BRUNO "DR. FEDE" VESPA

CREDE DI ESSERE UN GRANDE GIORNALISTA E NON UN SOTTOPRODOTTO CULTURALE DELLA TELEVISIONE. INOLTRE ABUSA DELLA PAZIENZA DI CHI LO ASCOLTA E ANCHE DELLA CATTIVA "FEDE" DI CHI LO SPALLEGGIA. E' INDUBITABILMENTE IRRITATO PROFESSIONALMENTE PERCHE' QUALCUNO (MARCO TRAVAGLIO) GLI HA FATTO NOTARE CHE QUANDO AVEVA OSPITI IN TRASMISSIONE I SEGUENTI TRE MINISTRI CASTELLI, MASTELLA, ALFANO LA SUA SIGNORA MOGLIE IANNINI E' STATA PROMOSSA DI RUOLO E OGGI E' CAPO DELL'UFFICIO LEGISLATIVO DEL MINISTERO.

RICORDIAMO INOLTRE, PER LA SOBRIETA' E CORRETTEZZA PROFESSIONALE CHE LO CONTRADDISTINGUE, CHE "EMILIO" VESPA ORGANIZZO' UNA PUNTATA DI PORTA A PORTA CON OSPITE TALE CESARE PREVITI CHE RIEMPI' DI INSULTI E DIFFAMAZIONI IL POVERO GIUDICE CHE LO DOVEVA GIUDICARE PER I FATTI PER CUI, ALLA FINE, E' STATO CONDANNATO.

LA SPERANZA DEI DUE TAPINI ERA CHE IL DETTO GIUDICE, FINITA LA PAZIENZA, RISPONDESSE PER LE RIME, IN UNA TRASMISSIONE O PER CARTA STAMPATA, AL CESARONE. COSI' AVREBBE PERSO IL DIRITTO DI FARE IL PROCESSO E NELLE MORE DEI RINVII IL CARCERATO PREVITI SI GUADAGNASSE LA PRESCRIZIONE, PANACEA DI TUTTI I REATI. E' DEONTOLOGICAMENTE POSSIBILE, NELLA TELEVISIONE ITALIANA ODIERNA IN CUI SI DEVE SALVAGUARDARE IL DIRITTO DI REPLICA DARE VOCE A UN IMPUTATO NELLA SPERANZA DI FAVORIRLO CON LA RISPOSTA DEL GIUDICE O DEL PM?