L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

giovedì 16 ottobre 2008

LA FORZA DEL REGIME PUBBLICITARIO CONTRO TRAVAGLIO

Questo l'articolo incriminato http://quattrostracci.altervista.org/SforzaItalia/patto.htm di Marco Travaglio.


Di tutto quel lungo articolo, pieno di "cattiverie" scritte dal Travaglio, PER LE QUALI NON HA SUBITO PROCESSI E DELLE QUALI LE PERSONE PERBENE E ONESTE AVREBBERO SOLO A PROVARE VERGOGNA VERSO CHI HA COMMESSO DETTE SCELLERATEZZE, si parla di Previti solo nell'ultima parte : 


"Senonchè, nel marzo 2001, RICCIO (Agente del ROS) viene convocato nello studio del suo avvocato, Carlo Taormina, per una riunione con Dell'Utri e il tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in mafia. Riccio denuncia subito il fatto alla Procura di Palermo: «Si è parlato di dare una mano a Dell'Utri. Io avrei dovuto dire che l'Ilardo non mi ha mai parlato di Dell'Utri come uomo di mafia, vicino a Cosa Nostra». In più Riccio deve dimenticarsi la mancata cattura di Provenzano. In cambio gli viene promesso un aiuto per rientrare nell'Arma e per ottenere "la rimessione del mio processo". «In quell'occasione, come in altre, presso lo studio dell'avv. Teormina era presente anche l'onorevole Previti». Taormina ammette il colloquio ma nega quelle pressanti richieste al cliente. In ogni caso, Riccio cambia avvocato."


Il Giornale la racconta in questa maniera, la vicenda  http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298321 accusando Travaglio di non aver trascritto tutto il verbale dal quale aveva preso le informazioni : " Poi l’infamia. Travaglio cita un verbale reso da Riccio, sempre nel 2001: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti». E praticamente finisce l’articolo: l’ombra di Previti si allunga dunque su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte. Il dettaglio, l’infamia, è che Travaglio non mette il seguito della frase. Eccola per intero: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri». " COME SI LEGGE ANCHE ALL'INEFFABILE GIORNALE BERLUSCONIANO NON INTERESSA ALTRO CHE QUESTO PASSAGGIO.


OGNUNO SI FARA' L'OPINIONE CHE VUOLE. STASERA MARCO TRAVAGLIO REPLICHERA' DALLO STUDIO DI ANNO ZERO? 


Per finire ho commentato un post http://www.iljester.netsons.org/?cat=154 che incipia così :


"Ogni tanto la giustizia funziona. Nell’articolo precedente condannavo i suoi paradossi, e già subito devo ricredermi… o quasi. A quanto è dato sapere, infatti, un giudice romano (toh!, non milanese), ha riconosciuto quanto siano stati diffamanti le “dichiarazioni” (in realtà il mancato virgolettato) di Marco Travaglio nei confronti di Cesare Previti (ex deputato di Forza [...]" e potete continuare a leggerlo ...


Mentre così gli ho commentato, vista la differente opinione in merito : "giusto la condanna per un virgolettato, la pagliuzza è sempre più grossa del trave nell'occhio dai tempi di Gesù Cristo, però leggo che ci caschi anche tu. hai scritto un piccolo errore : Travaglio non c'e l'ha con Berlusconi, fa solo il giornalista e le canta a tutti, anche ai bei figuri del centrosinistra. se avessi letto qualcosa di Travaglio lo sapresti. Ma se leggi solo Il Giornale rimarrai sempre disinformato... Travaglio diventa firma del giornalismo su Il Giornale, quello vero, quello della destra onesta, quello di Montanelli, prima che il suo editore lo facesse fuori perchè si era accorto delle marachelle fininvest, mediaset e tutto il resto ... poi se ti fa paura il conto in banca di un giornalista qualsiasi, che scrive libri qualsiasi che la maggior parte dei giornali in commercio si rifiuta di recensire (pensa a VESPA che fa 15 comparsate televisive quando edita), penso che sapere che Berluskaz nel 2007 ha dichiarato un reddito di 26.000.000 di euro - VENTISEI MILIONI DI EURO - dovrebbe metterti nella schiera dei terrorizzati che sognano un colpo di stato contro il premier pubblicitario. Quello che ti ripete tante di quelle volte il solito jingle che diventi suonato e gli credi."

2 commenti:

  1. E' assurdo come poi tutti si affannino a dargli addosso, quando la sentenza è solo al primo grado.

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  2. Uh, però caro Umberto, non hai riportato la mia replica! :)

    Comunque, è vero che la sentenza è solo di primo grado ed è perciò vero che potrebbe essere ribaltata. Quel che però è interessante in questa vicenda è che l'accusatore non solo è diventato accusato, ma addirittura condannato, sebbene solo in primo grado.

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