica 6 novembre 2011

AAA. ATTENDIAMO BUONE NOTIZIE DALLA MARATONA DI NEW YORK!

Vi partecipa Maurizio Lupi, che non c'è bisogno di spiegare chi è. Noi speriamo che si avverino i presagi funesti di Cicchitto «Ma che sei matto? Ti sembra il momento?».  No, non siamo così acttivi: ci basta un semplice ricovero di qualche giorno in ospedale Niente catastrofismi: ci basta un semplice ricovero in ospedale per qualche giorno, giusto in tempo per perdere di uno alla ennesima richiesta di fiducia alla Camera e vedere il Berluskazz rimandato a casa, fora di ball da Palazzo Chigi.

Non avendo i soldi per comprare parlamentari, nè l'invidia verso chi quei soldi ce li ha, non ci resta che sperare in tutte le situazioni negative per il presidente del coniglio e augurare a Lupi un pronto rientro in Italia, in perfetta forma.

sabato 5 novembre 2011

MARIA ANTONIETTA BERLUSCONI

E MARIA ANTONIETTA DISSE:



LASCIATE CHE IL POPOLO MANGI BRIOCHES!



E IL BERLUSKAZZ DISSE:



I RISTORANTI ITALIANI SONO TUTTI PIENI!



LA STORIA, CHE NON GLI INSEGNA NULLA A CERTA GENTE ...



 

venerdì 4 novembre 2011

PER NON MOLLARE LA POLTRONA! ADDIO PRESIDENTE DEL CONIGLIO

Il Berluskazz si è fatto commissariare dalla Comunità Europea pur di non lasciare la poltrona di Palazzo Chigi, visto che Denis Verdini lo ha avvertito che non esiste più la maggioranza di governo e alla prossima votazione la strada verso casa è bell'e spianata!



I giornali greci intitolano Game Over! per Papandreu, che ha giocato col fuoco pur di non lasciare la sua poltrona, inventandosi un referendum che lo ha messo spalle al muro.



Il presidente del coniglio si è tirato fuori dal cilindro del prestigiatore, ma non gli servirà a nulla questo tentativo di salvare la pelle facendosi scudo dell'Europa sputtanando una nazione intera.





Presto, come per Gheddafi, arriverà il suo Game Over! 

martedì 25 ottobre 2011

OLKILUOTO E OSKARSHAMN, NUCLEARE A CONFRONTO

Oskarshamn è una cittadina della Svezia meridionale di 17.000 nella contea di Kalmar. Senza Wikipedia saremmo finiti nello studio della geografia sulle carte come una volta, oggi basta un click del computer. La cittadina è conosciuta perché sede di una centrale nucleare, dove nella notte di sabato è scoppiato un incendio, che ha costretto al fermo un reattore nucleare, paventando il peggio. Il rogo è divampato infatti nella sala turbine del reattore 2  che è stato subito messa fuori dai servizi di emergenza della centrale. Dopo, anche il reattore e la turbina sono stati chiusi come misura precauzionale. Secondo l'Okg, l’operatore proprietario della centrale, “L'incendio è  stato causato dalla fuoriuscita di petrolio su una superficie calda”. A Oskarshamn si produce il 10% del fabbisogno elettrico svedese. L’impianto è stato costruito nel 1972, quindi le norme di sicurezza a cui deve ottemperare sono ormai superate: di certo non resisterebbe all’urto di un aereo dirottato modello “Torri gemelle”. L’organizzazione non governativa norvegese-russa Bellona (www.bellona.org) denuncia che la paura si è sparsa per tutta la Russia nordoccidentale per la possibile diffusione di radiazioni, i cui livelli sono stati monitorati per tutta la domenica a S. Pietroburgo e nella regione di Leningrado. La radiazione di fondo sembra che sia rimasta su valori normali. Sempre le fonti russe ricordano che non è la prima volta che centrali nucleari svedesi, tutte posizionate sul Baltico, quindi di fronte a Russia, Finlandia e paesi confinanti, vanno a fuoco. Ben più grave per la sicurezza dei reattori fu l’incendio di Forsmark nel 2006. Tanto che quattro reattori furono fermati in Svezia, tra cui quello andato a fuoco sabato notte. Nel 2008 sempre la stessa centrale fu toccata dallo scandalo ella mancanza di sicurezza: si scoprì che due addetti alla manutenzione di una ditta in subappalto avevano passato il checkpoint con esplosivi in una borsa senza essere fermati, e la denuncia era stata fatta al Parlamento Europeo dall’eurodeputata tedesca Rebecca Harms. Conclusione: sarebbe bene che anche gli svedesi ci ripensassero un poco sul nucleare. Non è semplice, visto che dall’energia atomica viene prodotto il 50% del fabbisogno di elettricità nel paese.

Dall’altra parte del Baltico, in Finlandia, per ironia della sorte si sta consumando la frasa della centrale atomica di Olkiluoto. La famosa centrale realizzata con la tecnologia EPR, la stessa “terza generazione” che il governo italiano del Berluskazz voleva vendere come innovativa, sicura ed economica agli italiani, ha sforato ogni termine razionale di tempi costruzione e di costo economico: è già un bagno di sangue visto che solo il sovrapprezzo vale 4 miliardi di euro, che era la cifra che, secondo il presidente del coniglio serviva per realizzare un impianto. Inoltre si prevede che sarà operativa nel 2014, sempre che superi i controlli sulla sicurezza: il cantiere è cominciato nel 2005 e i tempi che erano stati venduti agli italiani erano ben più ristretti, vere balle atomiche! Per chiarezza le notizie vengono dal deputato francese Marc Goua della Commissione Finanze dell’Assemblea Generale francese, non da fonti antinucleariste interessate. Areva, il braccio armato di Sarkozy nel campo nucleare, che doveva realizzare le 4 cenrali italiane se non ci fosse stato il referendum, non ha voluto commentare il rapporto del deputato socialista francese. Rimane il fatto che la società, quattro anni fa, aveva investito 2,5 miliardi di dollari per acquisire la proprietà di tre miniere di uranio in Africa e certamente pensava di vendere all’Italia il minerale. Il titolo Areva soffre alla borsa francese, per aver sovrastimato la capacità delle riserve di materiale delle miniere, il calo del prezzo delle materie prime a livello mondiale e i ritardi accumulati nella realizzazione dell’impianto di Olkiluoto. Però ha risparmiato sulla cresta che inevitabilmente avrebbe dovuto subire dalla politica italiana per lavorare nel nostro paese. Ad Areva pensiamo di no, ma ai cittadini italiani l’esito referendario della questione energetica nucleare è andata abbastanza bene. 


sabato 22 ottobre 2011

MA A CHI LO DICEVA 2

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI? MA VA LA', CIALTRONE!



MILANO - Il generale all'ultima battaglia
. Umberto Bossi ha rotto gli indugi, il confine è varcato. Non tanto riguardo alle sorti del governo di cui - dicono - gli importa sempre di meno. Il punto è il movimento, l'opera di una vita. Ma questa è una sfida che rischia di avere due soli esiti: l'esplosione della Lega, o una vittoria da pagare comunque a caro prezzo.

