L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

venerdì 1 ottobre 2010

GLI ATTENTATI PARTICOLARI SUCCEDONO TUTTI AL BERLUSKAZZ E ALLA SUA GENTE

SGOMBRIAMO IL FATTO DA PREGIUDIZI DI PARTE : LA VIOLENZA E L' OMICIDIO SONO BANDITE E DEVONO ESSERE CONDANNATE SENZA SE E SENZA MA. VERSO CHIUNQUE SI RIVOLGANO.


ORA ANDIAMO AD ANALIZZARE IL TENTATIVO DI OMICIDIO CONTRO MAURIZIO BELPIETRO. POSSIAMO SOLO RAGIONARE SULLE SUE AFFERMAZIONI, NON ABBIAMO ALTRO.


LIBERO : Il direttore entra in casa. Apre con le sue chiavi, mentre di solito suona: l’ora tarda lo sconsiglia. Saluta la scorta, comunicando come sempre l’orario per l’incontro della mattina successiva. Il caposcorta, con un cambio di abitudini insolito che si rivela probabilmente provvidenziale, per il percorso verso l’auto sceglie le scale anziché l’ascensore. Mentre scende, appena girato l’angolo per imboccare la prima rampa, si imbatte in un uomo che indossava scarpe da ginnastica,  pantaloni bianchi, una lunga camicia grigio verde con delle tasche e delle mostrine sulle spalle, una camicia simile a quelle usate dall’esercito. Quasi volesse farsi “riconoscere” da uno spioncino. Con buona probabilità, quello della casa del direttore, anche se ovviamente ogni ipotesi resta aperta. Alla vista dell’agente della scorta, l’uomo estrae all’improvviso un’arma, secondo le prime e disordinate testimonianze una pistola simile alle Beretta. Tenta di aprire il fuoco. Mira alla testa, per uccidere. L’arma però si inceppa mentre la scorta risponde al fuoco lanciando subito l’allarme. Vengono esplosi tre colpi che, stando all’assenza di tracce nel giroscala, non raggiungono il bersaglio. L'uomo è riuscito a fuggire anche perché il condominio ha diverse uscite. Il resto della scorta si precipita in casa. Belpietro viene chiuso dentro. Il capo degli agenti, dopo aver visto la morte a un millimetro, trova la forza di coordinare le ricerche e di raccontare l’accaduto al direttore.

Intanto parte la caccia all’uomo per le vie circostanti. Non si hanno notizie sulla sua cattura. Gli inquirenti sono obbligati a mantenere vive tutte le ipotesi, ma quella più grave è la più ovvia ed è finita nel titolo di apertura di Libero.
Secondo quanto ricostruito, l'uomo è alto circa un metro e 80, sui 40 anni.


UN TIZIO, SENZA SAPERE SE E QUANDO BELPIETRO RIENTRI IN CASA - ERA A ROMA, DI RITORNO CON VOLO AEREO - SI PIAZZA PER LE SCALE DEL CONDOMINO SENZA PAURA DI ESSERE VISTO DAI RESIDENTI DEL PALAZZO. UOMO MOLTO FORTUNATO!


L' AGENTE DELLA SCORTA, SENZA ALCUN MOTIVO O SOSPETTO PARTICOLARE, DECIDE DI SCENDERE LE SCALE, CONTRARIAMENTE ALLE SUE ABITUDINI. QUESTO KILLER E' MENO FORTUNATO DI QUEL CHE SEMBRA, PROPRIO OGGI, MAVALA'!


INVECE DI ALLONTANARSI IN SILENZIO, VISTO CHE SE L' AGENTE SCENDE A SORPRESA LE SCALE E VA ALL' ARIA TUTTO IL PIANO, L' ASSASSINO ASPETTA IL POLIZIOTTO CON UNA ARMA CHE NON FUNZIONA. UN KILLER PROPRIO INCAPACE, NEMMENO SU CRIMINAL MINDS SE NE E' VISTO UNO COSI'. PERCIO' SE AVESSE SPARATO A BELPIETRO SULLA PORTA DI CASA NON AVREBBE UCCISO NEMMENO LUI


...IL KILLER E' TROPPO SFORTUNATO PER I MIEI GUSTI.


