L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 22 aprile 2009

IL 25 APRILE TUTTI A ONNA PER MANIFESTARE CONTRO LO SCIACALLAGGIO MEDIATICO DEL REGIME TELEVISIVO!

COUP DE THEATRE DEL PREMIER BERLUSKAZZ :



ore 17:07




Il premier al mattino all'Altare della Patria quindi sarà a Onna, il paese dell'Aquilano maggiormente colpito dal terremoto e teatro di una strage nazista. Orlando (Pd): "Anche Franceschini ci sarà. E il nostro segretario lo aveva già stabilito". Il leader dell'Idv non ci sta: "Della Liberazione non gli interessa nulla"


PREPAREREMO UNA BELLA SCAMPAGNATA IN MEZZO AI RUDERI DEL TERREMOTO PER CONDIVIDERE LA PRESENZA DEL CAPO DEL NOSTRO GOVERNO CHE NON VIENE A FARE CAMPAGNA ELETTORALE MEDIATICA PER L' OCCASIONE, NATURALMENTE!

2 commenti:

  1. Sessantaquattro anni dopo la liberazione dell'Italia e la fine della dittatura nazifascista la celebrazione del 25 aprile assume, quest'anno, un significato particolare, nuove forme di autoritarismo, non fascismo vero e proprio ma qualcosa che a idee fasciste si ispira, sopratutto nei confronti degli avversari e nel rifiuto o nel disprezzo delle regole democratiche, hanno fatto la loro ricomparsa sulla scena politica, pur proclamandosi paladini di quella libertà, in nome della quale, si sono commessi e certamente ancora si commetteranno tanti delitti, non necessariamente fisici. Bisogna prenderne atto, preoccuparsi, mettere in campo adeguate difese. La più importante ed efficace, è la dimostrazione della forza, della coesione e della coerenza da parte di coloro che rifiutano ogni forma di autoritarismo, tutti insieme, siamo chiamati ad una prova di forza contro il nuovo rigurgito fascista, tutti insieme possiamo farcela, lasciando da parte ogni personalismo, tutti insieme dobbiamo mobilitarci affinchè i neofascisti non riprendano il sopravento. Una giornata quindi che, come sempre, non vuole essere solo ricordo ma anche ri-attualizzazione dei valori fondanti della Resistenza italiana: l'antifascismo, la giustizia sociale, la lotta contro la guerra, la solidarietà internazionale tra i popoli e la lotta contro le nuove forme di razzismo, repressione ed esclusione sociale. Infatti il concetto di Resistenza non nasce né si esaurisce con la lotta partigiana del ’43-’45, sebbene questa abbia sicuramente rappresentato il momento più alto di lotta popolare nella costruzione di una società che non fosse basata sullo sfruttamento. Oggi, Resistenza significa l’impegno quotidiano che lavoratori e lavoratrici, studenti, compagni e compagne portano avanti nei propri territori e posti di lavoro e studio, di fronte a mille difficoltà e chiusure, di fronte a repressione e processi, ma consapevoli che la ricerca e la lotta per una società dove non vi siano più sfruttati e sfruttatori siano più che mai necessarie. Resistenza è la lotta dei popoli che, combattono per la loro liberazione dalle occupazioni, dallo sfruttamento, dalla colonizzazione. Per tutti questi motivi bisogna scendere in piazza il 25 Aprile ovunque ci si trova, piccolo paese o grande città che sia, bisogna dare un segnale forte anche se non siamo rappresentati in parlamento, altrimenti sarà un messaggio chiaro…ci siamo arresi a derive neofasciste senza scrupoli che calpesteranno ancora una volta i nostri diritti, ognuno di noi è chiamato a rapportarsi ad esso senza tatticismi, calcoli di convenienza, abbandonare ora la lotta sarebbe una condanna definitiva, ora è il momento di far valere la nostra voce, o ora, o difficilmente avremo un’altra occasione.



    NucleoZero

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  2. In controtendenza con NucleoZero devo dire che, nonostante le infinite e complesse possibilità offerte dal lessico nazionale, questa volta sono a corto di argomenti. Cosa devo dire...? Senza augurare il male a nessuno, speriamo che il trottolino scabroso inciampi in qualche rudere o in qualche cumulo di terra fresca. Quella terra con sopra una croce e sotto una bara.

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