L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

sabato 22 ottobre 2011

MA A CHI LO DICEVA 2

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI? MA VA LA', CIALTRONE!



MILANO - Il generale all'ultima battaglia
. Umberto Bossi ha rotto gli indugi, il confine è varcato. Non tanto riguardo alle sorti del governo di cui - dicono - gli importa sempre di meno. Il punto è il movimento, l'opera di una vita. Ma questa è una sfida che rischia di avere due soli esiti: l'esplosione della Lega, o una vittoria da pagare comunque a caro prezzo.

Per il «Capo» il congresso del Carroccio varesino è stato uno choc. Il fotogramma che racconta la svolta è quello in cui assiste, scuro in volto, alle urla dell'assemblea quando il presidente Gibelli propone l'acclamazione per il candidato bossiano. È il momento: per la Lega, i prossimi mesi saranno figli di quel singolo istante. Fino a lì, Bossi si era attenuto a un copione consolidato: in caso di controversie, l'indicazione di un suo uomo aveva (quasi) sempre chiuso ogni discussione. Quando ciò non era avvenuto, come per esempio a Bergamo, il livello della sfida era lungi da quello varesino: «A Bergamo lui non c'era, non era stato chiesto il passo indietro agli altri candidati e anche il momento era diverso - racconta un bossiano di rigida osservanza -. Ora Bossi ha capito che il partito rischia di non essere più il suo. A Varese ha cercato il referendum su se stesso, e gli altri sono caduti nella trappola.  



L'HA SCRITTO IL CORRIERE DELLA SERA, NON LEXDC - CHE LO SA DA ANNI CHE LA LEGA NON E'UN PARTITO. COME SANSONE MMA A CHI LO DICEVA 2ORIRA' CON LA MORTE POLITICA DI BO-BOSSI

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