L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 19 settembre 2008

AVVISO AI NAVIGANTI

Mussolini ebbe l'incarico di governare l'Italia senza avere la maggioranza assoluta dei voti. Cambiò leggi a suo uso e consumo senza rispettare le regole politiche dell'epoca, nel disprezzo del "discutere" con la poitica del "fare". Ce l'aveva con i comunisti e non aveva tutti i torti, in fondo essi, se avessero potuto, avrebbero fatto la Rivoluzione anche in Italia.


Mio nonno diceva che al tempo del fascio in fondo non si stava male e ci si sentiva molto italiani in senso patriottico. Le chiavi di casa erano all'uscio e ci si poteva fidare delle persone. Certo non erano a conoscenza, nella profonda Italia rurale, delle persecuzioni politiche ai dissidenti perpetrate sia in Italia che all'Estero. La stampa non ne parlava, la RADIO trasmetteva canzoni patriottiche. O si cominciava a parlare dei primi divi cinematografici o sportivi.


Probabilmente, se avesse potuto scansare la guerra come potè sceglierlo il generalissimo Franco, il prode Mussolini avrebbe governato fino alla morte, come accaduto in Spagna, con peraltro meno problemi, in quanto in Italia non ci fu la guerra civile, con tutto quello che ne conseguì nel paese iberico.


MOLTE SIMILITUDINI TRA ALLORA E OGGI.


Alla domanda di Floris, martedì scorso a Ballarò, rivolta a Di Pietro, se vede la presenza di un governo "fascista" in Italia, il politico dell'IDV ha nicchiato non dando una risposta precisa, come a non voler accendere una discussione con le PEZZE DA PIEDI CICCHITTO E GASPARRI.  


Ieri, mentre si travolgeva il dramma autentico ALITALIA, si sono sprecate le trasmissioni sportive e di costume, infine sono state scelte le nuove VELINE di STRISCIA. Oggi abbiamo il patriottico partito FORZA ITALIA il cui presidente è in conflitto di interessi calcistici, governato in senso ducesco senza congresso e senza dibattito interno. Che governa l'Italia facendo le leggi a suo uso e consumo fregandosene delle tradizioni politiche e dell'opinione altrui. Che controlla con i MEDIA quel 53% di elettori che gli assicurano la maggioranza supportato da una Lega che, per esempio, nel federalismo fiscale (che nessuno sa cos'è) vede il primo mattone della separazione del Nord dal resto d'Italia. Non ci sono i comunisti, ma vi assicuro che D'Alema-Veltroni-Bassolino ce li fanno quasi rimpiangere. Però lo spettro del Comunismo viene ancor più agitato, come immantinente...

2 commenti:

  1. Però lo spettro del Comunismo viene ancor più agitato, come immantinente...



    Toh.... te ne sei accorto anche tu?

    E si che sono 15 anni che va avanti 'sta storia. Adesso sono comunisti anche i piloti dell'Alitalia...

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  2. me ne ero accorto molto prima che i comunisti non c'erano più. Ti dico che i primi due mesi dopo che Berlusconi era "disceso in campo" mi stavo veramente appassionando all'imprenditore antipolitico di professione ecc ecc. Ma dopo due mesi, come la cacca nel water, la verità era venuta fuori in maniera indiscutibile. La cosa più grave è che il conflitto di interessi del premier lo sanno perfettamente tutti i suoi sgherri, a cominciare da Fini e dall'ex Casini. Questo servilismo rende la situazione gravissima. Però la destra italiana teme di non avere un leader credibile per il Paese da presentare in libere elezioni, per cui la volontà di stare al potere è tale da renderli ciechi nel pericolo plutocrate che ha già dimostrato (vedi p.e. vicenda ICI) di rigirarseli tutti come un calzino sudicio. Lega compresa.

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