Per il «Capo» il congresso del Carroccio varesino è stato uno choc. Il fotogramma che racconta la svolta è quello in cui assiste, scuro in volto, alle urla dell'assemblea quando il presidente Gibelli propone l'acclamazione per il candidato bossiano. È il momento: per la Lega, i prossimi mesi saranno figli di quel singolo istante. Fino a lì, Bossi si era attenuto a un copione consolidato: in caso di controversie, l'indicazione di un suo uomo aveva (quasi) sempre chiuso ogni discussione. Quando ciò non era avvenuto, come per esempio a Bergamo, il livello della sfida era lungi da quello varesino: «A Bergamo lui non c'era, non era stato chiesto il passo indietro agli altri candidati e anche il momento era diverso - racconta un bossiano di rigida osservanza -. Ora Bossi ha capito che il partito rischia di non essere più il suo. A Varese ha cercato il referendum su se stesso, e gli altri sono caduti nella trappola.  



L'HA SCRITTO IL CORRIERE DELLA SERA, NON LEXDC - CHE LO SA DA ANNI CHE LA LEGA NON E'UN PARTITO. COME SANSONE MMA A CHI LO DICEVA 2ORIRA' CON LA MORTE POLITICA DI BO-BOSSI

venerdì 21 ottobre 2011

MA A CHI LO DICEVA?

MA A CHI LO DICEVA?MA A CHI LO DICEVA?MA A CHI LO DICEVA?SIC TRANSIT GLORIA MUNDI...







ERA PER GHEDDAFI O PER SE STESSO?





























MA E' POSSIBILE ESSERE COSI' SPROVVEDUTI?



NON LUI - CHIARIAMOCI - NOI



CHE CE LO DOBBIAMO TENERE



E TUTTI QUELLI CHE LO HANNO VOTATO 




MA A CHI LO DICEVA?



PER FORTUNA DI TUTTI SIAMO IN UNA DEMOCRAZIA VERA, PASSATA LA GLORIA POTRA' AVERE SPERANZA DI VECCHIAIA. IL REGIME PUBBLICITARIO AVRA' VITA SEMPRE PIU' DIFFICILE MA CADRA' COME VUOLE IL DESTINO INESORABILE.







 


giovedì 20 ottobre 2011

MESSINA: IL PONTE FINITO NEL CESTINO DEI RIFIUTI

Ormai è ufficiale: il Ponte sullo stretto di Messina non è tra le opere fondamentali dell'Unione Europea. Quindi non potendo pocciare QUATTRINI alle mammelle della Commissione di Bruxelles, il Berluskazz e il codazzo di affaristi romano-lombardo-calabro-siculi (e poi dicono della mafia!) dovranno costruirselo con i soldi nostri. E visto che il Presidente del Coniglio va ripetendo in giro che soldi non ce ne sono,




QUESTO PONTE NON S'HA DA FARE!



 



Prevederlo era facile, visto che lo sapeva anche il Berluskazz. Infatti allegato al progetto che nessuno ha mai visto non c'è uno straccio di relazione tecnica che possa convincere chicchessia di una convenienza economica alla realizzazione dell'operetta. Però il miliardo di euro che si sono già intascati non lo tireranno fuori di sicuro e ci vorrà una sollevazione popolare per costringere il capofila dei costruttori del ponte a non riscuotere le penali che gentilmente il governo aveva loro concesso. Non si era mai visto un committente che mette la penale sopra se stesso, ma questa banda di manipolatori del regime pubblicitario ne ha combinate più di "Carlo in Francia".



Ora che si affretti il Berluskazz a levare i soldi destinati al Ponte dal bilancio dello Stato, scoprirà che il "buco" da ripianare è più piccolo di 9 miliardi. Più dei quattrini che pensa di ricavare con un altro indegno condono...


giovedì 13 ottobre 2011

giovedì 6 ottobre 2011

I RADICALI SCOPRONO IL REGIME PUBBLICITARIO

GIA' LA QUALITA' DEL REGIME PUBBLICITARIO E' CONVINCERE MENTI DEBOLI E MENTECATTI CHE IN ITALIA SI FA GIUSTIZIA, MENTRE SI ACCUMULANO SOLO LEGGI CHE PERMETTONO CON LA LORO MACCHINOSITA' DI ALIMENTARE LA PREPOTENZA DEL RICCO SULPOVERO E DEL FURFANTE SULL'ONESTO.



COTA HA IMBROGLIATO PER DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE E COME LUI HA FATTO FORMIGONI IN LOMBARDIA. ALTRI NON SO, MA E' POSSIBILE CHE ALTROVE CI SIANO CASI ANALOGHI.



FIRME FALSE A PIACERE, LISTE FARLOCCHE, CANDIDATI IMPRESENTABILI. I RADICALI, DOPO AVER FATTO RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE, VENGONO A SAPERE CHE PER GIUDICARE SE C'E' TRUFFA E DOLO NELLA PRESENTAZIONE DELLE FIRME PER LA PRESENTAZIONE DI CANDIDATI E LISTE, IL CONTROLLO SPETTA AL GIUDICE CIVILE. CIOE' IL MALANDRINO SI FARA' TUTTA LA LEGISLATURA AL SUO POSTO E DOPO ALTRI SETTE ANNI UNA CONDANNA IN CASSAZIONE FORSE GLI LEVERA' IL DIRITTO DI FAR APRTE DELL'ASSEMBLEA A CUI SI E' FATTO ELEGGERE...



TOCCA AI RADICALE APRIRE GLI OCCHI, STAVOLTA, CHE TROPPE VOLTE IN QUESTA LEGISLATURA HANNO PROTETTO IL BERLUSKAZZ NON FACENDOLO ANDARE SCONFITTO NELLA LEGIFERAZIONE NAZIONALE E NEL CONTROLLO DELLA RAI!



CAPPATO SCRIVE A NAPOLITANO “la conseguenza della sentenza di oggi significa, per il futuro del Repubblica italiana da Lei presieduta, che d’ora in poi sarà ufficialmente impossibile per chiunque ottenere giustizia contro una qualsiasi, anche se gravissima, truffa elettorale in tempo utile prima della fine del mandato di chi è stato eletto grazie a quella truffa, ad ogni livello locale o nazionale che sia”.( IL FATTO QUOTIDIANO)



BRAVI PICCIONI! saluto con la speranza di poter scrivere così diretto anche in futuro...


