L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

martedì 16 dicembre 2008

EFFETTI SECONDARI COLLATERALI DELLA SOCIAL CARD

VODAFONE

ROMA (MF-DJ)--Gli italiani che avranno diritto alla social card potranno ridurre le spese per le telefonate in famiglia: Vodafone Italia, si legge in una nota, offre intatti ai titolari della social card l'opportunita' di usufruire sul proprio numero Vodafone dell'opzione Family gratuitamente per 12 mesi. Vodafone offrira' questa possibilita' dal 16 dicembre al 30 giugno.


Con l'opzione Family, tutto quello che il cliente spendera' per chiamare 4 numeri a scelta (3 cellulari e un fisso) gli verra' restituito il mese successivo, con un bonus spendibile per telefonare a tutti i numeri nazionali fino a un massimo di 250 euro.


PUBBLICITA' PROGRESSO. MORIRETE DI FAME, MA POTRETE RACCONTARLO A TUTTI, GRAZIE ALLA SOCIAL CARD E A VODAFONE! SUL CORRIERE DELLA SERA NELLA RUBRICA VIVIMILANO (CHE NON RAGGIUNGE TUTTA ITALIA) UNA INTERVISTA ALL'ASSESSORE AI http://www.corriere.it/vivimilano/politica/articoli/2008/12/16/moioli_social_card_intervista_servizi_sociali_comune.shtml SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI MILANO :























Mariolina Moioli (Emblema)

Mariolina Moioli (Emblema)


Assessore Moioli, che ne dice di questa social card?

«La carta varata dal governo? I 40 euro per chi non arriva alla fine del mese?».

Quella.

«Devo proprio fare commenti? », chiede Mariolina Moioli, responsabile delle Politiche sociali del Comune.

Non sarebbe male.

«In estrema sintesi: meglio di niente, ma si poteva fare meglio».

Il governo di centrodestra non si occupa abbastanza del disagio sociale?

«Non ne farei una questione di fondi. Ma sarebbe bene che ci fosse un unico luogo di coordinamento, valutazione e controllo degli interventi».

E questo luogo dovrebbero essere i Comuni?

«Certo. La rete dei servizi sociali dei comuni ha questa finalità istituzionale. I Comuni e il volontariato agiscono a livello territoriale e sono in grado di costruire progetti su misura di aiuto alla persona».

Scusi, ma un intervento aggiuntivo non farà certo male. O no?

«La social card è un elemento che si aggiunge fuori contesto. Richiede alle persone di presentare una documentazione laboriosa. E poi comporta un costo gestionale».

Che ne dicono i milanesi?

«Il rischio è che si creino false aspettative. La gente prepara i documenti e poi, in molti casi, si accorge di non avere diritto alla carta perché si tratta di uno strumento riservato alla grande povertà. E poi c'è anche un altro problema».

Quale?

«Ai più anziani ricorda la tessera del tempo di guerra. Ma vorrei andare oltre il tema social card».

Prego.

«Servirebbe un maggiore coordinamento anche tra Comuni, Province e Regioni sul fronte degli aiuti a chi ha più bisogno. Altrimenti si rischia di trascurare aree di disagio. O di sprecare risorse».

Lombardia e Provincia di Milano hanno stanziato fondi anticrisi. Il comune no. E la Cgil promette l'inizio di una fase conflittuale.

«Mi piacerebbe che la Cgil valutasse l'offerta sociale del Comune in maniera oggettiva e senza pregiudizi ideologici. In questo modo scoprirebbe che Milano fa molto più di tanti Comuni gestiti dal centrosinistra».

Quali, per esempio?

«Lasciamo stare».

Il centrosinistra vi rinfaccia la scarsa attenzione verso le classi medie.

«Il centrosinistra si fa paladino delle classi medie e va benissimo. Ma dimentica le classi a più forte disagio sociale. Per cui stiamo facendo molto».






STONATURE NEL MONDO DEL REGIME PUBBLICITARIO. TUTTO GIA' PREVISTO ....

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