L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 15 marzo 2013

RAGU' DI CARNE E IPPODROMI

Il 30 gennaio 2013 è stato l’ultimo giorno di corse nell’ippodromo di Tor di Valle. Sulle ceneri dell’ippodromo sorgerà il nuovo stadio della Roma calcio da 55-60mila posti, nella periferia sud-ovest della città e sarà progettato dall'architetto di fama mondiale Dan Meis. Finisce così una delle storie più antiche dell’ippica italiana, un settore che dopo la fama mondiale dei tempi di Varenne e Ribot, quando l’ippica nazionale era seconda al mondo dietro l’Inghilterra, è precipitato in un declino che appare irreversibile.
Ma adesso serve la volontà di salvare il salvabile: come quella di salvare i cavalli dalla macellazione. (Qui si apre la parentesi della carne equina trovata al posto di quella bovina in ragù e lasagne ... che cavalli sono stati macellati di nascosto, forse equini dopati per le corse legali e illegali?)
“Noi non lo faremo mai - avverte Fabio Carnevali, presidente di Assogaloppo - Ma quando siamo costretti a regalarli, come facciamo a sapere che fine faranno?”  Aggiungiamo noi che, prima di procedere sulla strada della macellazione, i cavalli venduti potrebbero finire nel giro delle corse clandestine notturne che in varie parti d’Italia organizzazioni criminali gestiscono per lucrare sul mercato delle scommesse clandestine. Senza garanzie sulla salute dei poveri animali, ovviamente.
Il silenzio degli animalisti alla Michela Brambilla, distratti evidentemente dalla scarsa risonanza mediatica dell’ippica rispetto al Palio di Siena, è assordante . Ben altri sono i problemi che si devono dibattere ed affrontare a Siena, con la crisi della banca. Ma un appunto così sferzante sulla pochezza degli amici degli animali a gettone non poteva mancare.

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