 

venerdì 30 settembre 2011

DALL'AIEA A SALUGGIA COME E' PICCOLO E PERICOLOSO IL MONDO DEL NUCLEARE

L’Aiea (Agenzia Internazionale Energia Nucleare) si è riunita a Vienna, prendendo importanti decisioni. Ha disposto la creazione di un team d’azione per sorvegliare l’attuazione tempestiva del piano di sicurezza nucleare e il coordinamento adeguato tra tutte le parti interessate e lo sviluppo di una nuova metodologia per gli stress test delle centrali atomiche. Ha anche verificato che il nucleare, come fonte di produzione di energia elettrica, sarà  sulla via del tramonto entro metà secolo. La quota di mercato dell'energia atomica prodotta a livello mondiale potrebbe infatti ridursi più della metà entro il 2050 (poco più del 6% entro la metà del secolo, nonostante l'aumento dei reattori in uso, vedi Russia e Iran e le ambizioni nucleari dell’Egitto).



Le nuove stime sono state fatte dopo l'incidente di Fukushima che ha provocato un ripensamento generale su questa fonte di energia a livello globale. Pensiamo solo che due potenze industriali di primissimo livello come Giappone e Germania hanno definitivamente deliberato l’uscita dal nucleare con l’invecchiarsi delle centrali esistenti, che saranno sostituite da un mix intelligente di rinnovabili, sempre più efficienti grazie ai finanziamenti pubblici che daranno un forte impulso alla ricerca scientifica. L’Aiea parteciperà in Giappone a  “una missione il cui mandato prevede l'assistenza con i piani per la bonifica di vaste aree contaminate a seguito dell'incidente Fukushima Daiichi".   Questo con le parole del suo direttore generale, il giapponese Yukiya Amano. Giusto una piccola ammissione dei megadisastri combinati nell’area nord orientale dell’isola di Honsu dalla distruzione della centrale nucleare, in cui per molto tempo le autorità hanno negato la verità completa sull’accaduto.



Ma nonostante il referendum, dobbiamo renderci conto che l’emergenza nucleare in Italia non è ancora terminata. Infatti a Saluggia (Vercelli) sono ripresi i lavori di costruzione del deposito temporaneo di scorie chiamato D2, bloccato dal comune piemontese che non vedeva chiaro nei programmi di ampliamento del sito. Stiamo parlando delle operazioni di decommissioning (pulizia della radioattività prodotta nella prima era nucleare italiana chiusa con il disastro di Chernobyl). Questo deposito, avversato dalla popolazione locale, “TEMPORANEO” sarà poi sostituito da un deposito nazionale che non esiste e che non si sa se e quando verrà realizzato: secondo gli usi della politica nazionale, questo deposito temporaneo rischia di diventare definitivo. Bisogna ricordare che in Francia ci sono treni di materiale radioattivo italiano che stanno per essere riprocessati e, fra qualche anno, torneranno indietro per lo stoccaggio. Saluggia è progettato per una “vita operativa” di 50 anni. Ma le leggi d’emergenza avranno il potere di cambiare tutto, appena sarà morta una generazione di cittadini e i giovani non avranno nemmeno idea degli avvenimenti pregressi. Per questo la vigilanza bisogna farla oggi e subito: il tempo fa dimenticare certi pericoli, ed è proprio la medicina che in cui sperano i nuclearisti per ritornare a fare affari sulla pelle della gente. 



LEXDC scrive su www.ilcittadinoonline.it di Siena


lunedì 26 settembre 2011

DELL' ESTATHE'

LA pubblicità dell'estathè con l'idiota che si siede a tavola al ristorante e chiede di mangiare sano: insalata con le zucchine dell'orto mi raccomando, poi la domanda ancora più idiota "E da bere?" panico.



LA biondina acqua e sapone (specialità ferrero) naturalmente consiglia: "Estathè!"



Ma dai! Se non sapessi quanti milioni di gonzi esistono nella sola Italia direi che alla ferrero sono pazzi...



Acqua e zucchero (col destrosio, che ha meno potere dolcificante sennò sarebbe imbevibile da quanto zucchero semolato ci mettono) ma che è naturale? dietetico? leggero? Estathè perno di una dieta mediterranea equilibrata? 



O pubblicità demenziale? Si accreditano di virtù altrui che non hanno, gli zuccheri "con esaltatore di sapidità acido ascorbico?"?

mercoledì 21 settembre 2011

ORE 15 SACCONI DI MERDA PUZZANO, I POVERI RINGRAZIANO

QUESTION TIME IN PARLAMENTO SUL TEMA DELLA POVERTA', A DOMANDA IL GOVERNO RISPONDE.



IL FAMOSO SACCONI DI MERDA DICE CANDIDAMENTE CHE IL GOVERNO DEL PRESIDENTE DEL CONIGLIO PUNTA A CHE ASSOCIAZIONI CARITATEVOLI E PRIVATI BENEFATTORI SI OCCUPINO DEI POVERI CHE LORO NON NE HANNO ALCUNA VOGLIA.



SENTITO CON LE MIE ORECCHIE.

DIMISSIONI DEL BERLUSKAZZ? POSSIBILI!

SERGIO ROMANO DALLE COLONNE DEL CORSERA AUSPICA LA FINE DEL GOVERNO BERLUSKAZZ PER LA PROSSIMA PRIMAVERA, CON UN DIVERSO CANDIDATO PREMIER PER IL CENTRODESTRA E, SE POSSIBILE, CON UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE!



LA MARCEGAGLIA SPOPOLA CON LA SUA RICHIESTA DI DIMISSIONI!



WOW! MA QUANTO SIAMO DOVUTI CADERE IN BASSO PERCHE' APRISSERO GLI OCCHI?



QUANTO SONO DOVUTI ANADRE SOTTO ALLA LORO CONVENIENZA PER ESPORSI COSI' CONTRO IL LEADER DEL REGIME PUBBLICITARIO?



MENTRE LE SUE TELEVISIONI CONTINUANO A DRENARE I SOLDI DEL MERCATO PUBBLICITARIO DROGATO DALLA LEGGE GASPARRI E USANDO GLI UTILI PER SOSTENERE FINANZIARIAMENTE IL LIDER MINIMO ANCHE IN QUESTO MOMENTO DI DISPERAZIONE...



NON DIMENTICATE L'ELENCO DEI SERVI DEL PADRONE CHE, ABIURANDO ALLA DEMOCRAZIA, HANNO RESO POSSIBILE LA REALIZZAZIONE DI QUESTO REGIME!

SI SALVI CHI PUO'. LA PADANIA PUO'?

NEL TITOLO DI PRIMA PAGINA DE LA PADANIA DI MERCOLEDI' 21 SETTEMBRE MANCA IL PUNTO INTERROGATIVO. LA SOLITA INSIPIENZA DELLA LEGA NORD CIARLA DI COSE CHE NON CONOSCE, NON CAPISCE, NON E' IN GRADO DI DISCUTERE.



IL FALLIMENTO DELLA GRECIA, METTIAMO PER IPOTESI, PROVOCA IL FALLIMENTO DELL'ITALIA. COME SI MANIFESTA IL FALLIMENTO ECONOMICO, IN PRIMIS? FALLISCONO LE BANCHE E VENGONO NAZIONALIZZATE. UNICREDIT E INTESA S. PAOLO, IL CUORE ECONOMICO DEL NORD FALLISCE... AL NORD! AL SUD NON PROVOCA CHE POCHI DANNI DI RIMBALZO.



