L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 10 aprile 2013

PISA E LIVORNO, DISCARICHE NUCLEARI

Il presidente russo Putin ha affermato che un incidente nucleare militare in Corea del Nord “rende Chernobyl una fiaba per bambini”. In generale abbiamo guardato anche al disastro di Fukushima con pacato senso di lontananza, pensando che in qualche modo l’aver rifiutato il nucleare con due referendum sia uno scudo di protezione. Ma il nucleare è più vicino di quello che pensiamo, si trova a Pisa nel centro militare del Cisam di San Piero a Grado, che dal 1987 è sempre in via di dismissione e non si sa quando sarà completamente bonificato.
Inviato a Saluggia il materiale radioattivo a metà degli anni Ottanta, inviato nei primi anni del duemila il combustibile mai utilizzato in Francia, ora il decommissioning, il processo di bonifica dell’impianto, prevede lo svuotamento della piscina. E a Pisa e Livorno è scoppiato il panico. Il trattamento delle acque contaminate e il loro smaltimento prevedono il rilascio di 750.000 metri cubi di acqua nel canale dei Navicelli, a valle del depuratore di Pisa. Praticamente 750.000 litri di acqua trattata da scaricare nel fiume Arno e quindi nel mare, dopo il trattamento che dovrebbe abbatterne la radioattività entro i limiti di legge, eseguito come da gara pubblica esperita da una ditta spagnola specializzata, la Lainsa.
A Livorno si mette in discussione la capacità dell’agenzia regionale Arpat di procedere al controllo dell’opera di bonifica, vista la prontezza nell’intervento sui bidoni del cargo Venezia. Ci si domanda cosa vuol dire radioattività entro i limiti di legge, quando l’unico limite accettabile è zero. Zero perché qualsiasi radiazione comporta un rischio cancerogeno e genetico. E poi la trasparenza: di per sé l’argomento nucleare è sempre stato molto nebuloso, e in questo caso si tratta di materiale radioattivo utilizzato e conservato in una struttura militare. E non si sa se e cosa possa essere sepolto nella pineta di S. Piero a Gradi.
Dal comune di Pisa è arrivato un comunicato che dice “Per gli abitanti di Porta a Mare non sussiste alcun pericolo in quanto il canale ha una sua corrente. In caso di pioggia, i Navicelli ricevono l’acqua dal reticolo minore dei canali della piana di Pisa sud ed in questo caso l’acqua del canale scorre diretta verso il mare, fenomeno che si ripete anche durante le maree. Nei periodi in cui non ci sono queste condizioni, l’acqua del canale procede in modo rallentato pur arrivando meno acqua, ma continuo verso il mare. Inoltre, l’immissione delle acque trattate della ex piscina del reattore vengono inserite nel canale nella zona di Camp Darby, quindi lontano da Porta a Mare. L’amministrazione comunale seguirà con attenzione l’evolversi dell’attività attraverso monitoraggi programmati”. Che significa che le acque trattate del Cisam scorreranno verso lo Scolmatore e quindi il mare, ma senza garantire ai cittadini che esse siano realmente innocue per la salute pubblica. Ma se un carrozziere facesse altrettanto con i residui della verniciatura delle automobili, non se la caverebbe così a buon mercato. Eppure un po’ di vernice è poca cosa rispetto a 750.000 litri di acque contaminate.

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