L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

martedì 2 giugno 2009

SCUOLA, CONTRORIFORMA GELMINI, CI CASCA ANCHE CAMILLERI.

IL NOTO SCRITTORE RISPONDE IN UNA RUBRICA DI POSTA A LUI INDIRIZZATA SU "L' UNITA'" A UN LETTORE CHE CITA PASSI IMPORTANTI DI UN LIBRO ( LE DUE GUERRE ) DEL MAGISTRATO GIAN CARLO CASELLI :


"Ogni volta che quel tal papi insulta la magistratura, provo una profonda vergogna e chiedo umilmente scusa ai magistrati morti ammazzati dalla mafia o dalle Br semplicemente perché facevano il loro dovere. E chiedo scusa ai magistrati in servizio che hanno fatto, e continuano a fare, il loro dovere, pur tra mille difficoltà e avversità. Si immagini quanto sia rimasto sconvolto, tempo fa, a sentire un ex capo dello Stato, emerito di molto merito, e senatore a vita, invitare gli italiani a Porta a porta, a «prendere a calci in culo» Gian Carlo Caselli, un magistrato al quale gli italiani dovrebbero eterna gratitudine. Lei ha citato alcune frasi dell’esemplare, lucido libro di Caselli. Mi auguro che tutto il libro, non solo alcune pagine, venga letto nelle scuole, non come testimonianza storica, ma come palpitante esempio d’alta educazione sociale e civile".


C'E' CASCATO ANCHE LUI. NON SA O NON RICORDA CHE LA CONTRORIFORMA GELMINI IN TREMONTI CON LE SOLE 24 ORE E IL MAESTRO UNICO, NON PREVEDE SPAZI PER QUESTE "FOLLIE" CIVILI, NEMMENO NEL CASO AUSPICATO DAL DIVERSAMENTE CORRUTTORE DETTO BERLUSKAZZ DI VISIONE DELLE OPERE DEL FU BETTINO CRAXI, FIGURIAMOCI PER UNA COSA VERAMENTE SERIA COME LA LOTTA ALLA MAFIA!

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