LA LEGA RIESCE, SEMPRE PER IPOTESI DI CONSEGUENZA, A SEPARARE IL NORD ITALIA DAL RESTO DEL PAESE. CHIARAMENTE PORTANDOSI DIETRO LA GRAN PARTE DEI DEBITI, CHE PENSANO DI ESSERE PIU' FURBI E LASCIARE I GUAI A CHI VIVE SOTTO L'APPENNINO TOSCOEMILIANO?



SI SALVI CHI PUO'.



LA PADANIA NON PUO', NON ESISTE NEMMENO COME ESPRESSIONE GEOGRAFICA, COME AVREBBE DETTO METTERNICH.

IL NORD ITALIA NEMMENO, PERCHE' IL GRAN PESO DEL DEBITO RIMARREBBE COMUNQUE SULLE SUE SPALLE.



COMODO PRENDERSI GLI ONORI QUANDO ANDAVA TUTTO BENE, E SPERARE DI LASCIARE AGLI ALTRI GLI ONERI, QUANDO VA TUTTO MALE...

sabato 17 settembre 2011

FACCIAMO IL PARAGONE

GINGIN PARAGONE, IL NOIOSISSIMO INTERTAINER DELLA LEGA NORD, PROMOSSO SENZA MERITO - COME SEMPRE NEL CASO DEL CENTRODESTRA - DALLA NOTTE DEL VENERDI' AL PRIME TIME ESORDISCE CON UNO SHARE DEL 6,98% CHE E' UTILISSIMO PER LA VITTORIA AUDITEL DEL GIORNO DI MEDIASET.



IL BERLUSKAZZ PRENDE DUE PICCIONI CON UNA FAVA: FA FELICI GLI SCIOCCHI LEGHISTI E SI PRENDE LA VITTORIA PUBBLICITARIA METENDOGLI CONTRO COLORADO 14,07% DI SHARE E QUARTO GRADO DI SOTTILE CON 11,76% CHE RETEQUATTRO NON AVEVA COLLEZIONATO DA MOLTI ANNI!



OLTRETUTTO DPO AVER CACCIATO DAL VIDEO CHIUNQUE NON E' FEDELE ALLA LINEA, COME SUCCEDE IN TUTTI I REGIMI, E IL REGIME PUBBLICITARIO CERTAMENTE NON FA ECCEZIONE ALLA REGOLA.

AUDIENCE TELEVISIVA del giovedi' 15 settembre

GIOVEDI' SENZA SANTORO, MA CON L'EX FORMIGLI SU LA7.



RAI UNO 23,36%

RAI DUE   7,90%

RAI TRE    5,07%   36,03%



CANALE 5  20,37%

ITALIA 1        9,32%

RETE 4          3,21%  32,90%



LA 7               7,48%



L'ASSENZA DI SANTORO (CHE AVREBBE FATTO OLTRE IL 20% SU RAI 2) SALVA LA AUDIENCE DEL GRUPPO MEDIASET. PROVA PROVATA CHE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI LAVORA PER IL NEMICO TELEVISIVO.



AZIONI DEL REGIME PUBBLICITARIO. NIENTE C'ENTRANO LE OPINIONI POLITICHE DI SANTORO O DEI SUOI OSPITI, E' SOLO UN PROBLEMA DI SALVAGUARDIA DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA CHE E' LA LINFA VITALE DEL POTERE DEL BERLUSKAZZ.

venerdì 16 settembre 2011

LA LIBIA E IL REGIME PUBBLICITARIO

GIA', DISTURBARE IL MANOVRATORE RACCONTANDO I SUOI FALLIMENTI POLITICI UNO DOPO L'ALTRO? MEGLIO CONCENTRARSI SU PAPPONI E PUTTANELLE, SU BISOGNOSI CHE NON TIRANO AVANTI CON 500.000,00 EURO L'ANNO, SU OTTANTENNI SERVI GIORNALISTI CHE SCROCCANO PERCENTUALI SU TUTTO E SU TUTTI.



L'INGRESSO NELLA LIBIA POST-GHEDDAFI DI CAMERON E DEL CONTROVERSO SARKOZY, ACCOLTI TRIONFALMENTE DAL NUOVO GOVERNO E' LA SCONFITTA DELLA POLITICA ESTERA (SE MAI NE HA AVUTA UNA) DEL GOVERNO BERLUSKAZZ.



IL PRESIDENTE DEL CONIGLIO, L'UOMO CHE FUGGE DA TUTTI, DALLA MOGLIE, DAI QUESTION TIME IN PARLAMENTO E ORA PERFINO DA UN INTERROGATORIO DI MAGISTRATI CHE LO RITENGONO PARTE LESA



FUGE ANCHE DALLLE RESPONSABILITA' DI AVER SOTTRATTO AL NOSTRO PAESE UNA QUALSIASI FORMA DI COLLABORAZIONE E CONTROLLO DEL NOSTRO DIRIMPETTAIO MEDITERRANEO, A CUI DOBBIAMO GRAN PARTE DEL NOSTRO FABBISOGNO ENERGETICO.



CON LA'PPROSSIMARSI DELL'INVERNO CI STA ANCHE GETTANDO NELLE MANI DEL SUO SOCIO D'AFFARI PUTIN. DITTATOTI E COMUNISTI: BELLE ALLEANZE PER IL REGIME PUBBLICITARIO! CON LA CREMA DEL GIORNALISMO ITALICO CHE FA A GARA A GIRARE LO SGUARDO ALTROVE...



E IL SUO AMICO GHEDDAFI CHE CI MANDAVA IMMIGRATI CLANDESTINI PER DARE CLAMORE ALLE CAZZATE DELLA LEGA, UNA BELLA BANDA NON C'E' CHE DIRE!

domenica 11 settembre 2011

UMBERTO VERONESI, OVVERO LA CADUTA DI UN DIO MINORE








































E alla fine, il grande oncologo ha gettato la spugna. L’arzillo pluriottantenne che si era fatto irretire dalle sirene berlusconiane passando armi e bagagli dal centrosinistra alla poltrona di presidente dell’Agenzia nucleare italiana per realizzare la seconda era in Italia di centrali elettriche alimentate con l’uranio molla la presa. Si è dimesso curiosamente, ancor prima di aver ricevuto il decreto di investitura formale! Una breve lettera al governo: "Mi sono dimesso da qualche cosa che era nato asfittico e non ha mai preso forma" tanto che nel frattempo si era dimesso dal Parlamento e si era addirittura offerto di ospitare temporaneamente la sede dell’agenzia a casa sua. Nel frattempo pubblicità a gogò per raccogliere fondi per la sua istituzione nella ricerca, attenzioni e favori dall’establishment nazionale. Certo l’esito del referendum, ora per tutti scontato ma solo qualche mese fa in forse per le scelte “balneari” del governo, devono aver pesato molto sulla sofferta decisione di Veronesi. Di conseguenza l’ente non è mai decollato e addirittura è stato proposto la sua cancellazione da un emendamento in discussione al Parlamento, nella manovra economica in approvazione in questi giorni. Agenzia usa e getta. Analizza il professore al Sole 24 Ore: “Avevo accettato solo perche confidavo in un progetto italiano di grande respiro per lo sviluppo della fisica nucleare e delle sue applicazione nell’energia, ma non solo. Cosi? non me la sento. Non voglio certo occuparmi, nella

