L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

sabato 8 giugno 2013

FONDAZIONE MPS: PAGARE PER NASCONDERE LA VERITA'

Accelerazione improvvisa del duo Profumo-Mancini che, d’amore e d’accordo nonostante qualche schermaglia ad uso e consumo del popolo bue e dei piccoli azionisti, proseguono imperterriti sullo svuotamento totale della Fondazione MPS così da far cadere esclusivamente sulle spalle della comunità senese conseguenze negative e responsabilità della cattiva gestione politica di Palazzo Sansedoni perpetrata più o meno scientemente in diciotto anni di fondazioni bancarie, perdipiù con l’uso disinvolto delle risorse dello Stato. Il prossimo 3 agosto la Deputazione degli inadeguati lascerà le poltrone, avendo esaurito il mandato quadriennale e perciò si deve correre affinché entro quella data una assemblea straordinaria di MPS opportunamente convocata dichiari, senza aver contrattato nemmeno un paracadute (concesso perfino ai Ligresti!), la fine del vincolo del 4% dei diritti di voto assembleare.
Ne è convinta anche La Repubblica, che intravede le mosse dei due presidenti nelle more del piano di ristrutturazione che Fabrizio Viola dovrà consegnare entro il prossimo 17 giugno Commissione Ue per giustificare il prestito-salvataggio da oltre 4 miliardi di euro (Monti bond) ricevuto dal Tesoro a marzo. “Gli incontri tra funzionari del governo, della Banca d'Italia, del Monte e di Bruxelles” chiosa il quotidiano nazionale “sono iniziati da qualche giorno, per arrivare in un paio di settimane a un accordo sugli impegni”. Nel piano saranno confermate le mosse già avviate nel campo del prepensionamento, della esternalizzazione dei servizi  e della chiusura di filiali doppioni o in perdita. Poi le osservazioni di prassi che limitano remunerazioni e dividendi, per  concludere con l'abolizione dell'articolo statutario che limita al 4% il voto per gli azionisti MPS diversi dalla Fondazione; una restrizione alla circolazione dei capitali che pare poco gradita al mercato, alla Commissione e a Bankitalia. IL CdA del 13 giugno, conclusi gli incontri, andrà quindi all’approvazione del piano, provvedendo anche a convocare l’assemblea  straordinaria da convocare entro fine luglio. Appunto qualche giorno prima della fine del mandato di Mancini e della Deputazione, che scriveranno così l’ultima pagina della vergogna di Siena lasciando a chi verrà una Fondazione che degli 11 miliardi di patrimonio che aveva se ne ritroverà in bilancio meno di 500 milioni. Conviene non pagare il residuo di debiti, contestare e ridiscutere tutto visto che i reati a monte di tutto ciò sono in fase di contestazione da parte della magistratura. Pagare oggi significa coprire i responsabili del dissesto, per rimanere poveri.
Già perché l’altra mossa in arrivo di Mancini, rinviata fino a oggi perché legata alla necessità che il valore del titolo MPS in borsa raggiunga una quotazione accettabile intorno 0,28 euro, è la vendita di un ulteriore 10% di azioni della banca. Lo scopo lodevole, secondo le intenzioni del ragioniere di San Gimignano, sarebbe quello di lasciare al Presidente che verrà una Fondazione libera dal fardello dei debiti contratti per finanziare l’aumento di capitale del 2011. Probabilmente lo scopo inconfessabile è che la chiusura delle partite ancora aperte tolga la possibilità ai nuovi amministratori di verificare e ricontrattare le operazioni debitorie in essere in questo momento. Una volta pagato è quasi impossibile farsi restituire il maltolto! E dal momento che l’inadeguatezza di questa Deputazione è fatto conclamato e incontrovertibile, come le condizioni  segrete dei contratti di indebitamento – alla faccia della città e della trasparenza che somiglia sempre più a una pessima carta igienica a due veli – niente di più facile che nell’ansia di esaudire la volontà del padrone che premeva affinché Palazzo Sansedoni aderisse senza discussioni all’ultima operazione d’immagine di Mussari, si siano fatti accordi capestro con le banche finanziatrici (che sapevano delle miserevoli condizioni della Rocca e che quindi avevano riluttanza a finanziare in cambio di pegno sulle azioni MPS) che hanno originato il famoso covenant che ovviamente ha messo in ginocchio quella che poco tempo prima era stata una potenza finanziaria del massimo livello. Conviene non pagare il residuo di debiti, contestare e ridiscutere tutto visto che i reati a monte di tutto ciò sono in fase di contestazione da parte della Magistratura. Pagare oggi significa coprire i responsabili del dissesto.

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