L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 10 dicembre 2008

cCONTINUA LA GUERRA DELLA POLITICA ALLA MAGISTRATURA

CORTE DEI CONTI - CON UN EMENDAMENTO AL DECRETO BRUNETTA VOGLIONO METTERE SOTTO CONTROLLO LA CORTE DEI CONTI DA LA STAMPA  Il governo sta preparando un tiro mancino alla Corte dei Conti, rendendo più forte il peso della politica fra i magistrati contabili. In un emendamento firmato da Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, viene ridotto il numero dei componenti del Consiglio di Presidenza. Prima erano in tutto 17: tre di diritto, quattro di nomina parlamentare e dieci scelti fra i magistrati. Con l’emendamento i consiglieri scelti fra i magistrati calano a quattro, e all’interno della Corte di Conti temono proprio che questo voglia dire un ridimensionamento del potere delle toghe a vantaggio dell’influenza del mondo politico. «Fanno male i loro calcoli - li avverte il presidente della comnmissione Affari Costituzionali - Io nei miei conti inserisco i tre membri di diritto fra i magistrati e quindi sono ancora in netta maggioranza, sette contro quattro». 



L’emendamento fa parte del provvedimento Brunetta sulla ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico. E’ stato approvato senza alcun voto contrario da parte della commissione Affari Costituzionali e subito dopo le vacanze di Natale sarà messo in calendario per la discussione in aula. Si tratta dell’articolo 6 bis, che prevede questa ed altre novità che ai magistrati contabili non sono piaciute per nulla. Oggi lo diranno con chiarezza in un incontro tra l’Associazione Magistrati della Corte dei Conti e il presidente della commissione Affari Costituzionali. Ed hanno proclamato la loro prima forma di protesta: una simbolica interruzione della loro attività il 16 dicembre accompagnata dal versamento di una giornata di stipendio ad una o più associazioni umanitarie. 



C’è anche qualcos’altro che non va nell’emendamento Vizzini: il comma 5 che prevede che enti e organismi a cui la Corte contesti sforamenti di bilancio o inefficienze, invece di adeguarsi possano fare ricorso a un nuovo collegio creato tra i magistrati contabili. E quindi nessun rientro delle somme mancanti o annullamento degli sprechi ma una opposizione che come primo, immediato risultato avrebbe soltanto un allungamento dei tempi e un aumento di sforamenti di bilancio e inefficienze. «Non vedo questo pericolo», - si difende il presidente Vizzini. 



Ultimo punto del contendere. l’enorme numero di poteri che dal Consiglio passa al solo Presidente della Corte. Secondo l’emendamento, ad esempio, a lui soltanto spetta la nomina e la revoca dei magistrati contabili senza alcun obbligo di rendere conto a chiunque. A lui il potere di decidere se uno di loro può assumere altri incarichi. 


MASSIMA ATTENZIONE DI TUTTI. QUESTO GOVERNO FATTO DI SERVITORI ELETTI IN LISTE BLOCCATE FRUTTO DELLA LEGGE PORCATA ELETTORALE DI CALDEROLI NON HA LA POSSIBILITA' DI CONTRASTARE LE SCELTE DEL PADRONE BERLUSKAZ.

4 commenti:

  1. l' offensiva della casta continua a tutto campo.

    Com'è che la sedicente opposizione non si accorge di queste piccolezze ( vedi norma salva manager scoperta da Milena Gabanelli)?

    Sicuramente perché queste norme proteggono anche i loro amici.

    Il Veltrusconi regna sovrano. Pacatamente......

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  2. è ora di cominciare a smettere di parlare di casta in modo generico e indifferenziato, con i rapporti numerici in campo, proprio giocando alla democrazia, fan quel che vogliono. L'unica risposta è quella di tutti ognuno nel suo piccolo ambito, a cominciare dal luogo di lavoro. Quando le strutture sono inagibili per eccesso di potere tocca ai tanti fare resistenza il più possibile intelligentemente, documentandosi e mettendo in rilievo le contraddizioni di chi sta al comando.

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  3. Non è una questione di numeri in campo e giocare alla democrazia.

    Sono dati di fatto che De magistris è stato stoppato perchè le sue indagini andavano a toccare personaggi delle diverse formazioni politiche, compresi noti ulivisti.

    E' pure un dato di fatto che Clementina Forleo è stata rimossa nel momento in cui indagava su un certo Latorre, uomo di D'Alema. Si. lo stesso che in TV ( a Omnibus) passava a Bocchino un pizzino per aiutarlo nel momento in cui era in in difficoltà per gli attacchi di Donadi sul tema della Vigilanza Rai.

    Sono tutti d'accordo e si sostengono a vicenda. In particolare sul tema della giustizia.

    Scusatemi, ma è proprio una casta arroccata a difesa dei propri privilegi.

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  4. si sta tentando di cambiare le regole del gioco. fra cinque anni non andremo a scegliere i nuovi governanti, ma a plebiscitare l'esistente.

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