migliore delle ipotesi, solo di scorie”. Certo è che, dal 2009, quando Berlusconi in pompa magna decretò che grazie agli accordi presi con Sarkozy l’Italia avrebbe vissuto una seconda era nucleare grazie ai reattori di Areva e alla joint venture Enel-Edf, le nostre istituzioni non si sono date molto da fare per far decollare il progetto. Una prova muscolare di propaganda che ha provocato una reazione popolare furibonda, che ha cancellato la nuova e inutile speculazione nel campo energetico. Ci ha creduto alla fine solo Umberto Veronesi. Che chiude così mestamente una grande carriera di oncologo. E’ possibile che a ottantasei anni(è nato il 28 novembre 1925 a Milano) si possa perdere colpi e prendere abbagli. Ma che l’Italia non è un paese per giovani lo si sapeva da un pezzo.




 

 













 

 






 

SE 15.000 TRILIONI DI BEQUEREL VI SEMBRAN POCHI...

Bugie, supponenza, ansia di far dimenticare alla gente gli avvenimenti successi. Tutto questo dietro una agenzia Ansa che alza di nuovo il lenzuolo sporco sul disastro di Fukushima. Infatti si legge che “il materiale radioattivo finito in mare dopo l'incidente sarebbe tre volte superiore alle stime della Tepco (la società sull’orlo del fallimento che gestisce l'impianto .- ndr), secondo quanto indicato da ricercatori giapponesi”. La società elettrica giapponese, in questo caso braccio armato della disinformazione governativa che tante proteste ha generato nella popolazione nipponica (compresa la caduta di un premier), aveva stimato che fra il 21 marzo e il 30 aprile scorsi sarebbero finiti nell'Oceano Pacifico la bellezza di 4.720 trilioni di becquerel di cesium-137 e di iodio-131. I ricercatori dell'Agenzia giapponese per l'energia atomica (Jaea) hanno corretto enormemente il tiro: si parla di 15.000 trilioni di becquerel che vagano per il mare. Per inciso, in quell’Oceano Pacifico che tra Giappone e USA è diventato la più grande discarica al mondo di plastica, grande come la Francia.I danni procurati dal disastro nucleare dei quattro reattori della prefettura di Miyagi sono ancora tutti da calcolare. Sempre sperando che, girovagando per il mare, questa massa radioattiva non arrivi sulle coste di qualche paese, addirittura che entri nel Mediterraneo. Assurdo? Dall’undici marzo 2011 è stata una continua corsa al massacro questo incedere di notizie sempre più disastrose, che non vogliamo mettere nulla nel campo delle assurdità. Assurdo è stato l’atteggiamento di chi voleva creare la seconda era nucleare italiana: a spese di milioni di persone, abbandonate, malate, senza tetto, stiamo facendo la verifica di quello che i reattori di terza generazione avrebbero potuto distruggere anche in Italia. Il nucleare è incontrollabile.



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giovedì 8 settembre 2011

CONTRAPPASSO PUBBLICTARIO IL CASO LACOSTE-BREIVIK

LACOSTE VITTIMA DELLA PUBBLICITA'! CHIEDE"CON DISCREZIONE" ALLA POLIZIA NORVEGESE DI COSTRINGERE L'ASSASSINO DI OSLO, ANDERS BREIVIK, DI NON COMPARIRE MAI PIU' IN PUBBLICO E IN TELEVISIONE NE' DI FARSI FOTOGRAFARE SFOGGIANDO LE MAGLIETTE CON IL LOGO DEL COCCODRILLO.



FASHION VICTIM?



LACRIME DI COCCODRILLO DI LACOSTE!

lunedì 5 settembre 2011

FINANZIAMENTO DEL REGIME PUBBLICITARIO

ERA DIVERSO TEMPO CHE NON GUARDAVO IL RULLO MATTUTINO DEL TG5 PRIMA DELLE OTTO. HO FATTO CASO CHE NEL GIRO DI 3 MINUTI SONO COMPARSE LE PUBBLICITA' DI TRE ENTI FIERA CHE ILLUSTRAVANO LE MANIFESTAZIONI IN ARRIVO: PARMA, BOLOGNA, MILANO.



ORA LE 3 FIERE SUDDETTE NON FANNO PUBBLICITA' NELLE ALTRE ORE DEL GIORNO, NE' SU ALTRI CANALI TELEVISIVI; DI SOLITO LA FANNO ESCLUSIVAMENTE SULLE RIVISTE SPECIALIZZATE DEI VARI SETTORI MERCEOLOGICI.



OGNI FIERA "PAGA" IN NATURA PUBBLICITARIA IL SUO OBOLO AL REGIME PUBBLICITARIO DEL BERLUSKAZZ E LO ALIMENTA. SI CONSERVANO COSI' I POSTI DI COMANDO NELLE SINGOLE AZIENDE FIERISTICHE E SI DA LINFA VITALE ALLA TELEVISIONE DEL PREMIER.



UN MODO PIU' ELEGANTE E INDESCRIVIBILE PER CHIAMARE LA TANGENTE.



PARMA COL SALONE DEL CAMPER



BOLOGNA COL SALONE DELLE LAMIERE



MILANO CON IL MACEF. 

domenica 4 settembre 2011

DOPO I SACCONI... PROFUMO... DI MERDA. CHE ABBIA RAGIONE IL BERLUSKAZZ?

QUESTO POST NON SI PUO' PUBBLICARE SU UN GIORNALE ONLINE... OGGETTO DI QUERELA FACILE FACILE! DOPO I SACCONI DI MERDA ORMAI BEN CONOSCIUTI, STA PER ARRIVARE IL PROFUMO... DI MERDA. FARSI SALVARE DA UN BANCHIERE: CHE SPERANZA PUO' AVERE IL POPOLO?



IL CIRCUITO POLITICO-BANCARIO-SINDACALE HA PORTATO L'ITALIA A MORDERSI LA CODA: NE CONSEGUE CHE LE BANCHE NAZIONALI SONO A RISCHIO FALLIMENTO PER AVERE TROPPI TITOLI DI STATO NEL LORO PORTAFOGLI, QUEL DEBITO SOVRANO PER IL QUALE NON ESISTE CRESCITA ECONOMICA CHE POSSA FAR PROGRAMMARE A UN GOVERNO SERIO UNA RESTITUZIONE DEL DEBITO.





