L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 12 settembre 2008

MARIASTELLAGELMINI PRESENTE!

Contributi raccolti sul sito www.lavoce.info In generale sarebbe più urgente intervenire sulla scuola media, inferiore e superiore, e sullo scalino di difficoltà nel passaggio dalle elementari alle medie. Ancora più urgente intervenire sull'università, visto che la riforma 3+2 non ha portato un aumento dei laureati...


Il NOSTRO sospetto è semplice: si riduce la capacità della scuola pubblica per favorire i privati, che si presenteranno come gli unici in grado di garantire il tempo pieno. Senza parlare dei precari lasciati a casa per ragioni di cassa.


BAMBINI EXTRACOMUNITARI, TEMPO PIENO, NEOCASALINGHE.


http://lucacifoni.blogspot.com/2008/09/i-numeri-della-gelmini.html PER CONOSCERE QUALCOSA DEI NUMERI DELLA MARIASTELLA


La Ministra (o chi le fa da suggeritore) mette insieme due dati che c'entrano come il cavolo a merenda. Se io dico che il bilancio della scuola per il 97% è spesa del personale, e lo voglio diminuire, mi sembra corretto comunicare la percentuale che voglio raggiungere: 90%, 80%, 50% etc.


Non è vero che il numero degli insegnanti italiani rispetto alla popolazione scolastica sia molto maggiore rispetto alla media europea ( 9,9 contro 12,2) dato che in questo calcolo non è stato considerato che in altri Paesi europei non compaiono gli insegnanti di sostegno (definiti operatori educativi), non sono compresi gli insegnanti di religione, e che nella media calcolata per l'Italia hanno inserito anche gli insegnanti part-time e gli spezzoni di cattedra, per non parlare del fatto che in Italia esiste una percentuale "importante" di piccoli comuni che non possono vedere la chiusura delle proprie scuole solo perchè in queste gli alunni sono meno (dato che le scuole in questi paesi sono una ricchezza, un centro culturale, e contribuiscono a rallentare il fenomeno dello spopolamento interno).


1. Il maestro unico in Italia ha funzionato quando si andava a scuola per sei giorni la settimana dalle 8.30 alle 12.30 (24 ore la settimana). A casa c'era poi la mamma casalinga, lavoro di cura non remunerato. Ma si era nel periodo fordista. Oggi tale contesto sociale non esiste più e la famiglia monoreddito è tendenzialmente scomparsa. 24 ore alla settimana, infatti, anche se calcolati su 5 giorni sono incongruenti con il tempo pieno attuale sino alle 16.30. Vogliamo spingere le donne di nuovo a casa, in un paese che ha già il tasso di attività femminile tra i più bassi d'Europa? 2. Sempre più bambini extracomunitari sono presenti (ed è un bene). Ciò significa che il maestro/a deve anche gestire l'eteorgeneità delle classi. Si vuole mettere in discussione un potente strumento di integrazione sociale? Si chiedono i miracoli alle maestre?


I numeri sulla riduzione del personale nella scuola sono presentati in una tabella della relazione tecnica al D.L. 112/08 scaricabile al seguente indirizzo: http://www.tesoro.it/doc-finanza-pubblica/mf/2009/index.asp


 


 


 

2 commenti:

  1. c'è da aver paura se solo si intravede dove vogliono andare a parare..

    saluti

    m.ang

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  2. è tuto giusto è ora di mandare a casa insegnanti ignoranti!!! buon lavoro e non demorda!!!l'insegnante unico è importante!e.. ai precari .. che s'impegnassero a fare concorsi e non chiedere di avere un posto senza essere esaminati sul serio e con competenze!!! è ora di smettere con le raccomanzazioni ai vari direttori didattici!!!! che si sono riempiti le tasche!!!!!!

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