L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

lunedì 11 febbraio 2013

UN ALTRO UOMO DEL MONTE DEI PASCHI


Tommaso di Tanno, ex presidente dei revisori dei conti MPS fino al 2012, è convocato in Procura a Siena, forse già martedì 12 febbraio. Sa molte cose sulle vicende Antonveneta tanto da essere indagato per “ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza”. Il dottor Di Tanno risulta essere anche presidente del collegio sindacale di MPS Leasing & Factoring, società presieduta da quel Fabio Borghi (diessino ex segretario locale Cgil) che in qualità di consigliere di amministrazione nel periodo 2006 -2012 votava a favore dell’acquisto di Antonveneta. Secondo Il Giornale svolge lo stesso ruolo in MPS Immobiliare Spa, società presieduta dal candidato montiano Alfredo Monaci (uno che dal 2009 al 2012 è stato nel CdA di Rocca Salimbeni, e anche presidente, fino alla vendita, di Biverbanca). Inoltre Di Tanno è ancora presidente del collegio sindacale di Anima Sgr Spa e Asset Management Holding Spa, due società in cui banca MPS detiene importanti partecipazioni. Per finire al Parlamento, dove risulta essere inserito tra i revisori dei bilanci dei partiti alla Camera dei Deputati “quei bilanci, cioè, nei quali ai controllori sono sfuggiti, per dire così, diversi milioni di euro sottratti dai vari Lusi & Co” per dirla sempre con Il Giornale.
Chissà se non sia il caso che Profumo e Viola si dimostrino veramente discontinui ... con un presidente che di sicuro, all’interno del Monte dei Paschi, non era certo un campione di indipendenza di giudizio. Lo Studio Di Tanno & Associati, infatti, nel 2010 era stato assunto come advisor per la strutturazione dell’operazione di integrazione tra Anima SGR e Prima SGR (la società di gestione del Gruppo MPS), che ha portato alla nascita di Asset Management Holding. Perplessità, seppure minori, sorgevano anche riguardo agli altri due sindaci: Paola Serpi, dirigente delle società collegate Mens Sana Basket ed S.S. Mens Sana 1871, e Marco Turchi, titolare di oltre 50 ulteriori incarichi, per cui il rischio era di non dedicare sufficienti energie al controllo interno del terzo maggiore gruppo bancario italiano e proprio per questo promosso alla Vice Presidenza della banca nell’attuale board. Ma evidentemente nessuno era interessato a sollevare opportuni problemi di conflitto di interessi: non si vuole qui mettere in dubbio l’assoluta correttezza formale delle valutazioni e dichiarazioni della Banca. Le norme, però, sono per propria natura generiche e dovrebbero rappresentare solo un punto di partenza (imprescindibile). Su tale base dovrebbero poi essere definiti i sistemi di regole interne e soprattutto le azioni più idonee per la specifica realtà su cui vanno ad insistere.
Il dubbio degli inquirenti, nei confronti di Di Tanno, è se veramente l’illustre commercialista non sapeva delle macchinazioni ordite per imbellettare i conti spostando le perdite sulle spalle dei futuri amministratori, o faceva finta di non sapere, tanto da mettere nero su bianco sull’ultimo bilancio: “Possiamo attestare, che sulla base dei controlli effettuati e delle informazioni ottenute, non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili o irregolarità meritevoli di specifica segnalazione agli azionisti”. La provenienza politica del professore universitario alla Bocconi di Milano (dipartimento studi giuridici) e  Siena (professore di diritto tributario) è legata al ruolo di consigliere per gli affari economici e finanziari dell’ex ministro Vincenzo Visco del Pd e all’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema.

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