IL PAGAMENTO DELLA PATRIMONIALE DA 400 MILIARDI PERMETTEREBBE ALLE BANCHE DI FARE ANCORA GROSSI UTILI DI CUI I POLITICI, GOVERNANDONE LE FONDAZIONI, SI POTREBBERO GIOAVRE PER CONTINUARE CON LE EROGAZIONI AD AUTOALIMENTARE IL LORO POTERE SUI CITTADINI, NEL BIPARTISANO SFRUTTAMENTO DELLE AREE GEOGRAFICHE





PER CUI LA SINISTRA CREDETEMI NON E' DIVERSA DALLA DESTRA.





L'IALIA UN PAESE DI MERDA? CHE ABBIA RAGIONE UNA TANTUM IL BERLUSKAZZ? 

sabato 3 settembre 2011

IL NUCLEARE CHE DISTRUGGE LA CIVILTA'

Fukushima è la dimostrazione del fallimento totale del nucleare come elemento di sviluppo energetico e industriale. La Tepco, proprietaria dell’impianto, è un cadavere tecnicamente fallito che sta in piedi solo per fare il cane da guardia del governo nipponico alla struttura fatiscente e radioattiva dei reattori nucleari disastrati dal combinato terremoto/tsunami. Che soddisfazione ci sarà ad aver creato e ingrandito una simile compagnia? Che soddisfazione ci sarà nell’aver inseguito il dio denaro a tutti i costi, quando azionisti e dirigenza Tepco hanno ottenuto solo un pugno di mosche? Quale compiacimento nell’aver ucciso troppe persone e aver distrutto per moltissimi anni una parte importante del Giappone e averla desertificata? Non arriveranno nemmeno a potersi permettere i risarcimenti minimi necessari alle vittime per sopravvivere alla tragedia, e parlavano di sviluppo e benessere. In Italia, per convincere i cittadini ad appoggiare la seconda era nucleare nazionale, era stato usato l’argomento pregnante delle necessità energetiche del paese. A sentire i soloni del governo e i loro esperti  era stato stimato che nel 2030 avremmo avuto tanta necessità di energia elettrica che solo con la costruzione di 4 centrali nucleari avremmo potuto affrontare il problema. Niente è valso, all’epoca, far notare che i consumi elettrici erano in diminuzione in Italia già dal 2008 (basta leggere i dati di mercato offerti da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale), e quindi considerare che le stime erano piuttosto campate per aria. Ebbene la necessità del Giappone di far fronte allo stop di sicurezza ordinato per verificare la sicurezza di 54 centrali nucleari diminuendo i consumi elettrici di un paese consumista per antonomasia hanno dimostrato il contrario. Tokyo aveva lanciato una campagna per ridurre i consumi del 15% entro il mese di settembre, per evitare il blackout elettrico al paese. Oggi il governo annuncia che l’obiettivo è stato raggiunto con oltre un mese di anticipo sulla tabella. Segno che risparmiare si può, anzi che si possono evitare gli sprechi, che le cifre raccontate erano fasulle, correttamente orientate a sostenere una tesi non vera.

Terna aveva stimato, nel settembre 2005, che l’Italia avrebbe avuto un fabbisogno di energia elettrica nel 2010 di 378,2 TWh. Il consuntivo pubblicato nel 2010 dice che i consumi effettivi sono stati pari a 309,9 TWh. Più del 20% in meno. Nello stesso anno nel nostro paese è stata prodotta elettricità pari a 302,7 TWh. In riferimento alla capacità produttiva, l’Italia, sempre nel 2010, ha avuto mediamente un consumo netto istantaneo di 39,5 GW, con un picco di 56,4 GW. Di contro abbiamo una capacità di potenza istantanea di 106 GW, quindi siamo abbondantemente autosufficienti, considerato che il 14% dei consumi proviene da energia elettrica importata perché acquistata a un prezzo modico dai francesi, che altrimenti dovrebbero “buttare via”, visto che gli impianti nucleari NON si possono spegnere durante al notte e continuano a produrre energia elettrica. Referendum o no, le balle nucleari si sono sprecate a tutta forza per sostenere il confronto mediatico di chi voleva il nucleare contro i milioni di cittadini che lo hanno rifiutato. Tornando ai disastri nucleari, confermiamo che Ispra, l’agenzia governativa di controllo per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, non pubblica più da due mesi alcun rapporto sulla situazione della radioattività nel nostro paese. Ciò dovrebbe significare che l’emergenza che era in atto dall’ 11 marzo scorso non sono più necessari, visto anche che i valori espressi nel periodo erano assolutamente insignificanti e nella norma. LEXDC su www.ilcittadinoonline.it

LA MOTOGP SCOPRE LA RADIOATTIVITA DI FUKUSHIMA

Spesso la verità si manifesta in piccole cose e spiega chiaramente le grandi situazioni. Motegi, Giappone: i piloti di MotoGP non vogliono andare lì a correre il gran premio di motociclismo che si dovrebbe disputare alla fine di settembre. Perché? E’ semplice: chi vorrebbe andare a 130 km dalla centrale nucleare di Fukushima, sapendo che la Tepco e il governo giapponese non hanno sottocontrollo la dispersione di radioattività nell’aria e nei cibi? Che non sono riusciti, a distanza di sei mesi dal disastro combinato terremoto/tsunami, a mettere in sicurezza l’impianto? Valentino Rossi capeggia il partito di quelli che vorrebbero la cancellazione del GP, ritenendo gratuitamente pericolosa l’esposizione di piloti e squadre alla radioattività. Che a dispetto delle fonti ufficiali è un pericolo concreto quanto invisibile. Già, pare assurdo che gente che sa bene di rischiare la vita ogni qualvolta si siede sui bolidi della MotoGP (e il 99,9% di noi su quelle moto non ci salirebbe mai per agonismo) trovi inaccettabile andare a Motegi e ritrovarsi esposta al rischio radiazioni. A quello dei terremoti, quasi non ci fanno più caso: in Giappone le scosse telluriche sono all’ordine del giorno. La Dorna, società organizzatrice del Circus motoristico, vorrebbe salvaguardare i contratti commerciali. La Honda, marca giapponese che con il pilota Casey Stoner ha il comando nella competizione, sta facendo pressioni sui propri piloti, ma la paura è enorme, e ciò spiega anche le preoccupazioni dei residenti dell’area di Fukushima Daichi e delle prefetture confinanti sulla salute dei cittadini e sul futuro incerto che li aspetta. Il gran premio si doveva svolgere nel mese di marzo, subito a ridosso della tragedia nucleare. Rinviato, non è stata studiata a sufficienza la possibilità di spostare l’evento nella pista di Suzuka, forse sperando che la situazione fosse sotto controllo come allora dichiaravano Tepco e Governo. Invece…  Il terremoto di marzo ha provocato danni importanti anche a Naka, 100 km a nordest di Tokyo. Lì si stava sviluppando un programma nucleare energetico dal nome Iter,che punta a fare della fusione termonucleare una fonte energetica illimitata, senza produzione di scorie. I danni sono stati talmente grandi che il programma ha subito un rinvio che, vista la caduta del premier giapponese proprio sullo sviluppo dell’alternativa rinnovabile e lo stop delle 54 centrali esistenti, potrebbe rivelarsi mortale, considerati gli alti costi del progetto e le nuove difficoltà di finanziamento. Cattive notizie per i nostri nuclearisti vengono anche dalla Francia. Una impressionante catena di incidenti sta sconvolgendo la costruzione della centrale nucleare di Flamanville, quella con la tecnologia Epr che il governo Berlusconi indicava come “la più sicura del mondo”. L’autorità della sicurezza nucleare francese (Asn) ha aperto una serie di contestazioni al costruttore Edf sulla qualità del progetto, della tecnologia, perfino sui materiali usati, con buchi e fessure sul contenitore e sulla cupola dei reattori, ad esempio. E’ stata già messa in dubbio la capacità strutturale di sopportare un terremoto o un attentato terroristico come quello delle Torri Gemelle. Ciò sta comportando un aumento esponenziale delle spese di costruzione, che stanno lievitando senza fine, si parla già di lievitazione costi tripla rispetto al budget iniziale. Il referendum italiano sembra che sia, alla fine, una delle poche buone notizie dell’anno per il nostro Paese. 

