L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

giovedì 11 aprile 2013

L'ERA DEL CINGHIALE RADIOATTIVO

Nel paese dei cinghiali radioattivi (di cui abbiamo parlato solo pochi giorni fa) arrivano altre novità dall’impianto nucleare Eurex di Saluggia, Vercelli. Nella vasca di stoccaggio WP719 (waste ponds), sono state riscontrate almeno due fessure dalle quali fuoriesce liquido radioattivo: sono partiti anche due esposti alle procure di Vercelli e Torino presentate da da Paola Olivero, consigliere comunale di Saluggia, e da Luigi Borasio, sindaco di Verolengo, comune limitrofo a Saluggia. “Eravamo preoccupati prima – spiega Paola Olivero – e lo siamo ancor di più ora che sono state scoperte queste falle dalle quali fuoriesce liquido radioattivo. Il ministero dello Sviluppo Economico tra l’altro ha già dichiarato che, a causa degli elevati livelli di contaminazione nella vasca, fra cui Cesio 137 e Americio 241, si dovrà procedere al recupero del suo contenuto e proseguire il trattamento di liquidi e sedimenti come rifiuti radioattivi, con un sistema dedicato. Non si sa ancora perché il liquido contenuto in questa vasca abbia dei valori di radioattività troppo elevati per essere scaricato nel fiume. La vasca, che ha oltre cinquant’anni, non fu progettata per svolgere la funzione di deposito e stoccaggio, tanto che l’Ispra, in una nota del 9 gennaio scorso, afferma che è in corso una anomalia rispetto alla normale conduzione dell’impianto. E’ altresì collocata in un’area a forte edificazione e transito di mezzi pesanti, che provocano forti vibrazioni, trovandosi nei pressi del cantiere dove stanno costruendo un nuovo deposito nucleare. La vasca si trova lungo il corso del fiume, in prossimità dei pozzi dell’acquedotto del Monferrato che serve oltre cento comuni”.

Chissà cosa ne pensano i grandi scienziati come Chicco Testa e Umberto Veronesi che volevano la seconda era nucleare italiana, e non sono stati capaci nemmeno di immaginare la chiusura della prima. Collegare la radioattività scoperta nelle carcasse dei cinghiali abbattuti nello scorso mese di marzo con la cattiva gestione del sito nucleare di Saluggia sarà ancora più possibile, altro che conseguenze del disastro di Chernobyl come è stato raccontato. Arpa Piemonte – l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – assicura che al momento non c’è nessun allarme ambientale; Sogin, responsabile della bonifica della centrale per legge dello Stato, ha segnalato la questione alla prefettura di Vercelli precisando che “i liquidi contenuti nella vasca in questione non vengono scaricati da almeno due anni nella vicina Dora Baltea, proprio perché troppo contaminati”. Sappiamo che la radioattività è dannosa per l’uomo anche sotto i limiti di legge: prima di due anni sversavano tranquillamente nel fiume?
Eppure che Saluggia sia una mezza cloaca è risaputo. Nel marzo 2007 fu rilevata acqua contaminata in un pozzo privato: Arpa scoprì che proveniva dalla piscina Eurex, ma il ministro Pecoraro Scanio non fece nulla.  La stessa Arpa nel 2009 scoprì nell’area una contaminazione che dalla superficie si era propagata nel sottosuolo a due metri di profondità. Nel 2011 ha fatto scalpore una inchiesta realizzata da Le Iene, sul reattore vercellese e il deposito di scorie adiacente. Laura Porzio, responsabile Arpa: “Abbiamo prelevato dei campioni di terreno nella zona circostante e dalle prime analisi pare che la contaminazione sia circoscritta. Stiamo attendendo l’esito di esami più specifici per capire quanto è estesa la contaminazione e se c’è stato l’inquinamento della falda acquifera”. Chissà se i cinghiali sanno riconoscere il cartello di area radioattiva e sanno evitare di entrarci.

Nessun commento:

Posta un commento