L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 5 settembre 2008

FENOMENOLOGIA DELLA MAGLIETTA DI CALCIO

L'annuncio che il tale Campione giocherà con una nuova Squadra (di quelle famose naturalmente) fa immediatamente scattare la caccia alla maglietta. Michael Jordan fu il primo esempio (dopo il primo ritiro dalla attività agonistica rientro alle gare NBA con un nuovo numero di maglia, oggetto di culto immediato degli appassionati). Ma la scientificizzazione del fenomeno si può attribuire agli uomini del marketing del Real Madrid e del Manchester United (mi attendo contributi scientifici da parte dei miei 3 lettori). In Italia sembra che la maglietta sia riservata a bambini in regalo compleanno e a giocatori dopolavoristici, nel mondo occidentale in genere sembrano indumento preferito dal tifoso allo stadio (rigorosamente di basso livello economico, i ricchi portano una maglietta con logo e nome solo in occasioni di beneficienza), ma nel terzo mondo può essere l'unico indumento indossato dal poveraccio di turno. MA NE VENDONO MILIONI! Così si capisce perchè si può essere disposti a pagare 30-40 milioni di euro un ragazzotto, magari brasiliano o argentino, che non spiaccica correntemente nemmeno la sua lingua, ma è un ASSO DELLA PEDATA! oggi vediamo calciatori famosi cambiare squadra rapidamente, cambiando anche il numero di maglia ... tutto business spicciolo. In questa situazione di rincoglionimento generale, forse distruggere vagoni ferroviari è una logica conseguenza ...  

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