LEXDC SU www.ilcittadinonline.it


lunedì 22 agosto 2011

MA CHI CAZZ SONO MARTINO E ALFANO?

I MORTI VIVENTI DEL NON-PARTITO COMBATTONO UNA GUERRA DI POLLAIO TRA DI LORO. ECCO L'EFFIMERO ANTONIO MARTINO, BUONO PER AVER DATO UAN PARVENZA IDEOLOGICA A FORZA ITALIA -CUI PER ALTRO GIA' LA CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI HA DIMOSTRATO INESISTENTE-:



L’ex ministro ha poi duramente attaccato il neo segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano. “La sua idea del Pdl è una Dc aggiornata – ha detto -non è quello che serve. Secondo me serve una idea di partito che parta con un progetto, che metta insieme chi ci sta. Se per mettere insieme anime disparate si preparano pappette indigeribili, il Pdl non va da nessuna parte”.

 

I MORTI VIVENTI VORREBBERO FARCI CREDERE DI ESSERE STATI ELETTI DA UNA BASE CHE DA LORO CONSENSO. INVECE SONO IL PARTO IN PROVETTA DELLA LEGGE-PORCATA DI CALDEROLI.



SENZA IL BERLUSKAZZ CHE PAGA E ALIMENTA IL REGIME PUBBLICITARIO  ESSI NON ESISTONO.



SEMPLICEMENTE MORTI VIVENTI. LA SMETTANO DI DISCUTERE, COSI' FAREMO PRIMA

domenica 21 agosto 2011

APPROVATO IL PROGETTO DEL PONTE DI MESSINA, SIAMO ALLA FOLLIA

LEGGO E RIMANDO DA WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT L'ARTICOLO DI STEFANO CORRADINO SULLE NOVITA' RIGUARDANTI IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA:










Si narra che nel 250 a.C. per trasbordare 140 elefanti catturati ai cartaginesi, al console Lucio Cecilio Metello era venuto in mente di costruire un ponte che collegasse la Sicilia al continente. E che poi il progetto si fosse arenato per la paura che la faraonica struttura non reggesse il passaggio dei corpulenti pachidermi.



Un paio di millenni più tardi ci si riprovò ma da subito gli ingegneri più avveduti sconsigliarono vivamente la costruzione di un’opera così monumentale per le impervie condizioni ambientali dello stretto, i fondali irregolari, le burrascose correnti, le raffiche di vento, l’elevata sismicità…



Nel 1985 è Bettino Craxi ad annunciarne la prossima realizzazione. Un testimone che l’attuale presidente del Consiglio non poteva non raccogliere… E infatti pochi giorni fa la notizia ufficiale che, tuttavia, il premier Berlusconi ha preferito non sbandierare nel suo inconsistente intervento alla Camera e al Senato, forse per evitare polemiche: il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina è stato approvato. Con la viva e vibrante soddisfazione, per dirla con Crozza, dello stesso Silvio Berlusconi, di Gianni Letta, del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, e dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina e presidente dell’Anas Pietro Ciucci.



Quello che sembrava uno spettro lontano prende orribilmente corpo: un ecomostro lungo oltre 3,5 chilometri sospeso a quattro cavi d’acciaio con due piloni posti sulle sponde. Per realizzarlo servono poco meno di 9 miliardi di euro, due in più di quelli precedentemente ipotizzati. Praticamente il costo di una Finanziaria, poco meno del fabbisogno delle principali banche italiane, un decimo del finanziamento dello Stato per il Servizio Sanitario Nazionale (già ampiamente ridotto).



9 miliardi di euro. Una parte ce li metteremo noi, dirottandoli da grandi arterie ferroviarie e stradali che avrebbero urgente bisogno di interventi ben più cospicui di quelli fin qui destinati, o che magari potevano essere utilizzati per la ricostruzione (mai iniziata) dell’Aquila.

Un’altra ancora (circa 4 miliardi di euro) verrebbe raccolta sui mercati finanziari ma a nessuno sorge il dubbio che in questo momento di grave crisi dalle conseguenze incalcolabili possa essere un pò complicato racimolarli…

La terza tranche verrebbe dall’Unione europea. Peccato che l’Ue sembra voler voltare le spalle all’inutile e pericolosa costruzione e che i fondi verranno convogliati sul “corridoio” Berlino-Palermo che è da anni bloccato a Napoli.



Ora, ammesso e non concesso che Berlusconi troverà i fondi mancanti, sottraendone magari altri alla sanità, alla scuola pubblica o alla ricerca resta un banalissimo interrogativo: come la mettiamo con le frane a rotta di collo sul versante messinese e ancora peggiori sul fronte calabrese? E con la relazione di progetto in cui c’è scritto che quella è una delle zone a maggior rischio idrogeologico d’Italia? E con gli elevatissimi rischi sismici paventati da autorevoli geologi?

E una volta completato dovremo testarlo con 140 elefanti prima di farlo attraversare da migliaia di camion e automobili?



Perché dunque questa ostinazione nel voler realizzare un’opera così pericolosa e per niente redditizia dal momento che le grandi strutture di questo tipo, dal Golden Gate Bridge al Canale sotto la Manica sono tutte in perdita?



