PERFINO MARCO TRAVAGLIO, NELLA SUA ACCURATA ANALISI, DIMENTICA CHE CAI NON HA NESSUNA COMPETENZA SPECIFICA PROFESSIONALE NEL CAMPO DEL TRASPORTO AEREO, anche se aggiunge bellissime considerazioni :
http://temi.repubblica.it/micromega-online/raiotta-crollaninno/?h=0
il direttore del TG1 ne esce con le ossa rotte, pardon Riotte!, accusato con ampia facoltà di prova di PRONISMO ACCENTUATO nei confronti del governo Berluskaz. Non vi è altro da aggiungere se non il salvataggio miliardario di AIRONE. Fingendo di salvare Alitalia si salvano le palle dell'amico Carlo Toto e si permette a Banca Intesa, che notoriamente lesina ai piccoli imprenditori e fa strozzinaggio legalizzato verso chi si azzarda a fare un mutuo-casa, di recuperare i finanziamenti concessi senza garanzie al TOTO.
LAVOCE.INFO fa oggi il punto della situazione.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000632.html
Interessante notare quanto segue :
"Il decreto-legge 134/2008 emanato appositamente per la procedura Alitalia prevede che le “autorizzazioni, certificazioni, licenze, concessioni” di cui gode la compagnia non vengano meno, nonostante l’insolvenza, fino a tutto febbraio 2009, e che siano automaticamente trasferite a chiunque acquisti dal commissario l’azienda o rami dell’azienda. Nonostante ciò, il presidente dell’Enac ha pubblicamente minacciato la revoca delle licenze ad Alitalia a causa della sua carenza di liquidità. Nessuno capisce se si tratti di una minaccia legittima e se il rischio di revoca sia reale. Il commissario tace sul punto, né dichiara – come ci si aspetterebbe – che la liquidità è sufficiente a far volare gli aerei per tutto il tempo in cui si svolgerà quest’asta informale.
Intanto, gli aerei viaggiano sempre più vuoti, le prenotazioni dei voli per date future (giustamente) languono e il valore del patrimonio aziendale si riduce così di giorno in giorno."
Continua, come ho più volte ormai scritto e denunciato, la campagna intimadatoria del Governicchio e dei suoi sgherri, Fantozzi in primis (al punto che corre il rischio di beccarsi una denuncia per non aver fatto il possibile per salvare la compagnia), volta a condizionare opinione pubblica e dipendenti Alitalia. Intanto da più parti si vogliono i nomi dei dirigenti Alitalia che hanno creato lo sfascio negli ultimi quindici anni.
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