ALDILA' DELLE SIMPATIE/ANTIPATIE CHE IL PERSONAGGIO PUO' ISPIRARE, E' GIA' PASSATO ABBASTANZA TEMPO DALLA NOMINA A PRESIDENTE DEGLI USA DI BARACK OBAMA PER POTER FARE ALCUNE CONSIDERAZIONI SERENAMENTE, SENZA ESSERE PRESO DI MIRA DA OPPOSTE FAZIONI.
BARACK OBAMA AVEVA LE CHANCES PER POTER DIVENTARE QUELLO CHE E' NONOSTANTE IL COLORE DELLA PELLE. NON E' DISCENDENTE DEGLI SCHIAVI DEL XVIII SECOLO ARRIVATI A COLTIVARE I CAMPI DI COTONE DEI SUDISTI.
IL PAPA' ERA UN QUALSIASI IMMIGRATO KENIOTA DEL VENTESIMO SECOLO, LA MAMMA PER DI PIU' BIANCA, IL GIOVANE CRESCIUTO NEL SOGNO AMERICANO NELLE HAWAII DEL DOPOGUERRA.
ASSOMIGLIA PIU' ALLA SINDACHESSA DI VIGGIU' CHE A MARTIN LUTHER KING.
POTEVA INCARNARE IL RISCATTO DEI NERI E IL BUONISMO DELLA SINISTRA USA ALLO STESSO MODO. E LUI LO RICONOSCE, QUANDO AFFERMA CHE QUALCUNO NON LO HA VOTATO PER IL COLORE DELLA PELLE, QUALCUN' ALTRO PROPRIO PER QUELLO.
E A BUTTARLA IN CACIARA TIRANDO FUORI LA STORIELLA DEL RAZZISMO, PER FAR SPENDERE I SOLDI DEI CONTRIBUENTI AMERICANI IN ARMI ED ESPORTARE LA DEMOCRAZIA NEL RESTO DEL MONDO (?) PIUTTOSTO CHE INVESTIRLI NELLA SALUTE DEI CITTADINI CHE NON POSSONO ACCEDERE ALLE CURE SANITARIE, E' LA LOBBY DI BUSH.
IL RESTO DELLE CHIACCHERE DEI GIORNALI E DEI COMMENTATORI POLITICI, NON AGGIUNGE NULLA. E COSI' SARA' PER TUTTI I TEMI SCOTTANTI CHE AFFRONTERA' OBAMA QUANDO ANDRA' INEVITABILMENTE A INSIDIARE I PIU' SVARIATI POTENTATI ECONOMICI.
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