L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

lunedì 21 febbraio 2011

DI AEROPORTI TOSCANI SENZA SENSO E SENZA FUTUTO

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 La volontà di chi gestisce il potere di dare lustro e commesse a se stesso con iniziative faraoniche quanto velleitarie, e di sicuro inconcludenti visto che nessuno riesce a mettermi in mano uno studio di vera redditività economica generata da investimento in struttura aeroportuale non è una prerogativa della città di Siena, ma è un virus che si propaga per ogni dove perfino nella amata Toscana. Mentre si discute di assetti societari e di sviluppo per i due aeroporti regionali di Pisa e Firenze, con le famose sinegie che dovrebbero contenere i costi e aumentare il traffico passeggeri, da Arezzo arriva la notizia che il Comune vorrebbe sostenere l'ampliamento della struttura di Molin Bianco, dotata appena di un aeroclub e di un gruppo paracadutisti. Dal lontano 2001 opera contro un ennesimo comitato che per le solite ragioni di quello nostrano per Ampugnano combatte ogni idea di ampliamento palese o velata che sia.

Il consigliere comunale Roberto Barone del PD  ha presentato tra l'altro una proposta di delibera di iniziativa popolare: "perché l'orientamento dell'amministrazione comunale sembra vedere di buon occhio lo sviluppo dei servizi a terra proposto da una società. Allora vogliamo che in Consiglio comunale ci sia un voto che consacri le previsioni del Piano strutturale, ovvero che l'aeroporto è senza futuro e che qualsiasi idea di innalzamento delle prestazioni ne deve comportare la delocalizzazione, portando al contempo Molin Bianco a diventare parco urbano."


Da nove anni – prosegue la dichiarazione di Barone, che è anche membro del Consiglio Direttivo di Arci Arezzo – il Comitato di cui faccio parte si batte per contrastare l’allargamento dell’infrastruttura, a difesa della sicurezza e della salute dei cittadini delle zone vicine all’aeroporto. Finora è riuscito ad evitare l’allungamento della pista a 1350 metri e l’incremento del traffico aereo, ma oggi la sfida è ancora più imponente. La nostra proposta si può sintetizzare in tre passaggi: eseguire uno studio economico-trasportistico che ci permetta di capire se c’è effettivamente bisogno di ampliare l’aeroporto, poi, se la risposta fosse positiva, effettuare una delocalizzazione della struttura e infine trasformare l’area di Molin Bianco in parco urbano. La città non potrebbe che guadagnarci, in termini d’impatto ambientale, qualità della vita e sicurezza”. 


Come al solito frasi ed espressioni usate e riusate, e l'attento osservatore riflette che in Italia non c'è un piano di sviluppo del trasporto aereo e delle sue infrastrutture, e in ogni contrada c'è sempre un politico o qualche congrega che brigano per allargare il proprio orticello senza pensare al domani. Sembra che se ne sia accorta finalmente l'Enac che ha deciso di avviare il confronto sul Piano nazionale degli aeroporti con istituzioni e operatori del settore.

Lo annuncia l'ente stesso, dopo aver ricevuto dal ministero delle Infrastrutture e rasporti la condivisione dei contenuti dello ''Studio del sistema aeroportuale italiano, scenari e strategie di sviluppo''. Lo studio affidato con gara europea al raggruppamento guidato da One Works con KMG Advisory e Nomisma e supervisionato dall'Enac, e' stato commissionato proprio per la predisposizione di uno strumento tecnico revisionale e completo della rete degli aeroporti nazionali, sulla base di un'ampia ricognizione ed analisi delle condizioni attuali e  degli scenari evolutivi del trasporto aereo italiano, rappresentando le esigenze future dell'intera rete degli scali. Il futuro del trasporto aereo nella Toscana meridionale non passerà da Siena o Arezzo, ci sembra di capire che prenderà altre strade, e non seguirà le velleità di piccoli "prenditori" locali.
 

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