L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

martedì 30 giugno 2009

AVEVA DETTO "CHIUDERE LA BOCCA A CHI PARLA DI CRISI

E SPARGE PESSIMISMO. INOLTRE GLI INDUSTRIALI DOVREBBERO TAGLIAR LORO LE INSERZIONI PUBBLICITARIE".


INVECE IL GATTOPARDO ITALIOTA ALLA FINE A DENTI STRETTI (MA ANCOR STAMANI AL TG5 NON DICHIARATO SULLA EMITTENTE AMMIRAGLIA DEL REGIME PUBBLICITARIO) HA DOVUTO AMMETTERE LA REALTA' DELLE COSE COME RIPORTATO DAL CORRIERE DELLA SERA :


Durante la conferenza stampa a Napoli Berlusconi è anche tornato sul tema della crisi. «Pensiamo che in seguito alla crisi per l'Italia a fine anno ci sarà una riduzione di 37 miliardi di euro per l'erario» ha annunciato il premier, aggiungendo che nel 2009, «se non cambia nulla, il rapporto deficit-pil sarà al 5%». Il fatto che si continui a parlare di crisi e di dati negativi, ha voluto chiarire il presidente del Consiglio, provoca «un sentimento di sfiducia e di paura nel pubblico di consumatori» che «si trattiene dal consumare».


O COME RIPORTA L' UNITA', SEMPRE MENO TENERO CON IL BERLUSKAZZ :


Nel proclamare indistruttibile il suo esecutivo ha però ammesso il disastro economico in cui si trova l'Italia: " la crisi provocherà una riduzione delle entrate per l'erario che prevediamo, a fine anno, di 37 miliardi di euro». Quanto al rapporto deficit-pil raggiungerà il 5%, ammette il premier. Berlusconi dice però che il governo è innocente: "nonostante questo non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani». I conti, dice, sono sotto controllo. Cosa che le cifre fornite dallo stesso premier sembrerebbero mettere in discussione. Tra l'altro questi numeri sono la conferma che gli istituti di ricerca e Bankitalia (che Berlusconi aveva invitato a zittire) avevano perfettamente ragione.


ORA CHE PER SUA STESSA AMMISSIONE SIAMO IN CRISI, VORREI SENTIRE I COMMENTI DEI SOLONI CHE GLI DANNO RAGIONE COSPARGERSI IL CAPO DI CENERE. FRA UN PO' DOVRA' AMMETTERE CHE IL GOVERNO NON HA FATTO ABBASTANZA, MA LA COLPA E' SEMPRE DEGLI ALTRI ...


INFINE COME RIPORTA LA NOTIZIA IL GIORNALE, CHE DEDICA DUE PAGINE ON LINE DI PROPAGANDA AL PREMIER E, QUASI IN CHIUSURA, CHIOSA AMABILMENTE :


La crisi si abbatte anche sul fisco riducendo le entrate dello stato che per il 2009 potrebbero soffrire una calo di 37 miliardi di euro, fa sapere il presidente del consiglio. Parlando dei tagli che alcuni paesi fanno ai versamenti a favore dei paesi più deboli Berlusconi ha spiegato che questi sono spesso conseguenza di difficoltà di bilancio che possono toccare tutti, "anche noi quest’anno avremo minori entrate fiscali per 37 miliardi".


Previsioni sul pil Il fatto che si continui a parlare di crisi e di dati negativi, sottolinea Berlusconi, provoca "un sentimento di sfiducia e di paura nel pubblico di consumatori" che "si trattiene dal consumare". Una situazione che, dunque, "induce ad un comportamento di risparmio invece che di spesa". E quindi, prosegue il premier, "pur essendo questi dati previsionalmente corretti, perché se non cambia nulla è vero che sarà il 5% di deficit alla fine dell’anno", bisogna che "tutti quanti ci sforziamo di dire: guardate, lavoriamo tutti con la consapevolezza che la profondità della crisi e la sua estensione nel tempo dipende da noi".


OVVERO : LA COLPA DELLA CRISI E' DEI POVERI CHE NON CONSUMANO QUELLO CHE NON GUADAGNANO, MICA DEI MADOFF E SOCI CHE LI HANNO RAPINATI PER ANNI CON IL CONSENSO DEI GOVERNANTI E DELLE LORO POLITICHE MONETARIE E FINANZIARIE.


AI POSTERI LA (POCO) ARDUA SENTENZA ... 

2 commenti:

  1. " la crisi provocherà una riduzione delle entrate per l'erario che prevediamo, a fine anno, di 37 miliardi di euro»...questi sono quelli più o meno ufficiali se poi ci aggiungiamo l'evasione fiscale che si stima intorno ai 200 miliardi di euro pari al 20% del P.I.L. allora siamo quasi al livello dell'Argentina del 2001...e poi rompono i coglioni agli assenteisti del pubblico impiego (che si stima producono un danno erariale di soli 0,7% ) che giustamente devono pagare le loro assenze ma scaricare addosso l'immobilismo della pubblica amministrazione mi sembra eccessivo, un'altro caso di distrazione di massa.



    NucleoZero

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  2. Si ha voglia di dire ma se io desidero un gelato e non ho i soldi per comprarlo posso, è vero, evitare di deprimermi ma nonostante quest'operazione il gelato non lo potrò comprare ugualmente... e allora dov'è il catastrofismo? E' nella consapevolezza delle mie nulle finanze o è catastrofica la società che così mi ha ridotto? Ciao, Pietro.

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