PER SPIRITO DI CONSERVAZIONE DELLA SPECIE, LA STAMPA ITALIANA IN TOTO SI E' DIMENTICATA SIA DI COMUNICARE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, LAMBERTO CARDIA, SIA L'ATTO DEL GOVERNO CON CUI SONO STATE RESPINTE.
IN GIOCO C'ERA UNA PARTITA DI 50 MILIONI DI EURO, QUELLI CHE INCASSANO ANNUALMENTE I QUOTIDIANI ITALIANI PER GARANTIRE LA PUBBLICAZIONE DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE DELLE AZIENDE AL MERCATO.
FINO AD OGGI ESSE ERANO GARANTITE DALLA PUBBLICAZIONE SUI GIORNALI, MA CON IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA, SI AUTORIZZAVANO LE AZIENDE A USARE GLI STRUMENTI INFORMATICI, CON IL RISPARMIO, APPUNTO, DI 50 MILIONI DI EURO.
LEVATA ALTA DEGLI SCUDI DELLA STAMPA ITALIOTA! IL 26 GIUGNO, MENTRE NOI SI DISCUTEVA DI MAZZELLA E DEL SILENZIO DEGLI ECONOMISTI FINO A SETTEMBRE, LE DIMISSIONI RESPINTE DI CARDIA INSIEME AL DIETRO FRONT DELLA CONSOB RENDEVANO NUOVAMENTE RICCO IL PIATTO DEGLI EDITORI, NEL SOMMO SILENZIO DI CONFINDUSTRIA, IN CONFLITTO DI INTERESSI TRA GLI OBBLIGHI DEI PROPRI ASSOCIATI E L'ESSERE EDITORE DEL SOLE 24 ORE.
SI DA' LA COLPA A PRODI CHE IN DUE ANNI DI GOVERNO (?) NON HA FATTO LA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI E, SI DICE, POTEVA FARLA. MA I SOGGETTI IN ODOR DI CONFLITTO MI SEMBRA CHE SIANO TROPPI ... E NON LA VOLEVANO!
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