Forse la risposta ce la fornisce il diplomatico americano J. Patrick Truhn, console generale a Napoli in cinque dispacci datati tra il 2008 e il 2009 e pubblicati da Wikileaks: “La mafia potrebbe essere tra i principali beneficiari della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina”…





 

mercoledì 17 agosto 2011

RADIAZIONI NUCLEARI: GIAPPONE INFORMATO, ITALIA NO

 L’ultimo colpo al mito dell’efficienza nipponica viene proprio dal disastro di Fukushima. I dirigenti Tepco sono stati costretti ad ammettere che non era stata prevista, nel programma di emergenza della centrale nucleare, la possibilità che avvenissero nei reattori esplosioni di idrogeno e, dopo quella avvenuta il giorno seguente il terremoto/tsunami (12 marzo), aver trovato modo di impedirne altre “a causa degli alti livelli di radiazioni presso il sito”. Dilettanti allo sbaraglio. Tepco ormai è una azienda fallita, sotterrata da debiti e richieste di risarcimento a cui mai potrà ottemperare; viene tenuta in vita dal governo giapponese giusto per avere un referente sul territorio per gestire la catastrofe nucleare, i cui contorni si evidenziano di più ogni giorno che passa. Quale imprenditore vorrebbe una fine così ingloriosa per la sua società?



A 100 km da Fukushima si è scoperto che i fanghi dei depuratori cittadini di Aizuwakamatsu hanno una concentrazione di becquerel venti volte superiore al limite consentito dalla legge. La punta dell’iceberg cresce mano mano che passano i giorni, con tutto quello che nasconde sotto. Pare che siano ben 17 le prefetture del nord del Giappone ad avere il problema dei fanghi di depurazione che non si possono più smaltire con l’interramento, poiché raggiungono o sperano i valori di 8.000 bequerel/kg, limite di legge, e il Giappone ha esattamente il doppio degli abitanti dell’Italia in un territorio di pari grandezza.  E i cittadini si stanno organizzando in comitati contro i siti prescelti per l’interramento.



Ora dovrebbero capire, i nuclearisti sorridenti del dopo disastro alla Chicco Testa o Oscar Giannino, la differenza tra un terremoto, o il disastro del Vajont, e un incidente nucleare. Kmq di città distrutte e molti morti, nei primi due casi. Ma il giorno dopo si ricomincia a vivere, a pensare, a progettare un futuro nonostante tutto. Con un cataclisma nucleare i sopravvissuti entrano nella spirale dell’agonia per molti decenni. Ci sarà solo fuga e disperazione, mentre i danni invisibili agiscono con il favore del tempo nel manifestare le atroci conseguenze: senza futuro e con un presente terribile. E un territorio che sarà per lungo tempo deserto per gli uomini.  Intanto, in mezzo a continue scosse di terremoto e ai capricci delle piogge, il governatore di Hokkaido, Harumi Takahashi, ha approvato il riavvio di un reattore nucleare nella prefettura. Takahashi ha detto di non avere obiezioni sul  piano del governo centrale per il riavvio delle centrali nucleari: la scelta è caduta sul reattore 3 di Tomari che avrebbe superato gli stress test all’europea dopo un controllo di routine. Problemi di energia per il Giappone, nel pieno di una crisi economica evidenziata dal disastro di Fukushima e in difficoltà energetica, visto che anche i piani già approvati sulle rinnovabili hanno bisogno di tempo per essere realizzati.



La televisione giapponese Nhk è molto più affidabile, come fonte d’informazione su Fukushima, del sito internet di Ispra. Il sito dell’autorità italiana per la sicurezza nucleare e per la radioprotezione, infatti, non aggiorna più le informazioni provenienti dal Giappone dal 22 luglio scorso. E dal 5 luglio non informa più sullo stato della radioprotezione in Italia e in Europa, come faceva prima. E non comunica nemmeno i dati raccolti nell’emisfero boreale americano, prima di noi interessati a futuri sviluppi degli eventi, mentre le preoccupazioni della Cina e della Corea si fanno ogni giorno più grandi. Che della radioprotezione abbiamo bisogno nel lungo periodo, è una cosa ormai acclarata, e lo sviluppo della problematica nel Sol Levante è un fatto indiscutibile. Speriamo che sia solo un problema di comunicazione al pubblico, ma che i dati da Ispra vengano ancora raccolti. Prima di abbassare la guardia, col nucleare, occorrono molti anni. Per le rassicurazioni di regime alla popolazione ignorante, pochi giorni di silenzio. 


TENEREZZA ISTITUZIONALE

LA MERKEL E SARKOZY IN CONFERENZA STAMPA, AL DI LA' DELLA DISCUTIBILITA' DELLE LORO OPINIONI, SEMBRAVANO DUE AUTENTICI CAPI DI STATO



IDEE, DOMANDE E RISPOSTE CON I GIORNALISTI, NIENTE PUTTANE NE' PUTTANIERI, NESSUNA TELEFONATA DALL'ITALIA DI CUI QUALCUNO SI SAREBBE VANTATO PER AVER DATO LORO CONSIGLI



NEPPURE UNA IMPROBABILE "LIASION DANGEREUSE" TRA I DUE, SOLO AFFARI E POLITICA.



DA NOI, IL PRESIDENTE DEL CONIGLIO SI DEVE AFFANNARE PER TENERE BUONI GLI SCILIPOTI DI TURNO, MARTINO E CROSETTO.



BOSSI DOVREBBE ANDARE IN PRIGIONE PER AVER TIRATO DI NUOVO FUORI L'ARGOMENTO SECESSIONE, SE ANDARE IN PRIGIONE FOSSE UNA COSA SERIA.



RARI MOMENTO DI TENEREZZA ISTITUZIONALE.

domenica 14 agosto 2011

SUPERCIUK TREMONTI ALLA RISCOSSA, ECCO IL SUPEREROE CHE RUBA AI POVERI PER DONARE AI RICCHI

SUPERCIUK TREMONTI VA ALL'ATTACCO, DOPO SETTIMANE DI TRISTE DIFESA E SILENZIO IMBARAZZATO: "LA CRISI NON ERA PREVEDIBILE. SCRIVERO' UN LIBRO". STIAMO PARLANDO DELLA STESSA PERSONA CHE IN COBUTTA CON IL SUO SODALE, IL PRESIDENTE DEL CONIGLIO BERLUSKAZZ, NEGAVA PERFINO, A TRATTI, L'ESISTENZA DI UNA CRISI E PONTIFICAVA CON SUFFICIENZA E ARROGANZA SUL MERCATO RIBASSISTA?



HA CERCATO DI VENDERE L'APPROVAZIONE DELLA MERKEL SULLA MANOVRA DI LUGLIO, CHE ERA APPARSA INSUFFICIENTE PERFINO PRIMA DELLA RIAPERTURA DEI MERCATI. MA LA MERKEL AVEVA DICHIARATO:



"Trovo assolutamente buono il programma di risparmi", ha affermato il cancelliere tedesco, aggiungendo tuttavia che "il debito italiano non è proprio basso e la strada da percorrere per l'Italia sarà ancora lunga, ma la misura ferma e decisiva che è stata presa ha fatto bene all'Italia".  



LA STRADA DA PERCORRERE SARA' ANCORA LUNGA. SUPERCIUK TREMONTI SI IMPAPPINA NEI DETTAGLI...

IL GRANDE ECONOMISTA SI E' RIVELATO UN CIALTRONE COMMERCIALISTA PRESUNTUOSO.



SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!