PERO' E' ABILISSIMO A SCANSARE I PROIETTILI IN UNA RAMPA DI SCALE SPARATI DA UN AGENTE PROFESSIONISTA E ABILISSIMO A INFILARE L' USCITA NON CONTROLLATA DALLA SCORTA.


BELLA FIGURA CHE CI FA L' ORGANIZZAZIONE DELLA SCORTA!


DESCRIZIONE DEL KILLER : TALMENTE BANALE E SCONTATA, CHE AVREI POTUTO ESSERE IO SE AVESSI AVUTO LE SCARPE DEL BERLUSKAZZ ( CHE VOLETE ARRIVO A STENTO A 178 CM. ) E NON AVESSI I TESTIMONI CHE MI TROVAVO A QUELL' ORA A PIU' DI 400 KM. DI DISTANZA ( PERO' NON SO USARE LE ARMI, MEN CHE MAI LA PISTOLA, E QUESTO NON DEPONE A MIO FAVORE, VISTA L' IMPERIZIA DEL KILLER! )


RICORDATE IL KILLER DELLA STATUINA DEL BERLUSKAZZ?


AVERLO PRESO NON GIOVO' ALLA CAUSA DELL' ATTENTATO AL CAPO DEL GOVERNO : 


 Assolto in quanto non imputabile, «perché totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto». Con questa sentenza il Gup di Milano, Luisa Savoia, ha assolto Massimo Tartaglia per l'aggressione a Silvio Berlusconi avvenuta a Milano lo scorso 13 dicembre, quando al termine di un comizio l'uomo scagliò una statuetta-souvenir del Duomo contro il presidente del Consiglio. Il Gup Luisa Savoia ha disposto come misura di sicurezza che Tartaglia resti in libertà vigilata per un anno nella comunità di recupero dove si trova da mesi agli arresti domiciliari. (ILSOLE24ORE, 29 GIUGNO 2010)


PERO' IL DIVIDENDO MEDIATICO IL BERLUSKAZZ LO INCASSO' LO STESSO E SU QUESTA STRADA SEMBRA AVVIARSI LA VICENDA DI BELPIETRO GIA' DALLE PRIME BATTUTE.


MI SBAGLIERO', MA MANCANO I PRESUPPOSTI LOGICI E POLITICI PER DARE AVVIO A UNA STAGIONE DI DELITTI ECCELLENTI COME AI TEMPI DELLE BRIGATE ROSSE.


NOTATE BENE CHE MANCA, DOPO UNA GIORNATA CONVULSA DI MARASMA MEDIATICO, UNA RIVENDICAZIONE, UNA FIRMA, UN QUALCOSA CHE DIA UN SENSO LOGICO A QUESTA VICENDA.


ESATTAMENTE COME SUCCESSO CON "L' ATTENTATO" DI TARTAGLIA. E SIAMO IN ATTESA DELLE ELEZIONI ANTICIPATE!


SPERO DI NON SBAGLIARMI, SPERO CHE SIA TUTTO UNA SCENA DI REALITY COSTRUITA DAL REGIME PUBBLICITARIO. MEGLIO UNA VERA FINZIONE MEDIATICA DI UNA NUOVA GUERRA CIVILE.


IL BERLUSKAZZ E BELPIETRO PASSERANNO COME GRANELLI NELLA STORIA.

4 commenti:


  1. certo che siete incredibili...avete una mente e una fantasia cosi fervida...siete sprecati in questo paese fasullo...ma x' non emigrate? tanto qui ci sono solo xenofobi, razzisti, padani,tangestisti,ladri,piduisti e pitreisti, giornalisti prezzolati e ipocriti che simulano attentati...ma che ci state ancora a fare qui??

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  2. spero si sia potuto ammirare con quale equilibrio chi invoca tranquillità e attenzione si esprima abitualmente.

    non dimentichiamo che si sono mossi tempestivamente a mettere le mani avanti chiedendo la sostituzione del responsabile indagini perchè sicuramente non obiettivo!

    chi ha vissuto da adulto in anni non poi così lontani avverte odori misti, di fogna e di bruciato!

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  3. si ma da lì a simulare un attentato..ne passa...ma possibile che riuscite sempre a essere malpensanti??

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  4. NON C'E' MALPENSIERO ... C'E' UN RACCONT DI UN ATTENTATO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI, PROPRIO COME LE PROVE DELLA CASA DI FINI A MONTECARLO.

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