ANJOLIE ALFANO NON SI SMENTISCE. PLAUDE ALLE SCUSE DI BRACHINO A MESIANO, E RILANCIA SULLA PRIVACY : COME DEVE ESSERE RISPETTATA LA PRIVACY DEL GIUDICE, COSI' DEVE ESSERLO QUELLA DEL SUO PADRONE.
CERTO IL MAGISTRATO MESIANO HA IL TORTO MARCIO DI NON AVERE UN ROTOCALCO COME "CHI" PER GRIDARE "ORA PARLO IO" AL MONDO INTERO. ANZI BEN SE NE STA ZITTO, RICORDANDO CHE PRIMA DI TUTTO SI DEVE SERVIRE LO STATO E NON IL TIRANNELLO DI TURNO, E LA RISERVATEZZA E' UNA QUALITA' IMPRESCINDIBILE DI UN MAGISTRATO.
SI CONFONDE ALFANO. CITA LE MIGLIAIA DI CITTADINI INTERCETTATI - CHE NON ESISTONO, SONO INTERCETTATI SOLO UN MIGLIAIO DI PERSONE SUE AMICHE CHE DELINQUONO - CITA UN PLUTOCRATE CHE NON SOLO RACCONTA A TUTTI I FATTI SUOI - COMPRESI COMPLEANNI, ESCORT E DIVORZIO - MA CI GUADAGNA SOPRA CON UN SUO GIORNALE!
TUTTO QUESTO E' LA LIBERA TRASCRIZIONE DEL RESOCONTO CHE NE FA "IL GIORNALE".
QUELLO CHE LA TESTATA DELLA LIBERA INFORMAZIONE DIMENTICA ( PER CASO? ) E' IL RACCONTO DEL PARAPIGLIA CHE STA SCONVOLGENDO IL SETTORE GIORNALISTICO DI MEDIASET, CON DIMISSIONI, SOLIDARIETA' DI ALCUNI, SILENZI SOSPETTI DI ALTRI GIORNALISTI.
NEL SILENZIO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. COME AI BEI TEMPI DELLA LUPA.
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