POSSIAMO FARE RAPIDAMENTE DUE CONTI PRENDENDO AD ESEMPIO L'UNICA ATTIVITA' LAVORATIVA, IN ITALIA CHE CONTEMPLA LA PENSIONE ALLA VENERANDA ETA' DI 75 ANNI : LA DOCENZA UNIVERSITARIA.
GRAZIE A QUESTA GENEROSA POSSIBILITA' CONCESSA AI PROFESSORI UNIVERSITARI - CIRCA 20MILA DOCENTI - SI LEGGE SU WWW.LAVOCE.INFO : "Come riportato nel rapporto Miur, il 55 per cento dei docenti di ruolo supera i 50 anni con una distribuzione dell’età diversa fra le tre fasce. Gli ultra-cinquantenni costituiscono l’82 per cento degli ordinari, il 55 per cento degli associati e il 31 per cento dei ricercatori. Se poi si osserva la fascia d’età degli ordinari, si rileva che il 45 per cento ha più di 60 anni e che addirittura il 24 per cento ne ha oltre 65. Nel panorama internazionale ed europeo in particolare, l’Italia è tra i paesi con la quota più alta di docenti ultra-cinquantenni."
TRATTASI DI CATEGORIA CHE, PERALTRO, NON DEVE NEMMENO PIU' PRODURRE RISULTATI SCIENTIFICI,
IL COSTO ANNUO DI QUESTI DOCENTI SUPERA I 120.000,00 EURO A PROFESSORE ...
CALCOLATE DA SOLI LE CONSEGUENZE SE SI APPLICASSE LA LEGGE ATTUALE IN TUTTI GLI ALTRI SETTORI DELLA VITA LAVORATIVA ...
ANDATE A CONTROLLARE SE LA GELMINI HA AFFRONTATO L'ARGOMENTO NELLA SUA LEGGE DI RIFORMA UNIVERSITARIA, I BARONI STANNO ANCORA RIDENDO A CREPAPELLE.
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