SE PER QUESTO NEMMENO AI VERTICI DELLE FERROVIE DELLO STATO. LA PUNTUALITA' DEI TRENI E' SEMPRE STATA UN BEL REBUS, MA SIAMO ALLE ULTIME BATTUTE, STAVOLTA NON C'ENTRA NEMMENO UN SINDACATO INGORDO CHE NON HA PIU' NULLA DA CONQUISTARE, NE' ALTRO DA DIFENDERE.
LA PRIVATIZZAZIONE CHE STA PER ARRIVARE E' IL VERO RESPONSABILE DELLA SITUAZIONE DEI CRONICI RITARDI E DEI DISSERVIZI A CARICO SOPRATTUTTO DEI PENDOLARI.
QUESTE TRATTE SOVRAFFOLLATE MA IN DEFICIT NON INTERESSANO NE' FFSS NE' I PRIVATI CHE SCENDONO IN CAMPO PER GESTIRE IL LUCROSO AFFARE DELL' ALTA VELOCITA'.
LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI IN GENERE NON HANNO PIU' RISORSE A DISPOSIZIONE, SECONDO IL BELLUINO PATTO DI STABILITA' VOLUTO DALL' INEFFABILE TREMONTI, PERCIO' GLI AIUTI AL COMPARTO DEL TRASPORTO LOCALE SONO SEMPRE MENO. NE' SI PUO' ALZARE OLTREMODO IL COSTO DEL BIGLIETTO FERROVIARIO, SENNO' LO SPOSTARSI IN AUTOMOBILE DIVENTA ANCORA PIU' VANTAGGIOSO.
LA SITUAZIONE DELLE FERROVIE DIMOSTRA CHE LA STRADA VERSO LE PRIVATIZZAZIONI SAREBBE DA AFFRONTARE CON PIU' "GRANO SALIS" DI QUANTO I LEGISLATORI FRETTOLOSI CHE SI SONO SUCCEDUTI NEGLI ULTIMI ANNI HANNO PRATICATO, SOLO IN VISTA DELLA VISIBILITA' DEL MINISTRO DI TURNO.
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