L'ACQUA, IL BENE COMUNE NON PRIVATIZZABILE!

FRA 768 GIORNI COME CONSEGUENZA DELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133, L'ACQUA, IL BENE COMUNE PER DEFINIZIONE, DOVRA' ESSERE PER FORZA PRIVATIZZATA.

NON E' TROPPO TARDI PER ORGANIZZARE UN REFERENDUM, NE' PER PARLARE CON LA GENTE INCUCCATA DALLA TELEVISIONE CHE "PRIVATIZZARE E' BELLO". 

OGGI NEL MONDO PER L'ACQUA SI FANNO LE GUERRE. SOTTRAENDO QUESTO BENE PREZIOSO ALLE COMUNITA' PER DARLO A PRIVATI CHE DEVONO RICAVARE UTILI,

CI STIAMO RIPORTANDO INDIETRO NELLA STORIA E CI FAREMO MALE. LA PROPRIETA' DELLE RETI (IL COSTO) RIMARRA' PUBBLICO, MA LA GESTIONE (L'UTILE) DIVENTERA' PRIVATO. LA GESTIONE SE LA POTRA' PRENDERE SOLO UN SOGGETTO ECONOMICO CAPACE ECONOMICAMENTE DI GOVERNARE LA STRUTTURA. L'INVITO E' A TUTTI QUELLI CHE PERSONALMENTE NON SONO IN GRADO DI PARTECIPARE AD UNA GARA D'APPALTO DI ATTIVARSI, PERCHE' NON C'E' ALCUNA LEGGE SULLA LIBERA CONCORRENZA CHE TENGA CONTRO I GRANDI MONOPOLISTI.