L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

lunedì 15 aprile 2013

CDP E ASTRID, LA LOBBY DEL POTERE DEI SOCIALCOMUNISTI

Una guerra politica romana lontana, eppure così vicina a Siena. Si tratta del rinnovo dei vertici della Cassa Depositi e Prestiti, che ancora oggi è accreditata a diventare il primo socio di MPS appena le condizioni operative lo permetteranno. Al di là di cene secretate nella Rocca con banchieri russi, voci sull’arrivo di Deutsche Bank e quanto altro la fantasia umana riesce a partorire credendo di interpretare segni e segnali. Il ministro dell’Economia, quel Vittorio Grilli che nel 2007 occupava posti di comando da cui doveva vigilare, insieme a Draghi e Tarantola adesso rispettivamente presidente di Bce e Rai, sulle azioni di Mussari e Vigni al Monte dei Paschi è dimissionario come il governo Monti. Eppure si è arrogato il diritto, insieme alle Fondazioni bancarie del politico Guzzetti, di compilare e depositare la lista dei candidati che verrà sottoposta all'assemblea degli azionisti per il rinnovo del Cda, convocata per mercoledì 17 aprile. Confermati i vertici: Franco Bassanini presidente e Giovanni Gorno Tempini amministratore delegato.
Facendo arrabbiare parecchio gli onorevoli del M5S, unici in Parlamento (oltre a Sel) ad aver chiesto un rinvio di 45 giorni per lo svolgimento dell’assemblea di CDP. Secondo la portavoce alla Camera Roberta Lombardi "Il Governo non ha dato motivazioni . Siamo rimasti basiti: per noi il Governo commette un abuso, è un Governo dimissionario, ma quando gli conviene, a fasi alterne". Lombardi aggiunge che la CDP è da considerare la "cassaforte d'Italia" e sostiene che la legge consente "in casi particolari" il rinvio dell'assemblea e contesta la motivazione, resa la settimana scorsa dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, circa l'impossibilità di posporre la data dell'assemblea una volta redatto il bilancio societario. Il centro di potere economico a cui fa riferimento un’area importante del PD attraverso la fondazione Astrid, quella che oltre Bassanini vede in prima fila personaggi come Giuliano Amato, Luigi Berlinguer, Tiziano Treu, lo stesso ministro Piero Giarda (come è piccolo il mondo), Dario Franceschini, Vannino Chiti, Luisa Torchia (Ampugnano e CDP), Augusto Fantozzi, Tania Groppi (CdA MPS), Valerio Onida e Luciano Violante (due dei Saggi di Napolitano), Stefano Rodotà, Linda Lanzillotta (che uscendo dall'Api ha decretato la fine di Rutelli) per tacere di tanti altri non meno importanti.
Una lobby importante che non può perdere la poltrona di comando nella Cassa Depositi e Prestiti, se non a prezzo del declino politico definitivo di una classe di governo di sinistra che vive di politica da troppi anni. Sembra che domani Grilli darà alla Conferenza dei Capigruppo alla Camera (ma in forma non pubblica) i motivi per cui il governo ha deciso di non rimandare l’appuntamento societario, che confermerà Franco Bassanini per i prossimi tre anni alla guida dell’istituto di via Goito a Roma. Gli italiani non devono sapere. Si pensa che il piano industriale di MPS che fra non molto tempo Fabrizio Viola dovrà presentare alle autorità monetarie europee preveda il ritorno all’utile di Rocca Salimbeni nel 2015. Per riconsegnare l’istituto di credito senese, una volta fatto il “lavoro sporco” di tagli e licenziamenti (non ultimi quelli in corso contro i lavoratori delle aziende subappaltanti dell’area informatica) nelle mani dell’area politica social-comunista che ha fatto e disfatto nella città di Siena da diciassette anni a questa parte. Poi ci penserà la leggina ad hoc già in vigore, su semplice richiesta di Alessandro Profumo, a trasformare i Monti bond in azioni dello Stato da conferire alla massima agenzia governativa in campo finanziario. La CDP, appunto.

Nessun commento:

Posta un commento