L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 15 febbraio 2012

LA PAURA DELL'INCIDENTE NUCLEARE IN SVIZZERA

Ticinolive.ch, il nostro omologo appena al di là del confine di Chiasso, ha pubblicato la seguente notizia: “La Confederazione e i cantoni hanno trasmesso un dossier informativo a oltre un milione di persone che abitano nei pressi delle centrali nucleari svizzere: Beznau (a Döttingen, cantone Argovia), Gösgen (tra Olten e Aarau, Soletta), Leibstadt (Argovia) e Mühleberg ( Berna). 630’000 famiglie, con inclusa confezione di pastiglie di iodio. Cosa si deve fare in caso di incidente nucleare? La questione non si pone solamente nel centro del paese ma interessa anche la regione del Lemano, il Vallese e l’arco giurassiano. Sicuramente anche il Ticino, malgrado la barriera naturale di protezione costituita dalle Alpi”. E l’Italia del Nord, visto che è tutto in discesa…. Cinque sono le cose importanti da tenere presente immediatamente:

“1. La prima cosa da fare, la più importante, è ascoltare la radio. Le autorità diffondono le informazioni in diretta attraverso questo canale. Va evitato l’uso eccessivo del telefono per non sovraccaricare la rete. Vanno avvisati tutti i vicini di casa.

2. Restare in casa, chiudere le finestre e le porte. Spegnere le ventilazioni.

3) Recarsi nel rifugio atomico, se lo stabile in cui si abita ne è provvisto. Un rifugio atomico assicura una protezione due volte superiore alla cantina e protegge cinque volte di più rispetto all’appartamento.

4) Portarsi appresso pastiglie di iodio e ingerirle se l’istruzione viene data attraverso la radio. Lo iodio riduce l’irradiamento della ghiandola tiroidea.
5) E’ possibile il consumo di acqua potabile e del cibo che si ha in casa.”
Il dossier secondo noi non è partito a caso. Le reali risultanze del disastro di Fukushima, che sono ben diverse e più gravi di quanto affermato dalla autorità nipponiche, hanno consigliato le autorità svizzere di modificare le modalità di precauzione e di primo intervento. Anche il caso della cittadina tedesca di Wewelsfleth, dove la vicinanza in pochi chilometri di ben tre centrali nucleari sembra avere la sua importanza per l’escalation dell’incidenza del cancro tra i suoi abitanti: un aumento del cinquanta per cento di casi 142 dal 1998 al 2008 su una popolazione di 1500 anime. E senza aver avuto neanche un caso di incidente negli impianti! Giusto per aumentare la confusione negli Stati Uniti è stata autorizzata al costruzione di due nuovi reattori nella centrale di Vogtle in Georgia. Un “atto dovuto” alla lobby nucleare da parte del presidente Obama nell’anno elettorale. E’ triste e pericoloso quando le scelte della “cattiva politica” devono mettere in secondo piano la sicurezza e la vivibilità nell’ambiente dei cittadini di un paese.

2 commenti:

  1. ho abitato nella Svizzera tedesca, ero più giovane ma questa cosa dei palazzi con sotto il rifugio antiatomico, se ci pensavo un po' claustrofobica come sono, mi inquietava non poco..
    E' giusto questo prezzo da pagare al progresso alle comodità ecc. ecc.? vivere con la paura di saltare in aria o, alla meglio, in buco sottoterra??

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  2. non solo... la certezza di vivere malato e senza futuro!

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